Introduzione e scopo: La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una forma di polmonite interstiziale fibrosante cronica e progressiva che si manifesta principalmente nella popolazione anziana, caratterizzata da una prognosi altamente sfavorevole. Il tumore del polmone è una delle comorbidità più significative che occorrono nei pazienti con IPF. La combinazione delle due patologie è gravosa, con un impatto negativo sia sulla mortalità che sulla qualità di vita dei pazienti. Questo quadro è aggravato dal fatto che la maggior parte dei trattamenti associati al tumore polmonare correlano sia con una più alta morbidità che mortalità nei pazienti con IPF. È quindi fondamentale strutturare una strategia terapeutica che consenta un miglioramento delle prospettive di sopravvivenza, così come della qualità della vita di questi pazienti. Purtroppo, al momento non esiste ancora un trattamento diagnostico e terapeutico comunitario. In quest’ottica, risulta necessario individuare dei parametri/variabili che possano aiutare nella stratificazione per outcome di questi pazienti in modo tale da individuare un protocollo terapeutico mirato per il singolo soggetto. Materiali e metodi: Il questa tesi si è svolta un’analisi preliminare su una coorte di 21 pazienti, afferenti all’unità operativa di pneumologia della Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” di Pavia, diagnosticati con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e concomitante tumore del polmone, allo scopo di individuare possibili marcatori predittivi e prognostici del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) nei pazienti con IPF. Si sono esaminate le caratteristiche demografiche, fisiologiche, radiologiche e istologiche del campione di 21 pazienti. Una prima indagine di tipo descrittivo è stata svolta direttamente su Excel mentre l’analisi statistica più avanzata è stata eseguita mediante l’algoritmo JMP. Risultati: Sulla base dell’indagine svolta si è osservato che lo sviluppo del carcinoma polmonare è più frequente nella popolazione maschile, con abitudine al fumo e di età superiore ai 68 anni. Contrariamente alla letteratura è stata riscontrata prevalenza dell’adenocarcinoma come istotipo più frequente dell’NSCLC. L'intero set di dati è stato quindi analizzato utilizzando l'algoritmo di partizione JMP che è in grado di cercare tutte le possibili suddivisioni dei migliori predittori di outcome. In modo inatteso questo approccio ha mostrato che le caratteristiche correlate all'IPF (terapia e funzione respiratoria) sono associate alla sopravvivenza dei pazienti in modo più stretto rispetto a quelle associate al tumore concomitante (istologia e stadio). Conclusione: La fibrosi polmonare è ad oggi una patologia rara gravata da una prognosi negativa. L’insorgenza di carcinoma broncogeno in questo contesto costituisce una evenienza difficile da trattare e, ad oggi, orfana di approcci terapeutici mirati. I risultati di questo studio, tuttavia, sottolineano come, in merito alla sopravvivenza dei pazienti affetti da entrambe le patologie, le caratteristiche della interstiziopatia impattino in maniera più significativa e rilevante rispetto allo stadio e alla istologia del tumore. Queste osservazioni pongono in evidenza un forte razionale per il mantenimento dei presidi terapeutici antifibrosanti e del follow-up dei pazienti presso i centri di riferimento per la patologia interstiziale, anche dopo la diagnosi di tumore polmonare.

CORRELAZIONE TRA FIBROSI POLMONARE E NSCLC IN STADIO PRECOCE. Analisi preliminare di marcatori predittivi e prognostici in una singola coorte

CALA, ANISA
2021/2022

Abstract

Introduzione e scopo: La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) è una forma di polmonite interstiziale fibrosante cronica e progressiva che si manifesta principalmente nella popolazione anziana, caratterizzata da una prognosi altamente sfavorevole. Il tumore del polmone è una delle comorbidità più significative che occorrono nei pazienti con IPF. La combinazione delle due patologie è gravosa, con un impatto negativo sia sulla mortalità che sulla qualità di vita dei pazienti. Questo quadro è aggravato dal fatto che la maggior parte dei trattamenti associati al tumore polmonare correlano sia con una più alta morbidità che mortalità nei pazienti con IPF. È quindi fondamentale strutturare una strategia terapeutica che consenta un miglioramento delle prospettive di sopravvivenza, così come della qualità della vita di questi pazienti. Purtroppo, al momento non esiste ancora un trattamento diagnostico e terapeutico comunitario. In quest’ottica, risulta necessario individuare dei parametri/variabili che possano aiutare nella stratificazione per outcome di questi pazienti in modo tale da individuare un protocollo terapeutico mirato per il singolo soggetto. Materiali e metodi: Il questa tesi si è svolta un’analisi preliminare su una coorte di 21 pazienti, afferenti all’unità operativa di pneumologia della Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” di Pavia, diagnosticati con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e concomitante tumore del polmone, allo scopo di individuare possibili marcatori predittivi e prognostici del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) nei pazienti con IPF. Si sono esaminate le caratteristiche demografiche, fisiologiche, radiologiche e istologiche del campione di 21 pazienti. Una prima indagine di tipo descrittivo è stata svolta direttamente su Excel mentre l’analisi statistica più avanzata è stata eseguita mediante l’algoritmo JMP. Risultati: Sulla base dell’indagine svolta si è osservato che lo sviluppo del carcinoma polmonare è più frequente nella popolazione maschile, con abitudine al fumo e di età superiore ai 68 anni. Contrariamente alla letteratura è stata riscontrata prevalenza dell’adenocarcinoma come istotipo più frequente dell’NSCLC. L'intero set di dati è stato quindi analizzato utilizzando l'algoritmo di partizione JMP che è in grado di cercare tutte le possibili suddivisioni dei migliori predittori di outcome. In modo inatteso questo approccio ha mostrato che le caratteristiche correlate all'IPF (terapia e funzione respiratoria) sono associate alla sopravvivenza dei pazienti in modo più stretto rispetto a quelle associate al tumore concomitante (istologia e stadio). Conclusione: La fibrosi polmonare è ad oggi una patologia rara gravata da una prognosi negativa. L’insorgenza di carcinoma broncogeno in questo contesto costituisce una evenienza difficile da trattare e, ad oggi, orfana di approcci terapeutici mirati. I risultati di questo studio, tuttavia, sottolineano come, in merito alla sopravvivenza dei pazienti affetti da entrambe le patologie, le caratteristiche della interstiziopatia impattino in maniera più significativa e rilevante rispetto allo stadio e alla istologia del tumore. Queste osservazioni pongono in evidenza un forte razionale per il mantenimento dei presidi terapeutici antifibrosanti e del follow-up dei pazienti presso i centri di riferimento per la patologia interstiziale, anche dopo la diagnosi di tumore polmonare.
2021
CORRELATION BETWEEN PULMONARY FIBROSIS AND EARLY STAGE NSCLC. Preliminary analysis of predictive and prognostic markers in a single cohort
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/15835