L’ictus ischemico è una delle principali cause di morte e di invalidità permanente nel mondo. La trombolisi intravenosa con un agente trombolitico, l’attivatore del plasminogeno tissutale (tPA), e la trombectomia endovascolare sono le uniche terapie oggi disponibili per ripristinare il flusso sanguigno cerebrale. Tuttavia, molti pazienti sviluppano diversi gradi di invalidità anche dopo terapie mirate. Negli ultimi anni la somministrazione del gas nobile Argon (Ar) ha mostrato proprietà neuroprotettive in alcuni modelli di ipossia/ischemia. In modelli in vivo di ischemia cerebrale, la inalazione di miscele di Ar a diverse percentuali con ossigeno (O2) mostra risultati ancora discordanti. In questo studio è stato utilizzato un modello murino di ischemia transiente (30min. di occlusione della MCA) per valutare gli effetti della somministrazione di una miscela di Ar 70% e O2 30% sulla comparsa dei deficit neurologici, sulla lesione ischemica e sulla neuroinfiammazione dopo ischemia cerebrale. Topi maschi C-57Bl/6J anestetizzati sono stati sottoposti ad occlusione transiente (30min.) della arteria cerebrale media (tMCAo). Quindici minuti dopo l’inizio della riperfusione, gli animali sono randomizzati e sottoposti ad inalazione di una miscela di 70% Ar in O2 30% (iAr) o di una miscela controllo di 30% O2 in aria (iCtr) per le successive 24 ore. La comparsa di deficit neurologici è stata valutata 2 e 7 giorni dopo tMCAo con il test del Neuroscore. Sono state condotte analisi istologiche 8 giorni dopo ischemia per valutare il danno neuronale; l’attivazione di microglia/macrofagi e degli astrociti, la fagocitosi, sono state analizzate attraverso reazioni di immunoistochimica. La somministrazione di iAr non ha modificato la comparsa di deficit neurologici 2 e 7 giorni dopo tMCAo. La somministrazione di iAr non ha modificato il danno ischemico ai neuroni nella corteccia, ma ha peggiorato la lesione nello striato. Le analisi di immunoistochimica indicano che iAr non modifica l’attivazione microgliale e astrocitaria così come la fagocitosi indotte da ischemia nella corteccia e nello striato. Nel nostro modello murino di tMCAo, la inalazione di argon non induce effetti protettivi sui deficit neurologici, sul danno neuronale, sulla neuroinfiammazione e nei processi di fagocitosi successivi ad ischemia cerebrale. Ulteriori studi sono necessari per approfondire gli effetti della inalazione di argon sull’esito neurologico dopo ictus ischemico.

Studio sugli effetti neuroprotettivi dell’inalazione acuta di argon in un modello murino di ictus ischemico

PASSALIA, GLORIA
2022/2023

Abstract

L’ictus ischemico è una delle principali cause di morte e di invalidità permanente nel mondo. La trombolisi intravenosa con un agente trombolitico, l’attivatore del plasminogeno tissutale (tPA), e la trombectomia endovascolare sono le uniche terapie oggi disponibili per ripristinare il flusso sanguigno cerebrale. Tuttavia, molti pazienti sviluppano diversi gradi di invalidità anche dopo terapie mirate. Negli ultimi anni la somministrazione del gas nobile Argon (Ar) ha mostrato proprietà neuroprotettive in alcuni modelli di ipossia/ischemia. In modelli in vivo di ischemia cerebrale, la inalazione di miscele di Ar a diverse percentuali con ossigeno (O2) mostra risultati ancora discordanti. In questo studio è stato utilizzato un modello murino di ischemia transiente (30min. di occlusione della MCA) per valutare gli effetti della somministrazione di una miscela di Ar 70% e O2 30% sulla comparsa dei deficit neurologici, sulla lesione ischemica e sulla neuroinfiammazione dopo ischemia cerebrale. Topi maschi C-57Bl/6J anestetizzati sono stati sottoposti ad occlusione transiente (30min.) della arteria cerebrale media (tMCAo). Quindici minuti dopo l’inizio della riperfusione, gli animali sono randomizzati e sottoposti ad inalazione di una miscela di 70% Ar in O2 30% (iAr) o di una miscela controllo di 30% O2 in aria (iCtr) per le successive 24 ore. La comparsa di deficit neurologici è stata valutata 2 e 7 giorni dopo tMCAo con il test del Neuroscore. Sono state condotte analisi istologiche 8 giorni dopo ischemia per valutare il danno neuronale; l’attivazione di microglia/macrofagi e degli astrociti, la fagocitosi, sono state analizzate attraverso reazioni di immunoistochimica. La somministrazione di iAr non ha modificato la comparsa di deficit neurologici 2 e 7 giorni dopo tMCAo. La somministrazione di iAr non ha modificato il danno ischemico ai neuroni nella corteccia, ma ha peggiorato la lesione nello striato. Le analisi di immunoistochimica indicano che iAr non modifica l’attivazione microgliale e astrocitaria così come la fagocitosi indotte da ischemia nella corteccia e nello striato. Nel nostro modello murino di tMCAo, la inalazione di argon non induce effetti protettivi sui deficit neurologici, sul danno neuronale, sulla neuroinfiammazione e nei processi di fagocitosi successivi ad ischemia cerebrale. Ulteriori studi sono necessari per approfondire gli effetti della inalazione di argon sull’esito neurologico dopo ictus ischemico.
2022
Study on the neuroprotective effects of acute argon inhalation in a murine model of ischemic stroke
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/17388