Il progetto di tesi riguarda la riqualificazione di una palazzina residenziale sita a Sant’Alessio con Vialone attraverso l’impiego degli scarti del riso come materiale per l’edilizia. Si è partiti dallo studio del tema del riso e dal suo possibile riuso in edilizia, ponendo l’attenzione anche sull’architettura sostenibile e sull’economia circolare, sia in generale sia in ambito edilizio. Sono stati analizzati nello specifico il processo produttivo del riso e gli scarti derivanti da esso, la quantità di produzione nel mondo, in Europa, e nello specifico in Italia, fino ad arrivare ai prodotti derivanti dalla sua produzione e lavorazione. Attraverso un excursus storico dei piani di azione di sviluppo sostenibile, è stato approfondito anche il cambiamento climatico e tutte le conseguenze negative che questo ha portato con sé, passando poi per lo studio dell’economia circolare che ha portato alla teorizzazione e alla concretizzazione di un approccio progettuale sostenibile, anch’esso secondo un modello circolare. Allo stesso modo, sono stati analizzati lo stato di fatto e l’area di intervento in cui esso si trova, focalizzandosi sull’analisi territoriale, sull’analisi dei servizi sociali e commerciali presenti, e sull’analisi della popolazione residente. L’attenzione si è concentrata sugli assi viari, che collegano il comune con le più popolate città di Pavia e di Milano, sui trasporti pubblici, sulle piste ciclabili presenti, e sui servizi commerciali e sociali che il territorio offre, tendendo conto anche della posizione degli stessi rispetto ai luoghi centrali del territorio comunale. L’intento infatti è quello di creare un complesso, costituito dall’edificio esistente e dall’aggiunta di un nuovo edificio, che si instauri perfettamente all’interno del contesto comunale di Sant’Alessio con Vialone e che perciò si costituisca come un centro essenziale per la comunità, in particolare per la popolazione over 60. Analizzando le criticità relative all’accessibilità dello stato di fatto, sono stati creati dei grandi collegamenti verticali che servono sia la palazzina esistente che l’edificio ex novo, ponendosi da connettore tra i due. L’edificio ex novo presenta però non solo la funzione residenziale, con l’inserimento di altri mini alloggi di circa 50 mq ciascuno in aggiunta a quelli già presenti nell’edificio esistente, ma presenta anche tutti quei servizi ritenuti utili sul territorio, sia sociali che commerciali. Per quanto riguarda i materiali, rimanendo nell’ottica di un approccio progettuale sostenibile attraverso l’utilizzo degli scarti derivanti dalla coltura del riso, sono stati utilizzati, sia per la riqualificazione dello stato di fatto sia per la progettazione dell’edificio ex novo, i prodotti edilizi della startup RiceHouse. Sono stati utilizzati la biomassa isolante composta da lolla di riso per i tamponamenti, il pannello isolante semi-rigido in paglia di riso, per l’isolamento esterno delle chiusure verticali esterne, nonché il sottofondo alleggerito come massetto di allettamento e per la formazione della pendenza in copertura, e gli intonaci sia di fondo sia di finitura a base di lolla e pula di riso, misti a seconda delle esigenze a calce o ad argilla. Per la struttura di elevazione dell’edificio ex novo, si è scelto invece di progettare una struttura a telaio portante in legno lamellare. Il progetto prevede dunque la contrapposizione tra la riqualificazione dell’edificio esistente e la progettazione di un edificio ex novo ad esso annesso, confrontando in entrambe le casistiche i prodotti edilizi utilizzati e l’efficientamento energetico che ne consegue. Verranno quindi affrontate nello specifico anche le varie tecniche costruttive applicate ai materiali derivanti dagli scarti del riso, sia nel caso della progettazione che della riqualificazione degli edifici.
I prodotti edilizi derivanti dalla produzione e dalla lavorazione della coltura del riso: progetto di riqualificazione di una palazzina residenziale a Sant'Alessio con Vialone
TARANTINO, TERESA
2021/2022
Abstract
Il progetto di tesi riguarda la riqualificazione di una palazzina residenziale sita a Sant’Alessio con Vialone attraverso l’impiego degli scarti del riso come materiale per l’edilizia. Si è partiti dallo studio del tema del riso e dal suo possibile riuso in edilizia, ponendo l’attenzione anche sull’architettura sostenibile e sull’economia circolare, sia in generale sia in ambito edilizio. Sono stati analizzati nello specifico il processo produttivo del riso e gli scarti derivanti da esso, la quantità di produzione nel mondo, in Europa, e nello specifico in Italia, fino ad arrivare ai prodotti derivanti dalla sua produzione e lavorazione. Attraverso un excursus storico dei piani di azione di sviluppo sostenibile, è stato approfondito anche il cambiamento climatico e tutte le conseguenze negative che questo ha portato con sé, passando poi per lo studio dell’economia circolare che ha portato alla teorizzazione e alla concretizzazione di un approccio progettuale sostenibile, anch’esso secondo un modello circolare. Allo stesso modo, sono stati analizzati lo stato di fatto e l’area di intervento in cui esso si trova, focalizzandosi sull’analisi territoriale, sull’analisi dei servizi sociali e commerciali presenti, e sull’analisi della popolazione residente. L’attenzione si è concentrata sugli assi viari, che collegano il comune con le più popolate città di Pavia e di Milano, sui trasporti pubblici, sulle piste ciclabili presenti, e sui servizi commerciali e sociali che il territorio offre, tendendo conto anche della posizione degli stessi rispetto ai luoghi centrali del territorio comunale. L’intento infatti è quello di creare un complesso, costituito dall’edificio esistente e dall’aggiunta di un nuovo edificio, che si instauri perfettamente all’interno del contesto comunale di Sant’Alessio con Vialone e che perciò si costituisca come un centro essenziale per la comunità, in particolare per la popolazione over 60. Analizzando le criticità relative all’accessibilità dello stato di fatto, sono stati creati dei grandi collegamenti verticali che servono sia la palazzina esistente che l’edificio ex novo, ponendosi da connettore tra i due. L’edificio ex novo presenta però non solo la funzione residenziale, con l’inserimento di altri mini alloggi di circa 50 mq ciascuno in aggiunta a quelli già presenti nell’edificio esistente, ma presenta anche tutti quei servizi ritenuti utili sul territorio, sia sociali che commerciali. Per quanto riguarda i materiali, rimanendo nell’ottica di un approccio progettuale sostenibile attraverso l’utilizzo degli scarti derivanti dalla coltura del riso, sono stati utilizzati, sia per la riqualificazione dello stato di fatto sia per la progettazione dell’edificio ex novo, i prodotti edilizi della startup RiceHouse. Sono stati utilizzati la biomassa isolante composta da lolla di riso per i tamponamenti, il pannello isolante semi-rigido in paglia di riso, per l’isolamento esterno delle chiusure verticali esterne, nonché il sottofondo alleggerito come massetto di allettamento e per la formazione della pendenza in copertura, e gli intonaci sia di fondo sia di finitura a base di lolla e pula di riso, misti a seconda delle esigenze a calce o ad argilla. Per la struttura di elevazione dell’edificio ex novo, si è scelto invece di progettare una struttura a telaio portante in legno lamellare. Il progetto prevede dunque la contrapposizione tra la riqualificazione dell’edificio esistente e la progettazione di un edificio ex novo ad esso annesso, confrontando in entrambe le casistiche i prodotti edilizi utilizzati e l’efficientamento energetico che ne consegue. Verranno quindi affrontate nello specifico anche le varie tecniche costruttive applicate ai materiali derivanti dagli scarti del riso, sia nel caso della progettazione che della riqualificazione degli edifici.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15811