La storia della cosmesi ha origini molto antiche, diremmo preistoriche, quando il trucco consisteva in disegni sul corpo che permettevano di differenziare una tribù da un’altra. Con la civiltà egizia la cura del corpo assume un ruolo ed un significato preciso, come dimostrano le numerose immagini arrivate fino a noi; cura del corpo che prevedeva oltre al trucco del volto (in particolare gli occhi evidenziati con il kohl) l’utilizzo dell’argilla (lo “scrub” di Cleopatra) e l’applicazione di unguenti profumati utili anche ad allontanare gli insetti. Le epoche successive non vedono grossi cambiamenti: solo con il nascere del commercio marittimo iniziano a circolare le prime “ricette di bellezza”. Dal 1500, con il Rinascimento, le pratiche estetiche diventano veri e propri protocolli. Con la regina Elisabetta I d’Inghilterra si diffonde il trend del look pallidissimo, grazie all’uso della biacca (carbonato di piombo), tendenza che rimarrà fino all’Ottocento. In questo secolo Maria Antonietta, darà vita ad un vero rituale per arrivare ad un look “bianco e rosso”; al rito del trucco si uniscono anche gli uomini. Con il XIX secolo si moltiplicano i prodotti, nascono le prime grandi aziende cosmetiche e le dive del cinema diventano delle “influencers”. Tuttavia, restano in commercio numerosi preparati contenenti sostanze tossiche nocive alla salute umana. Nonostante le evidenze e i primi studi in materia bisogna aspettare le prime direttive dell’Unione Europea per arrivare ad una regolamentazione in materia. Il regolamento del 2009 segnerà una vera e propria svolta, ma la lotta per togliere dal commercio tutti i prodotti contenenti sostanze potenzialmente nocive è oggi ancora in atto. L’impegno delle Autorità preposte al controllo e delle istituzioni atte ad intervenire ci aiutano a sperare in un futuro più sicuro per la salute di tutti.

Viaggio alla ricerca della sicurezza: analisi e tossicità della cosmesi nel corso della storia

BARBANTI, SOFIA FRANCESCA MARIA
2023/2024

Abstract

La storia della cosmesi ha origini molto antiche, diremmo preistoriche, quando il trucco consisteva in disegni sul corpo che permettevano di differenziare una tribù da un’altra. Con la civiltà egizia la cura del corpo assume un ruolo ed un significato preciso, come dimostrano le numerose immagini arrivate fino a noi; cura del corpo che prevedeva oltre al trucco del volto (in particolare gli occhi evidenziati con il kohl) l’utilizzo dell’argilla (lo “scrub” di Cleopatra) e l’applicazione di unguenti profumati utili anche ad allontanare gli insetti. Le epoche successive non vedono grossi cambiamenti: solo con il nascere del commercio marittimo iniziano a circolare le prime “ricette di bellezza”. Dal 1500, con il Rinascimento, le pratiche estetiche diventano veri e propri protocolli. Con la regina Elisabetta I d’Inghilterra si diffonde il trend del look pallidissimo, grazie all’uso della biacca (carbonato di piombo), tendenza che rimarrà fino all’Ottocento. In questo secolo Maria Antonietta, darà vita ad un vero rituale per arrivare ad un look “bianco e rosso”; al rito del trucco si uniscono anche gli uomini. Con il XIX secolo si moltiplicano i prodotti, nascono le prime grandi aziende cosmetiche e le dive del cinema diventano delle “influencers”. Tuttavia, restano in commercio numerosi preparati contenenti sostanze tossiche nocive alla salute umana. Nonostante le evidenze e i primi studi in materia bisogna aspettare le prime direttive dell’Unione Europea per arrivare ad una regolamentazione in materia. Il regolamento del 2009 segnerà una vera e propria svolta, ma la lotta per togliere dal commercio tutti i prodotti contenenti sostanze potenzialmente nocive è oggi ancora in atto. L’impegno delle Autorità preposte al controllo e delle istituzioni atte ad intervenire ci aiutano a sperare in un futuro più sicuro per la salute di tutti.
2023
Journey in search of safety: analysis and toxicity of cosmetics throughout history
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/17250