The research presented here is part of a broader line of studies conducted by the ARSS (Research Agency for Health Sciences), with the aim of continuing the work started in 2021 by Dr. Arianna Magon, entitled "Dar Voce to the anticoagulated population" ("Dar Voce" project for patients on oral anticoagulant therapy). The study in question focuses on the analysis of barriers and facilitators that influence the self-management of oral anticoagulant therapy (OAT), considering the point of view of different actors involved, including patients following traditional therapy management (UC) , patients practicing self-management (SM) and healthcare professionals. The objective is to understand how this form of therapeutic management can be integrated into existing social and healthcare contexts. To address this phenomenon, a descriptive qualitative investigation approach (Distinguishing Features and Similarities Between Descriptive Phenomenological and Qualitative Description Research) was adopted with a hybrid analysis approach, i.e. deductive and inductive, since only through this method is it possible to obtain an accurate perspective of the population involved, highlighting the real perceived barriers, beyond the technical and organizational limits of the system, which are difficult to modify with a simple response. Numerous scientific studies have demonstrated that self-management of oral anticoagulant therapy is an effective and safe approach. However, in Italy, as highlighted by the "Dar Voce" project, only 40% of participants declared that they self-manage their treatment ("Dar Voce" project for patients on oral anticoagulant therapy). This reduced use is partly attributable to the cost of portable coagulometers (POCT) borne by the patient, but the lack of information and training provided to patients involved in self-management also emerges as a possible obstacle. In fact, according to the data reported by the "Dar Voce" report, 81% of those interviewed are in favor of acquiring skills and knowledge to manage their treatment independently, but 71% of them report not having received adequate training(1) . The study aims to contribute to the understanding of potential barriers and facilitators in the implementation of therapeutic self-management through the results of a group of patients interviewed in TAO, currently undergoing traditional management.

La ricerca qui presentata si inserisce all'interno di un più ampio filone di studi condotti dall'ARSS (Agenzia di Ricerca per le Scienze della Salute), con l'obiettivo di proseguire il lavoro avviato nel 2021 dalla dott.ssa Arianna Magon, intitolato "Dar Voce alla popolazione anticoagulata" (Progetto "Dar Voce" per i pazienti in terapia anticoagulante orale). Lo studio in questione si concentra sull'analisi delle barriere e dei facilitatori che influenzano l'autogestione della terapia anticoagulante orale (TAO), considerando il punto di vista di diversi attori coinvolti, tra cui pazienti che seguono la gestione tradizionale della terapia (UC), pazienti che praticano l'autogestione (SM) e professionisti sanitari. L'obiettivo è comprendere come questa forma di gestione terapeutica possa essere integrata nei contesti socio-sanitari esistenti. Per affrontare questo fenomeno, è stato adottato un approccio di indagine qualitativo descrittivo (Distinguishing Features and Similarities Between Descriptive Phenomenological and Qualitative Description Research) con un approccio di analisi ibrido, cioè deduttivo e induttivo, poiché solo attraverso tale metodo è possibile ottenere una prospettiva accurata della popolazione coinvolta, mettendo in evidenza le reali barriere percepite, al di là dei limiti tecnici e organizzativi del sistema, difficilmente modificabili con una semplice risposta. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che l'autogestione della terapia anticoagulante orale è un approccio efficace e sicuro. Tuttavia, in Italia, come evidenziato dal progetto "Dar Voce", solo il 40% dei partecipanti ha dichiarato di autogestire il proprio trattamento (Progetto "Dar Voce" per i pazienti in terapia anticoagulante orale). Questo utilizzo ridotto è in parte attribuibile al costo dei coagulometri portatili (POCT) a carico del paziente, ma emerge anche come possibile ostacolo la mancanza di informazione e formazione fornita ai pazienti coinvolti nell'autogestione. Infatti, secondo i dati riportati dal report "Dar Voce", l'81% degli intervistati è favorevole ad acquisire competenze e conoscenze per gestire autonomamente il proprio trattamento, ma il 71% di loro segnala di non aver ricevuto una formazione adeguata. Lo studio si propone di contribuire alla comprensione delle potenziali barriere e dei facilitatori nell'implementazione dell'autogestione terapeutica attraverso i risultati di un gruppo di pazienti intervistati in TAO, attualmente sottoposti alla gestione tradizionale.

Barriere E Facilitatori All’utilizzo Di Una Pratica Di Self-Monitoring Nella Popolazione Anticoagulata: Un’indagine Qualitativa Descrittiva

TRABACCA, TEODORO
2022/2023

Abstract

The research presented here is part of a broader line of studies conducted by the ARSS (Research Agency for Health Sciences), with the aim of continuing the work started in 2021 by Dr. Arianna Magon, entitled "Dar Voce to the anticoagulated population" ("Dar Voce" project for patients on oral anticoagulant therapy). The study in question focuses on the analysis of barriers and facilitators that influence the self-management of oral anticoagulant therapy (OAT), considering the point of view of different actors involved, including patients following traditional therapy management (UC) , patients practicing self-management (SM) and healthcare professionals. The objective is to understand how this form of therapeutic management can be integrated into existing social and healthcare contexts. To address this phenomenon, a descriptive qualitative investigation approach (Distinguishing Features and Similarities Between Descriptive Phenomenological and Qualitative Description Research) was adopted with a hybrid analysis approach, i.e. deductive and inductive, since only through this method is it possible to obtain an accurate perspective of the population involved, highlighting the real perceived barriers, beyond the technical and organizational limits of the system, which are difficult to modify with a simple response. Numerous scientific studies have demonstrated that self-management of oral anticoagulant therapy is an effective and safe approach. However, in Italy, as highlighted by the "Dar Voce" project, only 40% of participants declared that they self-manage their treatment ("Dar Voce" project for patients on oral anticoagulant therapy). This reduced use is partly attributable to the cost of portable coagulometers (POCT) borne by the patient, but the lack of information and training provided to patients involved in self-management also emerges as a possible obstacle. In fact, according to the data reported by the "Dar Voce" report, 81% of those interviewed are in favor of acquiring skills and knowledge to manage their treatment independently, but 71% of them report not having received adequate training(1) . The study aims to contribute to the understanding of potential barriers and facilitators in the implementation of therapeutic self-management through the results of a group of patients interviewed in TAO, currently undergoing traditional management.
2022
Barriers And Facilitators To The Use Of Self-Monitoring Practice In The Anticoagulated Population: A Descriptive Qualitative Survey
La ricerca qui presentata si inserisce all'interno di un più ampio filone di studi condotti dall'ARSS (Agenzia di Ricerca per le Scienze della Salute), con l'obiettivo di proseguire il lavoro avviato nel 2021 dalla dott.ssa Arianna Magon, intitolato "Dar Voce alla popolazione anticoagulata" (Progetto "Dar Voce" per i pazienti in terapia anticoagulante orale). Lo studio in questione si concentra sull'analisi delle barriere e dei facilitatori che influenzano l'autogestione della terapia anticoagulante orale (TAO), considerando il punto di vista di diversi attori coinvolti, tra cui pazienti che seguono la gestione tradizionale della terapia (UC), pazienti che praticano l'autogestione (SM) e professionisti sanitari. L'obiettivo è comprendere come questa forma di gestione terapeutica possa essere integrata nei contesti socio-sanitari esistenti. Per affrontare questo fenomeno, è stato adottato un approccio di indagine qualitativo descrittivo (Distinguishing Features and Similarities Between Descriptive Phenomenological and Qualitative Description Research) con un approccio di analisi ibrido, cioè deduttivo e induttivo, poiché solo attraverso tale metodo è possibile ottenere una prospettiva accurata della popolazione coinvolta, mettendo in evidenza le reali barriere percepite, al di là dei limiti tecnici e organizzativi del sistema, difficilmente modificabili con una semplice risposta. Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che l'autogestione della terapia anticoagulante orale è un approccio efficace e sicuro. Tuttavia, in Italia, come evidenziato dal progetto "Dar Voce", solo il 40% dei partecipanti ha dichiarato di autogestire il proprio trattamento (Progetto "Dar Voce" per i pazienti in terapia anticoagulante orale). Questo utilizzo ridotto è in parte attribuibile al costo dei coagulometri portatili (POCT) a carico del paziente, ma emerge anche come possibile ostacolo la mancanza di informazione e formazione fornita ai pazienti coinvolti nell'autogestione. Infatti, secondo i dati riportati dal report "Dar Voce", l'81% degli intervistati è favorevole ad acquisire competenze e conoscenze per gestire autonomamente il proprio trattamento, ma il 71% di loro segnala di non aver ricevuto una formazione adeguata. Lo studio si propone di contribuire alla comprensione delle potenziali barriere e dei facilitatori nell'implementazione dell'autogestione terapeutica attraverso i risultati di un gruppo di pazienti intervistati in TAO, attualmente sottoposti alla gestione tradizionale.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/17182