Negli ultimi anni si è osservata una costante crescita nella domanda della produzione di prodotti biofarmaceutici. Tra questi, ci sono soprattutto gli anticorpi monoclonali, con un mercato nel 2019 di 150 miliardi di dollari e, secondo le stime, destinato a crescere nel 2025 sino a 300 miliardi. L’aumento esponenziale nell’impiego degli anticorpi monoclonali in ambito terapeutico per trattare patologie di diversa natura, ha stimolato fortemente l’interesse delle aziende biofarmaceutiche nella ricerca del miglioramento del processo produttivo per garantire alti livelli in termini di resa di prodotto ed un elevato profilo di sicurezza per il paziente. Per questo, la produzione per via ricombinante è ad oggi il metodo più rapido ed economico per cercare di raggiungere questi obiettivi. Le cellule ad oggi utilizzate per la sintesi degli anticorpi monoclonali sono quelle di mammifero e quelle umane, le quali permettono elevate rese e allo stesso tempo tutte quelle modificazioni post-traduzionali, come la glicosilazione e la formazione di ponti disolfuro, che sono fondamentali per la formazione corretta della struttura dell’immunoglobulina che è strettamente connessa alla sua attività biologica. I prodotti biofarmaceutici o “farmaci biologici” sono solitamente molto costosi e godono di una tutela brevettuale di 20 anni che ha lo scopo di ammortizzare i costi di sperimentazione e produzione. Una volta scaduto il brevetto tutte le conoscenze relative al farmaco diventano di pubblico dominio, permettendo ad altri di produrre i farmaci “biosimilari”. Un “biosimilare” è un farmaco biologico che risulta essere “simile” rispetto ad un farmaco già esistente e autorizzato dalle agenzie competenti (noto come medicinale di riferimento o originator). La similarità è un concetto complesso che sottende l’assenza di identità fra il farmaco biosimilare e l’originator. Essa è dimostrata attraverso la valutazione della comparabilità (comparability exercice) che consente di confrontare le proprietà del prodotto biosimilare con quello di riferimento in termini di farmacodinamica, efficacia clinica, profilo di sicurezza e, ovviamente, delle caratteristiche biochimiche. Normalmente, i farmaci biosimilari sono meno costosi degli originatori di riferimento; e ciò sia per la necessità di far fronte alla concorrenza generatasi dalla scadenza brevettuale, sia per la possibilità delle aziende produttrici di negoziare il prezzo senza tenere conto degli sforzi di ricerca e sviluppo affrontati durante la genesi del farmaco originatore. L’obiettivo di questa tesi è stato quindi la produzione e la caratterizzazione dell’Adalimumab prodotto per via ricombinante a partire da due linee cellulari umane, le quali sono le cellule 293F e le cellule 293T, come possibile candidato biosimilare. A tal fine sono state condotte le seguenti attività: • Espressione dell’anticorpo ricombinante Adalimumab nelle cellule 293F e nelle cellule 293T. • Definizione del protocollo di purificazione. • Sviluppo dei metodi per il monitoraggio del processo produttivo. • Caratterizzazione dell’affinità per il target mediante ELISA ed SPR.

Produzione e caratterizzazione di un anticorpo ricombinante candidato biosimilare dell'Adalimumab

LASTILLA, VINCENZO
2022/2023

Abstract

Negli ultimi anni si è osservata una costante crescita nella domanda della produzione di prodotti biofarmaceutici. Tra questi, ci sono soprattutto gli anticorpi monoclonali, con un mercato nel 2019 di 150 miliardi di dollari e, secondo le stime, destinato a crescere nel 2025 sino a 300 miliardi. L’aumento esponenziale nell’impiego degli anticorpi monoclonali in ambito terapeutico per trattare patologie di diversa natura, ha stimolato fortemente l’interesse delle aziende biofarmaceutiche nella ricerca del miglioramento del processo produttivo per garantire alti livelli in termini di resa di prodotto ed un elevato profilo di sicurezza per il paziente. Per questo, la produzione per via ricombinante è ad oggi il metodo più rapido ed economico per cercare di raggiungere questi obiettivi. Le cellule ad oggi utilizzate per la sintesi degli anticorpi monoclonali sono quelle di mammifero e quelle umane, le quali permettono elevate rese e allo stesso tempo tutte quelle modificazioni post-traduzionali, come la glicosilazione e la formazione di ponti disolfuro, che sono fondamentali per la formazione corretta della struttura dell’immunoglobulina che è strettamente connessa alla sua attività biologica. I prodotti biofarmaceutici o “farmaci biologici” sono solitamente molto costosi e godono di una tutela brevettuale di 20 anni che ha lo scopo di ammortizzare i costi di sperimentazione e produzione. Una volta scaduto il brevetto tutte le conoscenze relative al farmaco diventano di pubblico dominio, permettendo ad altri di produrre i farmaci “biosimilari”. Un “biosimilare” è un farmaco biologico che risulta essere “simile” rispetto ad un farmaco già esistente e autorizzato dalle agenzie competenti (noto come medicinale di riferimento o originator). La similarità è un concetto complesso che sottende l’assenza di identità fra il farmaco biosimilare e l’originator. Essa è dimostrata attraverso la valutazione della comparabilità (comparability exercice) che consente di confrontare le proprietà del prodotto biosimilare con quello di riferimento in termini di farmacodinamica, efficacia clinica, profilo di sicurezza e, ovviamente, delle caratteristiche biochimiche. Normalmente, i farmaci biosimilari sono meno costosi degli originatori di riferimento; e ciò sia per la necessità di far fronte alla concorrenza generatasi dalla scadenza brevettuale, sia per la possibilità delle aziende produttrici di negoziare il prezzo senza tenere conto degli sforzi di ricerca e sviluppo affrontati durante la genesi del farmaco originatore. L’obiettivo di questa tesi è stato quindi la produzione e la caratterizzazione dell’Adalimumab prodotto per via ricombinante a partire da due linee cellulari umane, le quali sono le cellule 293F e le cellule 293T, come possibile candidato biosimilare. A tal fine sono state condotte le seguenti attività: • Espressione dell’anticorpo ricombinante Adalimumab nelle cellule 293F e nelle cellule 293T. • Definizione del protocollo di purificazione. • Sviluppo dei metodi per il monitoraggio del processo produttivo. • Caratterizzazione dell’affinità per il target mediante ELISA ed SPR.
2022
Production and characterization of a recombinant Adalimumab biosimilar candidate antibody
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/16893