Alfredo Sangiorgi: l'evoluzione del pensiero compositivo tra neoclassicismo e dodecafonia

This essay focuses on the instrumental, specifically twelve-tone music of Alfredo Sangiorgi, the only Italian pupil of Arnold Schönberg and Aldo Clementi's composition master. Beginning from the end of the Second World War, Sangiorgi undertook a compositional path that would lead him along the road of the twelve-tone technique and that initially passed through progressive emancipation of dissonance. Issues arise regarding this study's relationship with the experience of learning with Schönberg, the old neo-classical tendencies, and the new models emerging among contemporary Italian musicians. Above all, we question the thought and compositional techniques behind the twelve-tone instrumental works between 1950 and '55. The research was carried out within the Fondo Sangiorgi in the library of the Istituto Musicale Pareggiato in Catania, in the library of the Conservatorio and the city of Bolzano, among the unpublished correspondence contained in the composer's private archive in Padua and the Fondo Casella of the Istituto per la Musica within the G. Cini Foundation.

Il presente contributo è dedicato alla produzione strumentale ed in particolare dodecafonica di Alfredo Sangiorgi, unico allievo italiano di Arnold Schönberg e maestro di composizione di Aldo Clementi. A partire dalla fine del secondo conflitto mondiale, Sangiorgi intraprende un percorso compositivo che lo porterà sulla strada della dodecafonia e che passa inizialmente per una progressiva emancipazione della dissonanza. Si pone la questione sul rapporto che questo studio instaura con la passata esperienza di apprendimento con Schönberg, con le vecchie tendenze neoclassiche e con i nuovi modelli che si affermavano tra i musicisti italiani coevi. Soprattutto, ci si interroga sul pensiero e sulle tecniche compositive che sono alla base delle opere strumentali dodecafoniche composte tra il 1950 e il ‘55. Le ricerche sono state svolte all’interno del Fondo Sangiorgi nella biblioteca dell’Istituto Musicale Pareggiato di Catania, nella biblioteca del Conservatorio e nella città di Bolzano, tra la corrispondenza inedita contenuta nell’archivio privato del compositore a Padova e nel Fondo Casella dell’Istituto per la Musica all’interno della Fondazione G. Cini.