Il trattamento della malattia venosa cronica: studio retrospettivo e di confronto tra la safenectomia e il trattamento endovascolare con radiofrequenza

Introduction: Chronic Venous Disease (CVD) is a pathology that occurs when blood is impeded to flow back to the right atrium, causing stagnation in the lower limbs. The etiology could be organic or functional and in both cases, based on the entity of the pathology, there can be a symptomatology, characterized by heavy legs, itchiness and swelling, up to a clinical picture accompanied by more serious and disabling signs, such as skin alterations and ulcerative evolution. According to the National Commission on Chronic Illness, a chronic pathology is “characterized by a slow and progressive downhill of the physiological functions”. Therefore, the aim in CVD is to work on the risk factors, to slow down the downhill. When the pharmacological therapy or the conservative therapy don’t work, surgery is the following option, either with saphenectomy or new techniques, such as endovascular surgery with radiofrequency. The main endpoint of the current study is to compare the two mentioned techniques, in order to identify the best one in terms of recurrences and post-operative complications. The secondary outcomes consist in observing the symptomatology, CEAP classification, age and sex distribution of the CVD. Methods: The data used in the current study has been gathered at Policlinico di Monza: from 2016 until 2022, 1172 patients went through surgery. For those who didn’t come back for a post-operative visit, a telephonic follow-up has been done: therefore, the total number of patients eligible for the study is 1060. 773 belong to group 1 (saphenectomy) and 295 to group 2 (endovascular surgery with radiofrequency). The data was analyzed calculating the percentual frequencies, to confront the two groups. Results: The results did not show significative differences between the 2 groups, with a percentage of recurrences comparable (39,28% in group 1 and 30,10% in group 2, p > 0.05). On the other hand, there is a significative difference between the neovascularization in group 1 (7,67%) and the recanalization in group 2 (21,02%), p < 0.05. Also the results regarding the post-operative complications are comparable: 1 month after the procedure, there is the same percentage of hematomas and post-operative pain; after 1 year there is the same percentage of paresthesia and dyschromia. The current work is part of numerous studies confronting different techniques to treat CVD, but with heterogenous parameters to evaluate the primary outcomes. Indeed, comparing the current results with other analogous works, various differences are meet: therefore it’s fundamental to continue gathering data on this topic on significant pools of patients. This will guarantee the collection of more information to understand advantages and disadvantages of the techniques to treat the CVD.

Introduzione e scopo dello studio: La malattia venosa cronica (MVC) è una patologia caratterizzata da un’inefficienza del sangue venoso a ritornare al cuore destro, ristagnando a livello degli arti inferiori. Le cause possono essere di natura organica o funzionale ed in entrambi i casi, in base alla gravità della malattia, si può avere un quadro clinico sintomatologico, caratterizzato da senso di pesantezza, prurito e gonfiore, fino ad un quadro clinico accompagnato anche da segni più gravi ed invalidanti, quali alterazioni della cute fino ad evoluzione ulcerosa. Secondo la National Commission on Chronic Illness, una patologia cronica è “caratterizzata da un lento e progressivo declino delle normali funzioni fisiologiche”. Pertanto, l’obiettivo terapeutico nella MVC è agire sui fattori di rischio, per rallentare il più possibile il declino implicato. Nel momento in cui la terapia farmacologica o la terapia conservativa non dovessero essere sufficienti, si ricorre alla terapia chirurgica, tramite stripping della vena o a nuove tecniche, come la chirurgia endovascolare conservativa con radiofrequenza. L’endpoint primario di questo studio è confrontare le due tecniche terapeutiche citate, al fine di individuare la più vantaggiosa per recidive e complicanze post-operatorie. Gli outcomes secondari consistono nell’osservazione della distribuzione della malattia per sesso, età, classificazione CEAP e sintomatologia. Materiali e metodi: I dati utilizzati in questa tesi sono stati raccolti presso il Policlinico di Monza: dall’anno 2016 all’anno 2022 sono stati operati 1172 pazienti. I pazienti che non si sono sottoposti a visite post-operatorie, sono stati contattati telefonicamente per eseguire il follow-up: i pazienti così candidabili allo studio sono 1060. Di questi, 773 pazienti appartengono al gruppo 1 (terapia chirurgica) e 295 al gruppo 2 (terapia endovascolare con radiofrequenza). I dati sono stati analizzati tramite il calcolo delle frequenze percentuali, per porre a confronto i due gruppi di studio. Risultati: I risultati non hanno evidenziato significative differenze tra i due gruppi di studio, evidenziando un tasso di varicosità recidive a 5 anni sovrapponibile (nel gruppo 1 del 39,28% e nel gruppo 2 del 30,10%, p > 0.05). Si individua, invece, un divario più consistente tra l’incidenza di neocrosse nel gruppo 1 (7,67%) e di ricanalizzazione nel gruppo 2 (21,02%) (p < 0.05). Anche i risultati relativi alle complicanze post-operatorie si equivalgono: a distanza di 1 mese si ha la stessa incidenza di ematoma e di algia riferita e a distanza di 1 anno lo stesso tasso di parestesie e discromie. Il presente lavoro si colloca tra i numerosi studi che mettono a confronto le tecniche per il trattamento della MVC, ma che riportano i propri outcomes con parametri molto differenti in termini di definizioni e tempi di follow-up. Infatti, si individuano numerose discordanze tra molti dei risultati dei diversi studi: per questo è fondamentale che il lavoro di raccolta dati prosegua negli anni a venire con nuovi studi su pool di pazienti di grandi dimensioni. Ciò permetterà di raccogliere sempre maggiori informazioni per evidenziare i vantaggi e svantaggi delle tecniche per il trattamento della malattia venosa cronica.