Il canale Hv1 è un canale ionico selettivo per i protoni di recente scoperta. La sua presenza fu ipotizzata a partire dagli anni ’70, ma fu confermata solo nel 2006 quando, tramite una ricerca bioinformatica, venne individuato il gene codificante di Hv1 sia nel topo che nell’uomo. L’interesse per il canale è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni poiché sono state identificate (e sono in corso di identificazione) numerose funzioni fisiologiche nell’uomo e diverse implicazioni patologiche. Nonostante i progressi sulla caratterizzazione molecolare e sul meccanismo di gating del canale protonico, al giorno d'oggi non si conoscono composti utilizzabili in campo clinico capaci di inibire specificatamente le correnti protoniche mediate da Hv1 e quindi da essere considerati potenziali inibitori farmacologici. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di utilizzare dei software “open-source” con la finalità di valutare, all’interno della versione chimerica del canale Hv1 (mHv1cc), il docking molecolare di una serie di composti che, in studi sperimentali preliminari, hanno mostrato la capacità di legare il canale, quindi che potrebbero rappresentare potenziali candidati per lo sviluppo di nuove molecole ad uso terapeutico.
Screening in silico per l'identificazione di potenziali inibitori del canale protonico Hv1
LUCARELLI, LETIZIA
2021/2022
Abstract
Il canale Hv1 è un canale ionico selettivo per i protoni di recente scoperta. La sua presenza fu ipotizzata a partire dagli anni ’70, ma fu confermata solo nel 2006 quando, tramite una ricerca bioinformatica, venne individuato il gene codificante di Hv1 sia nel topo che nell’uomo. L’interesse per il canale è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni poiché sono state identificate (e sono in corso di identificazione) numerose funzioni fisiologiche nell’uomo e diverse implicazioni patologiche. Nonostante i progressi sulla caratterizzazione molecolare e sul meccanismo di gating del canale protonico, al giorno d'oggi non si conoscono composti utilizzabili in campo clinico capaci di inibire specificatamente le correnti protoniche mediate da Hv1 e quindi da essere considerati potenziali inibitori farmacologici. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di utilizzare dei software “open-source” con la finalità di valutare, all’interno della versione chimerica del canale Hv1 (mHv1cc), il docking molecolare di una serie di composti che, in studi sperimentali preliminari, hanno mostrato la capacità di legare il canale, quindi che potrebbero rappresentare potenziali candidati per lo sviluppo di nuove molecole ad uso terapeutico.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15062