Il seguente elaborato tratta lo studio effettuato, durante il mio internato presso l’azienda Ferrero, per la selezione e validazione del kit RIDASCREEN® Peanut R6811 della ditta r-Biopharm sulla pasta cacao, attraverso test iniziali per un suo impiego in routine. Tale immunodosaggio enzimatico a sandwich è stato testato per l’analisi quantitativa dell’allergene arachide o di proteine di arachide in cioccolato e prodotti a base di cacao e derivati (materie prime, prodotti semilavorati e prodotti finiti) e in campioni ambientali. L'ELISA a sandwich RIDASCREEN® Peanut (R-Biopharm, codice R6811) utilizza anticorpi monoclonali per rilevare le proteine delle arachidi nella loro forma nativa e lavorata/riscaldata. Per tale kit ELISA, è stato possibile convalidare solo singoli alimenti esemplari di diversi gruppi di prodotti convalidati a causa del gran numero di alimenti. Quando si analizza una matrice, come nel nostro caso, non convalidata, la pasta cacao, è necessario verificare i risultati ottenuti per mezzo di esperimenti di spike. In tal modo possiamo validare il metodo per la matrice di interesse. La ISO 17025, infatti, obbliga qualsiasi laboratorio a validare i metodi non normati, i metodi sviluppati/progettati dal laboratorio, i metodi normati utilizzati al di fuori del proprio campo di applicazione prefissato, come pure estensioni e modifiche di metodi normati per confermare che i metodi siano adatti all'impiego previsto. La validazione deve essere estesa in modo da soddisfare le esigenze di una data applicazione o di un campo di applicazione. Il laboratorio deve registrare i risultati ottenuti, le procedure utilizzate per la validazione, così pure una dichiarazione circa l'idoneità del metodo per l'utilizzo previsto. Prima di tutto devono essere essere definiti: • i criteri di accettabilità della validazione (es. compatibilità dei risultati ottenuti con quelli riportati nel certificato di un materiale di riferimento, o con i criteri di accettabilità dell’organizzatore di un circuito interlaboratorio, o con i risultati di un metodo di riferimento). •I parametri del metodo da determinare, e su quanti livelli.
Selezione e validazione di un metodo ELISA per la ricerca dell'allergene arachide nella produzione del cioccolato.
SACCO, MELISSA
2021/2022
Abstract
Il seguente elaborato tratta lo studio effettuato, durante il mio internato presso l’azienda Ferrero, per la selezione e validazione del kit RIDASCREEN® Peanut R6811 della ditta r-Biopharm sulla pasta cacao, attraverso test iniziali per un suo impiego in routine. Tale immunodosaggio enzimatico a sandwich è stato testato per l’analisi quantitativa dell’allergene arachide o di proteine di arachide in cioccolato e prodotti a base di cacao e derivati (materie prime, prodotti semilavorati e prodotti finiti) e in campioni ambientali. L'ELISA a sandwich RIDASCREEN® Peanut (R-Biopharm, codice R6811) utilizza anticorpi monoclonali per rilevare le proteine delle arachidi nella loro forma nativa e lavorata/riscaldata. Per tale kit ELISA, è stato possibile convalidare solo singoli alimenti esemplari di diversi gruppi di prodotti convalidati a causa del gran numero di alimenti. Quando si analizza una matrice, come nel nostro caso, non convalidata, la pasta cacao, è necessario verificare i risultati ottenuti per mezzo di esperimenti di spike. In tal modo possiamo validare il metodo per la matrice di interesse. La ISO 17025, infatti, obbliga qualsiasi laboratorio a validare i metodi non normati, i metodi sviluppati/progettati dal laboratorio, i metodi normati utilizzati al di fuori del proprio campo di applicazione prefissato, come pure estensioni e modifiche di metodi normati per confermare che i metodi siano adatti all'impiego previsto. La validazione deve essere estesa in modo da soddisfare le esigenze di una data applicazione o di un campo di applicazione. Il laboratorio deve registrare i risultati ottenuti, le procedure utilizzate per la validazione, così pure una dichiarazione circa l'idoneità del metodo per l'utilizzo previsto. Prima di tutto devono essere essere definiti: • i criteri di accettabilità della validazione (es. compatibilità dei risultati ottenuti con quelli riportati nel certificato di un materiale di riferimento, o con i criteri di accettabilità dell’organizzatore di un circuito interlaboratorio, o con i risultati di un metodo di riferimento). •I parametri del metodo da determinare, e su quanti livelli.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15160