1.1 Introduzione L’eziopatogenesi del Carcinoma Basocellulare (BCC) è tradizionalmente ricondotta alla interazione della irradiazione ultravioletta cumulativa con il progressivo affievolirsi dei meccanismi di riparazione del danno cellulare fotoindotto nelle età avanzate. Tuttavia, le frequenti discrepanze tra i siti di insorgenza preferenziale dei BCC ed i siti anatomici a maggiore fotoesposizione, l’insorgenza in soggetti giovani, la virtuale assenza di metastasi e il peculiare costante combinato coinvolgimento binario di epitelio e stroma sollevano dubbi sulla reale validità della teoria eziopatogenetica ambientale a favore di una patogenesi embriologica di tale neoplasia. 1.2 Materiali e Metodi Nel periodo 2008-2021 la scuola pavese ha condotto quattro studi scientifici, clinici e sperimentali, a sostegno dell’ipotesi disembriogenetica del Carcinoma Basocellulare. I primi tre studi retrospettivi hanno correlato la distribuzione dei siti di insorgenza del BCC con i siti embriologicamente rilevanti del distretto testa-collo utilizzando: (1) il disegno anatomico originale della classificazione di Tessier delle schisi craniofaciali integrato dal disegno anatomico originale di Moore et al. che identifica i cosiddetti "indicatori di capillizio" delle schisi craniofaciali considerati le estensioni craniali a completamento della classificazione di Tessier, (2) un disegno anatomico delle sedi delle schisi congenite del collo e (3) un disegno anatomico derivato dalle ricerche di Streeter, Wood-Jones, Park, Porter e Minoux che identifica le sedi più accreditate dei piani di fusione embrionaria del padiglione auricolare. Gli studi topografici sono stati, poi, completati con un quarto studio prospettico contenente l’analisi osservazionale sull’assetto delle fibre nervose in biopsie a punch prelevate nel contesto di 10 pezzi operatori di BCC. 1.3 Risultati Gli studi osservazionali topografici hanno dimostrato una insorgenza preferenziale dei BCC in corrispondenza dei siti embriologicamente rilevanti del distretto testa-collo e confermato l’esatta topografia dei siti di fusione embrionale dell’orecchio. L’analisi istologica delle fibre nervose nei BCC ha dimostrato 2 pattern nervosi patologici: (1) un gomitolo di fibre nervose ricurve ed aggrovigliate in prossimità delle masse tumorali; (2) un aumento di densità delle fibre nervose nello strato sottoepidermico con quadri focali di iperinnervazione epidermica. 1.4 Discussione Gli studi della scuola pavese si sono ispirati alla teoria innovativa di Pinkus del 1966, che definiva tale tumore una sorta di tentativo mostruoso di annessogenesi cutanea in epoca post-natale, e alle recenti evidenze scientifiche sulla correlazione tra i piani di fusione embriologica del volto e la distribuzione dei BCC. I risultati hanno mostrato come tale tumore si localizzi preferibilmente nei siti di fusione embrionaria del capo e del collo ed hanno rivelato una triade tissutale disembriogenetica a carattere proliferativo incontrollato, composta da epitelio, stroma e nervo, nella quale ciascun componente mantiene le caratteristiche morfologiche e di mutua interazione tipiche dello sviluppo embriologico cutaneo. 1.5 Conclusioni La forte correlazione osservata tra i piani di fusione embrionaria e le sedi di origine dei BCC suggerisce una eziopatogenesi embriologica in tale tipo di neoplasia confermando la tesi di Pinkus, secondo cui il BCC rappresenterebbe un mostruoso tentativo di annessogenesi cutanea post-natale. Tali evidenze trovano conferma nella peculiare morfologia delle fibre nervose in assetto organoide annessiale nel contesto del BCC e nelle recenti evidenze genetico-molecolari di letteratura che dimostrano che nel BCC sono espressi i geni del destino delle cellule progenitrici del follicolo pilifero.
Eziopatogenesi embriologica del carcinoma basocellulare
MORO, UMBERTO
2022/2023
Abstract
1.1 Introduzione L’eziopatogenesi del Carcinoma Basocellulare (BCC) è tradizionalmente ricondotta alla interazione della irradiazione ultravioletta cumulativa con il progressivo affievolirsi dei meccanismi di riparazione del danno cellulare fotoindotto nelle età avanzate. Tuttavia, le frequenti discrepanze tra i siti di insorgenza preferenziale dei BCC ed i siti anatomici a maggiore fotoesposizione, l’insorgenza in soggetti giovani, la virtuale assenza di metastasi e il peculiare costante combinato coinvolgimento binario di epitelio e stroma sollevano dubbi sulla reale validità della teoria eziopatogenetica ambientale a favore di una patogenesi embriologica di tale neoplasia. 1.2 Materiali e Metodi Nel periodo 2008-2021 la scuola pavese ha condotto quattro studi scientifici, clinici e sperimentali, a sostegno dell’ipotesi disembriogenetica del Carcinoma Basocellulare. I primi tre studi retrospettivi hanno correlato la distribuzione dei siti di insorgenza del BCC con i siti embriologicamente rilevanti del distretto testa-collo utilizzando: (1) il disegno anatomico originale della classificazione di Tessier delle schisi craniofaciali integrato dal disegno anatomico originale di Moore et al. che identifica i cosiddetti "indicatori di capillizio" delle schisi craniofaciali considerati le estensioni craniali a completamento della classificazione di Tessier, (2) un disegno anatomico delle sedi delle schisi congenite del collo e (3) un disegno anatomico derivato dalle ricerche di Streeter, Wood-Jones, Park, Porter e Minoux che identifica le sedi più accreditate dei piani di fusione embrionaria del padiglione auricolare. Gli studi topografici sono stati, poi, completati con un quarto studio prospettico contenente l’analisi osservazionale sull’assetto delle fibre nervose in biopsie a punch prelevate nel contesto di 10 pezzi operatori di BCC. 1.3 Risultati Gli studi osservazionali topografici hanno dimostrato una insorgenza preferenziale dei BCC in corrispondenza dei siti embriologicamente rilevanti del distretto testa-collo e confermato l’esatta topografia dei siti di fusione embrionale dell’orecchio. L’analisi istologica delle fibre nervose nei BCC ha dimostrato 2 pattern nervosi patologici: (1) un gomitolo di fibre nervose ricurve ed aggrovigliate in prossimità delle masse tumorali; (2) un aumento di densità delle fibre nervose nello strato sottoepidermico con quadri focali di iperinnervazione epidermica. 1.4 Discussione Gli studi della scuola pavese si sono ispirati alla teoria innovativa di Pinkus del 1966, che definiva tale tumore una sorta di tentativo mostruoso di annessogenesi cutanea in epoca post-natale, e alle recenti evidenze scientifiche sulla correlazione tra i piani di fusione embriologica del volto e la distribuzione dei BCC. I risultati hanno mostrato come tale tumore si localizzi preferibilmente nei siti di fusione embrionaria del capo e del collo ed hanno rivelato una triade tissutale disembriogenetica a carattere proliferativo incontrollato, composta da epitelio, stroma e nervo, nella quale ciascun componente mantiene le caratteristiche morfologiche e di mutua interazione tipiche dello sviluppo embriologico cutaneo. 1.5 Conclusioni La forte correlazione osservata tra i piani di fusione embrionaria e le sedi di origine dei BCC suggerisce una eziopatogenesi embriologica in tale tipo di neoplasia confermando la tesi di Pinkus, secondo cui il BCC rappresenterebbe un mostruoso tentativo di annessogenesi cutanea post-natale. Tali evidenze trovano conferma nella peculiare morfologia delle fibre nervose in assetto organoide annessiale nel contesto del BCC e nelle recenti evidenze genetico-molecolari di letteratura che dimostrano che nel BCC sono espressi i geni del destino delle cellule progenitrici del follicolo pilifero.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/16442