La malattia di Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa più diffusa al mondo dopo l'Alzheimer. Ad oggi i trattamenti farmacologici classici come con L-DOPA o farmaci agonisti dopaminergici hanno un'efficacia in una quota sempre più ridotta di pazienti. Nella restante porzione di soggetti, questi approcci terapeutici, risultano inefficaci o paradossalmente portano all'inasprirsi di sintomi parkinsoniani con fenomeni di discinesia. Per tali ragioni, la ricerca scientifica negli ultimi anni, si sta muovendo per rilevare delle tecniche innovative di stimolazione non invasiva, selettive per specifici target coinvolti nella patologia, come ad esempio la stimolazione del nucleo subtalamico (STN) con la tecnica di deep brain stimulation (DBS). Il punto focale di questo progetto sperimentale, è l'indagine delle basi neurali della disfunzione motoria dell'arto superiore in un modello murino di 6-OHDA. Tramite tecniche di elettrofisiologia e wide-field imaging siamo andati ad analizzare i fenomeni di modificazione dell'attività sinaptica in corteccia motoria M1, in caso di deplezione dopaminergica. Il fine ultimo di tale lavoro è appunto la caratterizzazione delle modificazioni corticali correlate alla malattia, per poter utilizzare la corteccia motoria come futuro target di neurostimolazione mediante l'iniezione di corrente trans-cranica alternata (tACs).

Origini Neurali delle Disfunzioni dell’Arto superiore in un modello murino di Parkinson

FELISATI, FABIO
2021/2022

Abstract

La malattia di Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa più diffusa al mondo dopo l'Alzheimer. Ad oggi i trattamenti farmacologici classici come con L-DOPA o farmaci agonisti dopaminergici hanno un'efficacia in una quota sempre più ridotta di pazienti. Nella restante porzione di soggetti, questi approcci terapeutici, risultano inefficaci o paradossalmente portano all'inasprirsi di sintomi parkinsoniani con fenomeni di discinesia. Per tali ragioni, la ricerca scientifica negli ultimi anni, si sta muovendo per rilevare delle tecniche innovative di stimolazione non invasiva, selettive per specifici target coinvolti nella patologia, come ad esempio la stimolazione del nucleo subtalamico (STN) con la tecnica di deep brain stimulation (DBS). Il punto focale di questo progetto sperimentale, è l'indagine delle basi neurali della disfunzione motoria dell'arto superiore in un modello murino di 6-OHDA. Tramite tecniche di elettrofisiologia e wide-field imaging siamo andati ad analizzare i fenomeni di modificazione dell'attività sinaptica in corteccia motoria M1, in caso di deplezione dopaminergica. Il fine ultimo di tale lavoro è appunto la caratterizzazione delle modificazioni corticali correlate alla malattia, per poter utilizzare la corteccia motoria come futuro target di neurostimolazione mediante l'iniezione di corrente trans-cranica alternata (tACs).
2021
Neural origins of upper limb dysfunctions in a mouse model of Parkinson's
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/15956