Swimming has been one of the most popular sports, along with athletics, throughout the Olympic Games. However, its popularity declines dramatically during the four years between editions. Just think of the Rio 2016 edition and the Tokyo 2020 edition. Each country approaches the sport differently and the greatest swimmers are only recognizable in the global swimming community, except for real celebrities such as Michael Phelps, Federica Pellegrini, Katie Ledecky or Caeleb Dressel. The current structure of the sport does not allow swimmers to be considered stars, as in football or basketball. Furthermore, the most asset of the sport, the swimmers, are not sufficiently valued by governing bodies; earnings are not comparable to the most popular sports, no pension system, social benefits, and so on. Therefore, can the creation of a professional swimming league be redundant for the sport or is it a concept that can lead to a revolution? This paper aims to examine the status quo of swimming in sport by analyzing the development strategies of the ISL, an ambitious project that presents itself as the first professional swimming league. The International Swimming League.

Il nuoto è stato considerato uno degli sport più popolari, insieme all'atletica, durante i Giochi Olimpici. Tuttavia, la sua popolarità diminuisce drasticamente nei quattro anni che intercorrono tra un'edizione e l'altra. Basti pensare all'edizione di Rio 2016 e a quella di Tokyo 2020. Ogni paese approccia allo sport in modo diverso e i più grandi nuotatori sono riconoscibili solo dalla comunità mondiale del nuoto, ad eccezione di vere e proprie celebrità come Michael Phelps, Federica Pellegrini, Katie Ledecky o Caeleb Dressel. L'attuale struttura dello sport non permette ai nuotatori di essere considerati delle star, come nel calcio o nel basket. Inoltre, la risorsa più importante di questo sport, i nuotatori, non è sufficientemente valorizzata dagli organi di governo; i guadagni non sono paragonabili a quelli degli sport più popolari, non esiste un sistema pensionistico, o altri benefit. Pertanto, la creazione di un campionato di nuoto professionistico può essere considerata superflua per questo sport, o è un concetto che può portare ad una vera e propria rivoluzione? Questo elaborato propone di esaminare lo status quo del nuoto, analizzando le strategie di sviluppo della ISL, un progetto ambizioso che si presenta come la prima lega professionistica di nuoto. L’International Swimming League.

STRATEGIES FOR THE DEVELOPMENT OF A PROFESSIONAL SPORTS LEAGUE: THE CASE OF THE INTERNATIONAL SWIMMING LEAGUE

VIOLA, STEFANO FRANCESCO
2021/2022

Abstract

Swimming has been one of the most popular sports, along with athletics, throughout the Olympic Games. However, its popularity declines dramatically during the four years between editions. Just think of the Rio 2016 edition and the Tokyo 2020 edition. Each country approaches the sport differently and the greatest swimmers are only recognizable in the global swimming community, except for real celebrities such as Michael Phelps, Federica Pellegrini, Katie Ledecky or Caeleb Dressel. The current structure of the sport does not allow swimmers to be considered stars, as in football or basketball. Furthermore, the most asset of the sport, the swimmers, are not sufficiently valued by governing bodies; earnings are not comparable to the most popular sports, no pension system, social benefits, and so on. Therefore, can the creation of a professional swimming league be redundant for the sport or is it a concept that can lead to a revolution? This paper aims to examine the status quo of swimming in sport by analyzing the development strategies of the ISL, an ambitious project that presents itself as the first professional swimming league. The International Swimming League.
2021
STRATEGIES FOR THE DEVELOPMENT OF A PROFESSIONAL SPORTS LEAGUE: THE CASE OF THE INTERNATIONAL SWIMMING LEAGUE
Il nuoto è stato considerato uno degli sport più popolari, insieme all'atletica, durante i Giochi Olimpici. Tuttavia, la sua popolarità diminuisce drasticamente nei quattro anni che intercorrono tra un'edizione e l'altra. Basti pensare all'edizione di Rio 2016 e a quella di Tokyo 2020. Ogni paese approccia allo sport in modo diverso e i più grandi nuotatori sono riconoscibili solo dalla comunità mondiale del nuoto, ad eccezione di vere e proprie celebrità come Michael Phelps, Federica Pellegrini, Katie Ledecky o Caeleb Dressel. L'attuale struttura dello sport non permette ai nuotatori di essere considerati delle star, come nel calcio o nel basket. Inoltre, la risorsa più importante di questo sport, i nuotatori, non è sufficientemente valorizzata dagli organi di governo; i guadagni non sono paragonabili a quelli degli sport più popolari, non esiste un sistema pensionistico, o altri benefit. Pertanto, la creazione di un campionato di nuoto professionistico può essere considerata superflua per questo sport, o è un concetto che può portare ad una vera e propria rivoluzione? Questo elaborato propone di esaminare lo status quo del nuoto, analizzando le strategie di sviluppo della ISL, un progetto ambizioso che si presenta come la prima lega professionistica di nuoto. L’International Swimming League.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/15330