Quando si tratta di somministrare farmaci ai bambini, la prudenza non è mai troppa. Da un'indagine della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) sull'attitudine dei genitori all'automedicazione in pediatria, emerge che il 30% dei genitori sceglie il “fai-da-te” e cerca informazioni sui farmaci per i bambini principalmente online. Le conseguenze possono essere disastrose: dall'inefficacia terapeutica alla severa tossicità. I bambini, infatti, non sono adulti in miniatura, possono assorbire, metabolizzare ed eliminare i farmaci in maniera differente rispetto all'adulto. Questo vale non solo per gli attivi, ma anche per gli eccipienti; infatti, non sempre gli additivi comunemente utilizzati in età adulta sono considerati sicuri in età pediatrica, anche a basse dosi. È anche vero che non sempre è indispensabile recarsi in studio dal pediatra: alcuni piccoli disturbi dei bambini possono essere gestiti in modo corretto dai genitori con i medicinali da banco, i cosiddetti farmaci di automedicazione. È qui che il lavoro del farmacista diventa prezioso. Il presente lavoro di tesi vuole innanzitutto mettere in evidenza le differenze nella farmacocinetica del bambino rispetto a quella dell’adulto per comprendere il "perchè" un bambino non può essere considerato un "piccolo adulto". I successivi capitoli trattano delle più comuni patologie e\o disturbi dell’età pediatrica; ad un primo rapido inquadramento clinico segue un protocollo di intervento da automedicazione, farmacologico e non.
Automedicazione in pediatria: l'intervento del farmacista nei comuni disturbi dell'età pediatrica
GABOSSI, GIULIA
2022/2023
Abstract
Quando si tratta di somministrare farmaci ai bambini, la prudenza non è mai troppa. Da un'indagine della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) sull'attitudine dei genitori all'automedicazione in pediatria, emerge che il 30% dei genitori sceglie il “fai-da-te” e cerca informazioni sui farmaci per i bambini principalmente online. Le conseguenze possono essere disastrose: dall'inefficacia terapeutica alla severa tossicità. I bambini, infatti, non sono adulti in miniatura, possono assorbire, metabolizzare ed eliminare i farmaci in maniera differente rispetto all'adulto. Questo vale non solo per gli attivi, ma anche per gli eccipienti; infatti, non sempre gli additivi comunemente utilizzati in età adulta sono considerati sicuri in età pediatrica, anche a basse dosi. È anche vero che non sempre è indispensabile recarsi in studio dal pediatra: alcuni piccoli disturbi dei bambini possono essere gestiti in modo corretto dai genitori con i medicinali da banco, i cosiddetti farmaci di automedicazione. È qui che il lavoro del farmacista diventa prezioso. Il presente lavoro di tesi vuole innanzitutto mettere in evidenza le differenze nella farmacocinetica del bambino rispetto a quella dell’adulto per comprendere il "perchè" un bambino non può essere considerato un "piccolo adulto". I successivi capitoli trattano delle più comuni patologie e\o disturbi dell’età pediatrica; ad un primo rapido inquadramento clinico segue un protocollo di intervento da automedicazione, farmacologico e non.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.
https://hdl.handle.net/20.500.14239/15779