L’aumento dell’incidenza della disgrafia e degli altri Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) all’interno delle scuole italiane, associato ad un impiego del laureando come insegnante di sostegno presso una scuola primaria, ha motivato il presente studio di tesi. Considerando inoltre la fondamentale importanza della scrittura come mezzo di comunicazione, il trattamento della disgrafia è quanto mai un attuale e incentivato soggetto di studi. L’obiettivo della tesi è presentare un protocollo di allenamento volto al miglioramento di alcuni prerequisiti motori necessari per il perfezionamento del tratto grafico di un bambino con diagnosi di disgrafia. Gli esercizi sono stati studiati e proposti con l’obiettivo di stimolare e di impegnare delle aree di sviluppo del bambino andando a rafforzare alcuni prerequisiti necessari della scrittura come la motricità fine, focalizzandosi sul perfezionare atti motori brevi e precisi; la coordinazione oculo-manuale, ovvero la capacità di mettere in relazione il movimento della mano con le informazioni provenienti dall'organo visivo e di organizzare allo stesso tempo le due funzioni ed infine la regolazione del tono muscolare tramite esercizi di contrazione e decontrazione che permettono al soggetto una migliore percezione del proprio corpo. Affermando la diversità che esiste tra i bambini che presentano un disturbo della scrittura e l’unicità di ogni caso, lo studio proposto ha il fine di presentare un esempio dei possibili interventi da svolgere. Il protocollo, durato quattro settimane, è stato proposto ad un bambino di dieci anni che frequenta la classe quinta di una scuola primaria. Il tratto grafico non è stato sottoposto a specifici test che esulano dalle competenze del chinesiologo; tuttavia, è stato possibile evidenziare un progresso delle aree stimolate (motricità fine, coordinazione oculo-manuale e regolazione del tono muscolare) attraverso una migliore esecuzione degli esercizi proposti. Lo studio si conclude proponendo una possibile strada di lavoro trasversale, sfruttando le sinergie professionali tra le figure del chinesiologo e del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, dotati di competenze tra loro complementari (relativamente al tema in oggetto), necessarie al trattamento riabilitativo dei soggetti che possiedono una diagnosi di disgrafia.
Proposta di un protocollo di allenamento per potenziare alcuni prerequisiti fondamentali della scrittura
PARMEGGIANI, RICCARDO
2021/2022
Abstract
L’aumento dell’incidenza della disgrafia e degli altri Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) all’interno delle scuole italiane, associato ad un impiego del laureando come insegnante di sostegno presso una scuola primaria, ha motivato il presente studio di tesi. Considerando inoltre la fondamentale importanza della scrittura come mezzo di comunicazione, il trattamento della disgrafia è quanto mai un attuale e incentivato soggetto di studi. L’obiettivo della tesi è presentare un protocollo di allenamento volto al miglioramento di alcuni prerequisiti motori necessari per il perfezionamento del tratto grafico di un bambino con diagnosi di disgrafia. Gli esercizi sono stati studiati e proposti con l’obiettivo di stimolare e di impegnare delle aree di sviluppo del bambino andando a rafforzare alcuni prerequisiti necessari della scrittura come la motricità fine, focalizzandosi sul perfezionare atti motori brevi e precisi; la coordinazione oculo-manuale, ovvero la capacità di mettere in relazione il movimento della mano con le informazioni provenienti dall'organo visivo e di organizzare allo stesso tempo le due funzioni ed infine la regolazione del tono muscolare tramite esercizi di contrazione e decontrazione che permettono al soggetto una migliore percezione del proprio corpo. Affermando la diversità che esiste tra i bambini che presentano un disturbo della scrittura e l’unicità di ogni caso, lo studio proposto ha il fine di presentare un esempio dei possibili interventi da svolgere. Il protocollo, durato quattro settimane, è stato proposto ad un bambino di dieci anni che frequenta la classe quinta di una scuola primaria. Il tratto grafico non è stato sottoposto a specifici test che esulano dalle competenze del chinesiologo; tuttavia, è stato possibile evidenziare un progresso delle aree stimolate (motricità fine, coordinazione oculo-manuale e regolazione del tono muscolare) attraverso una migliore esecuzione degli esercizi proposti. Lo studio si conclude proponendo una possibile strada di lavoro trasversale, sfruttando le sinergie professionali tra le figure del chinesiologo e del terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, dotati di competenze tra loro complementari (relativamente al tema in oggetto), necessarie al trattamento riabilitativo dei soggetti che possiedono una diagnosi di disgrafia.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15485