The decision to devote myself to this thesis project finds its foundation in my interest in the field of disability, especially visual impairment, motivated mainly by the combination of two things: on the one hand, the proximity to people with visual impairment, and on the other hand, the curiosity to learn about the characteristics and peculiarities of methodologies and teaching of children with visual impairment. The goal of this paper is to show that sports have no barriers for children with visual disabilities, and that by helping them especially at this age we can create in them the prerequisites for them to then be able to live as independently and peacefully as possible. The thesis will be divided into three chapters that represent the methodology of the work: in the first chapter, the conceptual framework on disability will be analyzed and then a general framework on the definition and difference between blindness and low vision will be analyzed, also analyzing what are the main causes. Subsequently, the second chapter delves into the motor, communication, language and social development of the child with visual impairment. The third and final chapter focuses on the study of a child with severe low vision, the methodologies used to include the latter in the world of sports, the child's residual abilities in each activity, and play as social inclusion. Finally, the results will be presented with evaluations.

La scelta di dedicarmi a questo progetto di tesi trova le sue fondamenta nel mio interesse per l’ambito della disabilità, in particolar modo la disabilità visiva, motivata principalmente dall’unione di due cose: da un lato, la vicinanza a persone con disabilità visiva, dall’altro dalla curiosità di conoscere le caratteristiche e le peculiarità di metodologie e didattiche dei bambini con disabilità visiva. L’obiettivo di questo elaborato è di dimostrare che lo sport non ha barriere per i bambini con disabilità visiva, e che aiutandoli soprattutto in questa età si riesce a creare in loro il presupposto per poter poi vivere nel modo più autonomo e sereno possibile. La tesi sarà articolata in tre capitoli che rappresentano la metodologia di lavoro: nel primo capitolo sarà analizzato il quadro concettuale sulla disabilità per poi approfondire e fare un inquadramento generale sulla definizione e differenza tra cecità e ipovisione analizzando anche quelle che sono le principali cause. Successivamente, nel secondo capitolo si approfondisce lo sviluppo motorio, comunicativo, linguistico e sociale del bambino con deficit visivo. Il terzo e ultimo capitolo è concentrato sullo studio di una bambina affetta da ipovisione grave, delle metodologie utilizzate per inserire quest’ultima nel mondo dello sport, delle capacità residue della bambina in ogni attività e il gioco come inclusione sociale. Infine si presenteranno i risultati con le dovute valutazioni.

Deficit visivo: L’attività fisica come fattore di inclusione

FICO, VALENTINA
2021/2022

Abstract

The decision to devote myself to this thesis project finds its foundation in my interest in the field of disability, especially visual impairment, motivated mainly by the combination of two things: on the one hand, the proximity to people with visual impairment, and on the other hand, the curiosity to learn about the characteristics and peculiarities of methodologies and teaching of children with visual impairment. The goal of this paper is to show that sports have no barriers for children with visual disabilities, and that by helping them especially at this age we can create in them the prerequisites for them to then be able to live as independently and peacefully as possible. The thesis will be divided into three chapters that represent the methodology of the work: in the first chapter, the conceptual framework on disability will be analyzed and then a general framework on the definition and difference between blindness and low vision will be analyzed, also analyzing what are the main causes. Subsequently, the second chapter delves into the motor, communication, language and social development of the child with visual impairment. The third and final chapter focuses on the study of a child with severe low vision, the methodologies used to include the latter in the world of sports, the child's residual abilities in each activity, and play as social inclusion. Finally, the results will be presented with evaluations.
2021
Visual impairment: Physical activity as a factor for inclusion
La scelta di dedicarmi a questo progetto di tesi trova le sue fondamenta nel mio interesse per l’ambito della disabilità, in particolar modo la disabilità visiva, motivata principalmente dall’unione di due cose: da un lato, la vicinanza a persone con disabilità visiva, dall’altro dalla curiosità di conoscere le caratteristiche e le peculiarità di metodologie e didattiche dei bambini con disabilità visiva. L’obiettivo di questo elaborato è di dimostrare che lo sport non ha barriere per i bambini con disabilità visiva, e che aiutandoli soprattutto in questa età si riesce a creare in loro il presupposto per poter poi vivere nel modo più autonomo e sereno possibile. La tesi sarà articolata in tre capitoli che rappresentano la metodologia di lavoro: nel primo capitolo sarà analizzato il quadro concettuale sulla disabilità per poi approfondire e fare un inquadramento generale sulla definizione e differenza tra cecità e ipovisione analizzando anche quelle che sono le principali cause. Successivamente, nel secondo capitolo si approfondisce lo sviluppo motorio, comunicativo, linguistico e sociale del bambino con deficit visivo. Il terzo e ultimo capitolo è concentrato sullo studio di una bambina affetta da ipovisione grave, delle metodologie utilizzate per inserire quest’ultima nel mondo dello sport, delle capacità residue della bambina in ogni attività e il gioco come inclusione sociale. Infine si presenteranno i risultati con le dovute valutazioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/15258