Il lavoro descritto in questa tesi è stato svolto a Bologna (Italia) presso strutture del CREA-AA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – Centro Agricoltura e Ambiente). La sperimentazione, condotta da aprile 2022 a ottobre 2022, prevedeva di valutare gli effetti dell'esposizione delle api da miele Apis mellifera a un micofunghicida a base di Papiliotrema terrestris lievito tremellaceo. Lo scopo dello studio effettuato era diviso in due azioni: Lo scopo dell’azione 1 consisteva nel determinare se un trattamento con PT22AV potesse aumentare o diminuire l’attrattività di una coltura per le api mellifere. A questo proposito, sono stati progettati tre specifici esperimenti sia di laboratorio che di campo, utilizzando tuttavia alimentatori artificiali al posto delle colture, al fine di standardizzare la risposta delle api testate. 1. Studio dell’attrattività/repellenza in laboratorio del prodotto PT22AV nei confronti di api neosfarfallate esposte al polline puro e addizionato. Il principio di questo protocollo sperimentale è stato quello di offrire a un gruppo di api appena nate una dieta a base di polline puro oppure addizionato al prodotto di PT22AV. 2. Studio dell’attrattività/repellenza in laboratorio nei confronti di api bottinatrici esposte alla scelta di sciroppo puro e addizionato. Per l’esecuzione di questa protocollo sperimentale sono state utilizzate api bottinatrici, sottoposte alla scelta di due diete a base di sciroppo: una pura e una arricchita con PT22AV. 3. Studio dell’attrattività/repellenza in campo nei confronti di api esposte alla scelta di sciroppo puro e addizionato Lo scopo di questa prova di campo è stato quello di verificare se l’aggiunta di PT22AV a uno sciroppo standard ne possa alterare l’attrattività nei confronti delle api, stavolta libere e non in condizioni di laboratorio. La prova non ha tuttavia portato a risultati concreti, a causa delle condizioni meteorologiche avverse (e.g. temperatura troppo elevate e mancanza di acqua dovuta all’assenza di precipitazioni) durante la stagione vegetativa 2022, caratterizzata da una siccità estrema che ha impedito di poter completare lo studio in campo. I risultati delle prime due azioni condotte evidenziano che il PT22AV, applicato su una coltura in fiore, potrebbe aumentare significativamente l'attrattività della fioritura per le api bottinatrici. Si ipotizza che questo effetto si ripercuota positivamente sull'efficacia dell'impollinazione. Per completare lo studio, come prospettiva futura, sarebbe interessante valutare gli effetti di PT22AV su altri impollinatori, come api solitarie e bombi. Lo scopo dell’azione 2, invece, aveva l’obiettivo di valutare gli effetti della somministrazione a lungo termine di PT22AV all'interno dell'alveare, focalizzandosi sullo sviluppo e prestazioni delle colonie di api. Durante il corso dell’azione in campo su effetti dello sviluppo e dello stato sanitario delle colonie sottoposte a PT22AV sono stati prelevati sei campioni di api bottinatrici dai favi interni di ogni colonia destinati alla valutazione di PT22AV nell'intestino delle api con metodi molecolari (estrazione del DNA, PCR classica con visualizzazione su gel e sequenziamento ampliconi). Visti i risultati della sperimentazione si può ipotizzare che l’esposizione delle colonie di A. mellifera a una coltura tratta con PT22AV non avrà alcun effetto né positivo né negativo sulla dinamica di sviluppo della colonia stessa e sulla sua salute (in termini di comparsa di patologie). Le analisi molecolari non hanno raggiunto alcun risultato per motivi tecnici di non specificità del primer.
Effetti dell'esposizione delle api da miele Apis mellifera a un micofunghicida a base di Papiliotrema terrestris
ROPPO VALENTE, MANUEL
2021/2022
Abstract
Il lavoro descritto in questa tesi è stato svolto a Bologna (Italia) presso strutture del CREA-AA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – Centro Agricoltura e Ambiente). La sperimentazione, condotta da aprile 2022 a ottobre 2022, prevedeva di valutare gli effetti dell'esposizione delle api da miele Apis mellifera a un micofunghicida a base di Papiliotrema terrestris lievito tremellaceo. Lo scopo dello studio effettuato era diviso in due azioni: Lo scopo dell’azione 1 consisteva nel determinare se un trattamento con PT22AV potesse aumentare o diminuire l’attrattività di una coltura per le api mellifere. A questo proposito, sono stati progettati tre specifici esperimenti sia di laboratorio che di campo, utilizzando tuttavia alimentatori artificiali al posto delle colture, al fine di standardizzare la risposta delle api testate. 1. Studio dell’attrattività/repellenza in laboratorio del prodotto PT22AV nei confronti di api neosfarfallate esposte al polline puro e addizionato. Il principio di questo protocollo sperimentale è stato quello di offrire a un gruppo di api appena nate una dieta a base di polline puro oppure addizionato al prodotto di PT22AV. 2. Studio dell’attrattività/repellenza in laboratorio nei confronti di api bottinatrici esposte alla scelta di sciroppo puro e addizionato. Per l’esecuzione di questa protocollo sperimentale sono state utilizzate api bottinatrici, sottoposte alla scelta di due diete a base di sciroppo: una pura e una arricchita con PT22AV. 3. Studio dell’attrattività/repellenza in campo nei confronti di api esposte alla scelta di sciroppo puro e addizionato Lo scopo di questa prova di campo è stato quello di verificare se l’aggiunta di PT22AV a uno sciroppo standard ne possa alterare l’attrattività nei confronti delle api, stavolta libere e non in condizioni di laboratorio. La prova non ha tuttavia portato a risultati concreti, a causa delle condizioni meteorologiche avverse (e.g. temperatura troppo elevate e mancanza di acqua dovuta all’assenza di precipitazioni) durante la stagione vegetativa 2022, caratterizzata da una siccità estrema che ha impedito di poter completare lo studio in campo. I risultati delle prime due azioni condotte evidenziano che il PT22AV, applicato su una coltura in fiore, potrebbe aumentare significativamente l'attrattività della fioritura per le api bottinatrici. Si ipotizza che questo effetto si ripercuota positivamente sull'efficacia dell'impollinazione. Per completare lo studio, come prospettiva futura, sarebbe interessante valutare gli effetti di PT22AV su altri impollinatori, come api solitarie e bombi. Lo scopo dell’azione 2, invece, aveva l’obiettivo di valutare gli effetti della somministrazione a lungo termine di PT22AV all'interno dell'alveare, focalizzandosi sullo sviluppo e prestazioni delle colonie di api. Durante il corso dell’azione in campo su effetti dello sviluppo e dello stato sanitario delle colonie sottoposte a PT22AV sono stati prelevati sei campioni di api bottinatrici dai favi interni di ogni colonia destinati alla valutazione di PT22AV nell'intestino delle api con metodi molecolari (estrazione del DNA, PCR classica con visualizzazione su gel e sequenziamento ampliconi). Visti i risultati della sperimentazione si può ipotizzare che l’esposizione delle colonie di A. mellifera a una coltura tratta con PT22AV non avrà alcun effetto né positivo né negativo sulla dinamica di sviluppo della colonia stessa e sulla sua salute (in termini di comparsa di patologie). Le analisi molecolari non hanno raggiunto alcun risultato per motivi tecnici di non specificità del primer.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15521