Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è una strategia terapeutica consolidata frutto di più di 60 anni di esperienza. Il processo di criopreservazione che ne deriva può creare delle problematiche che possono influire in qualche modo sulla vitalità e quindi funzionalità biologica delle cellule sottoposte al processo, problematiche che si potrebbero teoricamente ripercuotere al momento dello scongelamento sui pazienti infusi. Ad oggi, non esiste un sistema di qualificazione biologica dello stato vitale delle cellule staminali universalmente riconosciuto e capace di assicurare una risposta in linea con la buona riuscita del trapianto minimizzando al contempo i rischi. Esiste invece un’ampia variabilità di risultati che si ottengono quando si decide di effettuare un saggio di vitalità su un prodotto criopreservato surrogato del prodotto che poi effettivamente si infonde. Tutto ciò comporta delle problematiche interpretative dei risultati pre-trapianto. In questo lavoro, svolto presso il Laboratorio di Manipolazione Cellulare e Criopreservazione del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, si è cercato di mettere a punto un sistema di controllo di qualità pre-rilascio delle cellule staminali criopreservate rapido ed affidabile, trovando in Destrano e Albumina delle risposte soddisfacenti in termini di protezione delle cellule staminali emopoietiche e del corredo di cellule accessorie che concorrono al successo di questa terapia pluridecennale.
NUOVA METODICA DI DETERMINAZIONE DELLA VITALITÀ DELLE CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE CRIOPRESERVATE AD USO TRAPIANTOLOGICO
BARONE, EUGENIO
2021/2022
Abstract
Il trapianto di cellule staminali emopoietiche è una strategia terapeutica consolidata frutto di più di 60 anni di esperienza. Il processo di criopreservazione che ne deriva può creare delle problematiche che possono influire in qualche modo sulla vitalità e quindi funzionalità biologica delle cellule sottoposte al processo, problematiche che si potrebbero teoricamente ripercuotere al momento dello scongelamento sui pazienti infusi. Ad oggi, non esiste un sistema di qualificazione biologica dello stato vitale delle cellule staminali universalmente riconosciuto e capace di assicurare una risposta in linea con la buona riuscita del trapianto minimizzando al contempo i rischi. Esiste invece un’ampia variabilità di risultati che si ottengono quando si decide di effettuare un saggio di vitalità su un prodotto criopreservato surrogato del prodotto che poi effettivamente si infonde. Tutto ciò comporta delle problematiche interpretative dei risultati pre-trapianto. In questo lavoro, svolto presso il Laboratorio di Manipolazione Cellulare e Criopreservazione del Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, si è cercato di mettere a punto un sistema di controllo di qualità pre-rilascio delle cellule staminali criopreservate rapido ed affidabile, trovando in Destrano e Albumina delle risposte soddisfacenti in termini di protezione delle cellule staminali emopoietiche e del corredo di cellule accessorie che concorrono al successo di questa terapia pluridecennale.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15751