Relationship between Gestalt psychology and the Michelangelo effect: preliminary study of neuroaesthetics, in search of validation and improvement of stroke neurorehabilitation protocols.
Negli ultimi anni si è studiata l’efficacia dell’art therapy nel trattamento di disturbi come l’ictus. Un passo in avanti importante nella ricerca è stato compiuto con la scoperta dell’effetto Michelangelo nel 2021 da parte di Iosa e colleghi, durante lo studio di un protocollo di neuroriabilitazione motoria in realtà virtuale con l’impiego di dipinti famosi. È infatti emerso come l’apprezzamento dei dipinti utilizzati nel compito motorio fosse correlato a un miglioramento della prestazione, con una riduzione delle imprecisioni nel movimento e della fatica percepita dal paziente. Lo studio corrente si è proposto di approfondire le basi neurali del fenomeno, per comprenderlo meglio e capire come impostare un nuovo protocollo terapeutico. Lo scopo finale di questa tesi, infatti, è stato quello di cercare e proporre un set di stimoli - e/o di criteri per selezionarli - che possa permettere di ottenere risultati migliori nel compito motorio rispetto allo studio originale. Per avere i giusti strumenti interpretativi degli stimoli visivi si sono rivelati utili alcuni concetti provenienti dalla teoria della Gestalt, ipotizzando il principio di figura-sfondo come determinante, e da teorie di neuroestetica come il parallelismo funzionale e le 8 leggi dell’esperienza artistica. Per impostare la ricerca, si è inizialmente ipotizzato il ruolo centrale dei meccanismi dell’attenzione spaziale, della percezione della profondità e dell’integrazione visuomotoria, andando a capire in che modo questi si collegano gli uni con gli altri. Ad esempio, in letteratura sono stati trovati riscontri sul coinvolgimento dell’area V3a in tutti e tre gli aspetti, stimolando quindi l’ipotesi per cui la percezione figura vs sfondo sia determinante a livello sia percettivo che motorio. È stato quindi creato un protocollo sperimentale in cui sono stati somministrati dei questionari successivi all’osservazione di 60 dipinti astratti a 59 soggetti sani, chiedendo loro il grado di apprezzamento, quale elemento fosse il più saliente e di descrivere il loro stato emotivo. I dipinti astratti, nonostante si ipotizza non siano ottimali per una terapia che sfrutti l’effetto Michelangelo, hanno offerto una condizione sperimentale migliore rispetto ai ritratti utilizzati nello studio del 2021 di Iosa e colleghi. I risultati del presente lavoro, specialmente quelli relativi al l’apprezzamento e alla salienza, hanno rivelato come l’apprezzamento degli stimoli sia imputabile principalmente a 3 fattori, escludendo quelli legati all’esperienza personale: 1. Colori caldi e accesi 2. Presenza di un elemento inequivocabilmente in primo piano rispetto al resto 3. Sensazione di movimento percepita, che rende anche l'idea di come l'autore abbia trattato la superficie con il pennello in maniera decisa. In base a questi 3 criteri sono stati in seguito selezionati e proposti alcuni set di stimoli da utilizzare nella ricerca futura sui protocolli di neuroriabilitazione motoria da ictus in realtà virtuale che sfruttino l’effetto Michelangelo. Inoltre, i risultati di questo studio hanno permesso di avanzare delle ipotesi riguardo i meccanismi neurali sottostanti la riabilitazione motoria che dovrebbero essere investigati con studi futuri di neuroimaging. Tali ipotesi riguardano, in particolare, il coinvolgimento specifico di aree occipitali e parietali nell’effetto Michelangelo, e l’esistenza di neuroni-specchio per la cui attivazione non sia necessaria l’osservazione di un’azione in sé, ma sia sufficiente la presentazione delle conseguenze di questa, come appunto nel caso di un’opera pittorica.
Relazione tra psicologia della Gestalt ed effetto Michelangelo: studio preliminare di neuroestetica, alla ricerca di validazioni e miglioramenti dei protocolli di neuroriabilitazione.
MORCIANO, FRANCESCO
2022/2023
Abstract
Relationship between Gestalt psychology and the Michelangelo effect: preliminary study of neuroaesthetics, in search of validation and improvement of stroke neurorehabilitation protocols.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/17061