Obiettivi: L’utilizzo dei dispositivi automatici per il massaggio cardiaco è ad oggi raccomandato a personale adeguatamente formato quando l’esecuzione di compressioni manuali di alta qualità non è possibile o è rischiosa. L’utilizzo di routine non è raccomandato dalle linee guida, visti i risultati controversi degli studi sinora eseguiti e la mancanza di evidenza di un aumento della sopravvivenza. Molti studi confrontano questi dispositivi con compressioni manuali di alta qualità, difficilmente replicabili in ambito preospedaliero, ed esistono pochi studi di comparazione diretta tra diversi dispositivi. L’obiettivo di questo studio è valutare se il tipo di massaggiatore può influenzare la probabilità di ROSC (outcome primario) e la sopravvivenza a 30 giorni dopo OHCA (outcome secondario) in confronto con le compressioni manuali. Materiali e metodi: Sono stati considerati tutti i casi di OHCA verificatisi dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2022 nelle 7 province coperte dal registro Lombardia CARe, equipaggiate con tre diversi tipi di massaggiatore automatico: AutoPulse® (ZOLL Medical, Massachusetts); LUCAS® (Stryker, Michigan); Easy Pulse® (Schiller, Switzerland). Risultati: Tramite un abbinamento casuale basato su un propensity score sono stati creati due gruppi di 2146 pazienti ciascuno, trattati con RCP meccanica o manuale. Il tasso di ROSC (15% vs 23%, p<0.001) e la sopravvivenza a 30 giorni (6% vs 14%, p<0.001) sono risultati inferiori nel gruppo trattato con RCP meccanica. Dopo correzione per i fattori confondenti, AutoPulse® e LUCAS® hanno portato a un significativo aumento della probabilità di ROSC. Solo AutoPulse®¬ ha anche aumentato in maniera significativa la sopravvivenza a 30 giorni rispetto alla RCP manuale [HR 0.9, 95%CI 0.8-0.9, p=0.005] Conclusioni: I dispositivi automatici per le compressioni toraciche esterne potrebbero aumentare il tasso di ROSC, specialmente in caso di rianimazione prolungata. I dispositivi non sono tutti uguali e le loro differenti prestazioni potrebbero influenzare significativamente l’outcome dei pazienti. Il dispositivo a fascia di distribuzione del carico è stato l’unico ad avere un impatto favorevole sulla sopravvivenza a 30 giorni.
Il tipo di massaggiatore influisce sulla prognosi nei pazienti con arresto cardiaco extraospedaliero? Un'analisi di confronto basata sul propensity score tra tre dispositivi
SFOLCINI, LUIGI
2022/2023
Abstract
Obiettivi: L’utilizzo dei dispositivi automatici per il massaggio cardiaco è ad oggi raccomandato a personale adeguatamente formato quando l’esecuzione di compressioni manuali di alta qualità non è possibile o è rischiosa. L’utilizzo di routine non è raccomandato dalle linee guida, visti i risultati controversi degli studi sinora eseguiti e la mancanza di evidenza di un aumento della sopravvivenza. Molti studi confrontano questi dispositivi con compressioni manuali di alta qualità, difficilmente replicabili in ambito preospedaliero, ed esistono pochi studi di comparazione diretta tra diversi dispositivi. L’obiettivo di questo studio è valutare se il tipo di massaggiatore può influenzare la probabilità di ROSC (outcome primario) e la sopravvivenza a 30 giorni dopo OHCA (outcome secondario) in confronto con le compressioni manuali. Materiali e metodi: Sono stati considerati tutti i casi di OHCA verificatisi dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2022 nelle 7 province coperte dal registro Lombardia CARe, equipaggiate con tre diversi tipi di massaggiatore automatico: AutoPulse® (ZOLL Medical, Massachusetts); LUCAS® (Stryker, Michigan); Easy Pulse® (Schiller, Switzerland). Risultati: Tramite un abbinamento casuale basato su un propensity score sono stati creati due gruppi di 2146 pazienti ciascuno, trattati con RCP meccanica o manuale. Il tasso di ROSC (15% vs 23%, p<0.001) e la sopravvivenza a 30 giorni (6% vs 14%, p<0.001) sono risultati inferiori nel gruppo trattato con RCP meccanica. Dopo correzione per i fattori confondenti, AutoPulse® e LUCAS® hanno portato a un significativo aumento della probabilità di ROSC. Solo AutoPulse®¬ ha anche aumentato in maniera significativa la sopravvivenza a 30 giorni rispetto alla RCP manuale [HR 0.9, 95%CI 0.8-0.9, p=0.005] Conclusioni: I dispositivi automatici per le compressioni toraciche esterne potrebbero aumentare il tasso di ROSC, specialmente in caso di rianimazione prolungata. I dispositivi non sono tutti uguali e le loro differenti prestazioni potrebbero influenzare significativamente l’outcome dei pazienti. Il dispositivo a fascia di distribuzione del carico è stato l’unico ad avere un impatto favorevole sulla sopravvivenza a 30 giorni.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/15914