L’arterite gigantocellulare (GCA) è una vasculite dei grossi vasi arteriosi la cui diagnosi può essere raggiunta grazie all’insieme di: racconto anamnestico, esame obiettivo, esami ematochimici (aumento della VES e PCR), di imaging (ecografia, PET, angio-TC), e istologici (biopsia arteria temporale). Nel sospetto di GCA si deve impostare tempestivamente la terapia steroidea con un dosaggio di 50 mg di equivalenti prednisonici, per ridurre la probabilità di insorgenza di una complicanza ischemica. Nei mesi successivi all’esordio lo steroide verrà progressivamente ridotto e nel tempo il paziente verrà seguito attraverso un follow-up in modo tale da intercettare le recidive di malattia che si possono manifestare con: sintomatologia imputabile alla vasculite, innalzamento della VES e PCR, positività dell’imaging. Quando si verificano delle recidive di GCA la terapia viene potenziata attraverso l’aumento del dosaggio dello steroide oppure attraverso l’introduzione di farmaci come il Metotrexato e il Tocilizumab che permettono un migliore controllo di malattia. Il Tocilizumab è un inibitore del pathway dell’IL-6, deputata alla stimolazione della produzione della PCR in corso di infiammazione, di conseguenza nel corso di una recidiva della GCA in un paziente che assume il Tocilizumab la PCR risulterebbe inattendibile. Proprio per questa ragione, lo studio si pone l’obiettivo della ricerca di possibili nuovi marcatori di recidiva nei pazienti che assumono il Tocilizumab. Il disegno dello studio è prospettico a coorte storica e monocentrico; sono stati reclutati 94 pazienti con diagnosi di GCA afferenti all’Unità di Reumatologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia dal 1° gennaio 2021 al 31 luglio 2022. I marcatori umorali oggetto di studio sono: aptoglobina, beta2-microglobulina, C3, C4, D-Dimero, ferritina, fibrinogeno. Questi sono stati dosati in contemporanea ai controlli periodici in corso di follow-up di VES e PCR. Dal confronto delle concentrazioni di fibrinogeno nei pazienti che hanno avuto delle recidive vs remissioni si sta osservando una possibile differenza, in particolare questa differenza risulta più marcata nella popolazione che ha esordito con un coinvolgimento dei grossi vasi (LV-GCA) e nei pazienti che hanno avuto un coinvolgimento ischemico; inoltre nei pazienti che hanno avuto una complicanza ischemica si osserva un aumento della concentrazione dell’aptoglobina nelle recidive rispetto alle remissioni. Nei pazienti in remissione che assumono il Tocilizumab si osserva una diminuzione della concentrazione di aptoglobina, C3, C4 rispetto a chi non lo assume. I marcatori potrebbero essere influenzati da diverse comorbidità presenti nella popolazione anziana (trombosi venosa, insufficienza renale, anemia) e le differenze osservate potrebbero non essere specifiche della recidiva di GCA, inoltre il numero dei pazienti che assume il Tocilizumab risulta essere modesto, essendo il Tocilizumab un trattamento di terza linea.
NUOVI BIOMARCATORI DI MALATTIA NELL’ARTERITE GIGANTOCELLULARE
ZUCCARI, EMANUELE
2021/2022
Abstract
L’arterite gigantocellulare (GCA) è una vasculite dei grossi vasi arteriosi la cui diagnosi può essere raggiunta grazie all’insieme di: racconto anamnestico, esame obiettivo, esami ematochimici (aumento della VES e PCR), di imaging (ecografia, PET, angio-TC), e istologici (biopsia arteria temporale). Nel sospetto di GCA si deve impostare tempestivamente la terapia steroidea con un dosaggio di 50 mg di equivalenti prednisonici, per ridurre la probabilità di insorgenza di una complicanza ischemica. Nei mesi successivi all’esordio lo steroide verrà progressivamente ridotto e nel tempo il paziente verrà seguito attraverso un follow-up in modo tale da intercettare le recidive di malattia che si possono manifestare con: sintomatologia imputabile alla vasculite, innalzamento della VES e PCR, positività dell’imaging. Quando si verificano delle recidive di GCA la terapia viene potenziata attraverso l’aumento del dosaggio dello steroide oppure attraverso l’introduzione di farmaci come il Metotrexato e il Tocilizumab che permettono un migliore controllo di malattia. Il Tocilizumab è un inibitore del pathway dell’IL-6, deputata alla stimolazione della produzione della PCR in corso di infiammazione, di conseguenza nel corso di una recidiva della GCA in un paziente che assume il Tocilizumab la PCR risulterebbe inattendibile. Proprio per questa ragione, lo studio si pone l’obiettivo della ricerca di possibili nuovi marcatori di recidiva nei pazienti che assumono il Tocilizumab. Il disegno dello studio è prospettico a coorte storica e monocentrico; sono stati reclutati 94 pazienti con diagnosi di GCA afferenti all’Unità di Reumatologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia dal 1° gennaio 2021 al 31 luglio 2022. I marcatori umorali oggetto di studio sono: aptoglobina, beta2-microglobulina, C3, C4, D-Dimero, ferritina, fibrinogeno. Questi sono stati dosati in contemporanea ai controlli periodici in corso di follow-up di VES e PCR. Dal confronto delle concentrazioni di fibrinogeno nei pazienti che hanno avuto delle recidive vs remissioni si sta osservando una possibile differenza, in particolare questa differenza risulta più marcata nella popolazione che ha esordito con un coinvolgimento dei grossi vasi (LV-GCA) e nei pazienti che hanno avuto un coinvolgimento ischemico; inoltre nei pazienti che hanno avuto una complicanza ischemica si osserva un aumento della concentrazione dell’aptoglobina nelle recidive rispetto alle remissioni. Nei pazienti in remissione che assumono il Tocilizumab si osserva una diminuzione della concentrazione di aptoglobina, C3, C4 rispetto a chi non lo assume. I marcatori potrebbero essere influenzati da diverse comorbidità presenti nella popolazione anziana (trombosi venosa, insufficienza renale, anemia) e le differenze osservate potrebbero non essere specifiche della recidiva di GCA, inoltre il numero dei pazienti che assume il Tocilizumab risulta essere modesto, essendo il Tocilizumab un trattamento di terza linea.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/14942