I concerti della Prima Parte dell’Aurea Corona, composti da Leone Leoni ed eseguiti dalla cappella musicale della Pia Opera dell’Incoronata, fondata a Vicenza nel 1610, sono destinati alla celebrazione del culto della Vergine Maria, presso la cappella della Cattedrale berica dedicata a questa istituzione. Il compositore di origini veronesi, spinto dalla devozione alla beatissima Vergine, sostiene di aver composto questa musica, «la quale io riconosco dover esser di lei ornamento indegno, se di vestirla e coronarla indegni sono gli splendori di Sole, e le Stelle del Ciel»: queste le parole con cui la stampa dei concerti, che presenta la data del primo giugno 1615, viene dedicata ai Governatori della Città di Vicenza. Definiti da alcuni studiosi il fiore all’occhiello delle opere di Leoni, per la loro rilevanza, i venticinque concerti, per voci e strumenti concertati, si inseriscono nel contesto musicale fortemente innovativo e orientato a varie sperimentazioni compositive, quale è quello italiano e, in particolare, quello veneziano tra la fine del XVI secolo e il primo scorcio del secolo successivo. L’elaborato di tesi consiste nella produzione dell’edizione critica dei concerti. Durante l’elaborazione dello scritto sono state affrontate le questioni tipiche della disciplina filologica, dallo studio dei testimoni, alla loro valutazione, dalla resa del testo musicale e di quello vocale, basata su determinati criteri editoriali, alla produzione di un apparato critico. Nell’introduzione all’edizione vera e propria, inoltre, sono state presentate alcune note biografiche riguardanti Leone Leoni ed è stato descritto, in generale, il contesto musicale vicentino cinque-seicentesco, in cui egli svolge la sua attività di compositore e maestro di cappella.
Prima Parte dell’Aurea Corona Ingemmata d’Armonici Concerti di Leone Leoni Studio introduttivo ed edizione critica
CERON, BENEDETTA
2022/2023
Abstract
I concerti della Prima Parte dell’Aurea Corona, composti da Leone Leoni ed eseguiti dalla cappella musicale della Pia Opera dell’Incoronata, fondata a Vicenza nel 1610, sono destinati alla celebrazione del culto della Vergine Maria, presso la cappella della Cattedrale berica dedicata a questa istituzione. Il compositore di origini veronesi, spinto dalla devozione alla beatissima Vergine, sostiene di aver composto questa musica, «la quale io riconosco dover esser di lei ornamento indegno, se di vestirla e coronarla indegni sono gli splendori di Sole, e le Stelle del Ciel»: queste le parole con cui la stampa dei concerti, che presenta la data del primo giugno 1615, viene dedicata ai Governatori della Città di Vicenza. Definiti da alcuni studiosi il fiore all’occhiello delle opere di Leoni, per la loro rilevanza, i venticinque concerti, per voci e strumenti concertati, si inseriscono nel contesto musicale fortemente innovativo e orientato a varie sperimentazioni compositive, quale è quello italiano e, in particolare, quello veneziano tra la fine del XVI secolo e il primo scorcio del secolo successivo. L’elaborato di tesi consiste nella produzione dell’edizione critica dei concerti. Durante l’elaborazione dello scritto sono state affrontate le questioni tipiche della disciplina filologica, dallo studio dei testimoni, alla loro valutazione, dalla resa del testo musicale e di quello vocale, basata su determinati criteri editoriali, alla produzione di un apparato critico. Nell’introduzione all’edizione vera e propria, inoltre, sono state presentate alcune note biografiche riguardanti Leone Leoni ed è stato descritto, in generale, il contesto musicale vicentino cinque-seicentesco, in cui egli svolge la sua attività di compositore e maestro di cappella.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/16875