In questi ultimi decenni, sono molte le imprese che stanno intraprendendo azioni e modificando le strategie di lavoro al fine di ridurre il loro impatto ambientale nei territori dove operano. A partire dal 1972 si sono succeduti diversi Negoziati Internazionali che si sono posti come obiettivo quello di fissare le basi per la sostenibilità ambientale, tra i quali si ricordano: la Conferenza di Stoccolma, nata per la necessità di salvaguardare l’ambiente in cui l’essere umano vive; l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, insieme di linee guida e azioni da realizzare entro il 2030; il Green Deal, piano strategico per raggiungere la Carbon neutrality in Europa entro il 2050. Uno degli strumenti a disposizione delle aziende al fine di ridurre il proprio impatto ambientale consiste nell’adottare un Sistema di Gestione Ambientale. Quest’ultimo è uno strumento imprescindibile in un’ottica di sviluppo sostenibile, in quanto le organizzazioni assumono un impegno concreto per limitare gli impatti ambientali diretti e indiretti, come migliorare l’abbattimento delle emissioni, l’aumento dell’uso di energie rinnovabili, la riduzione dell’uso dell’acqua ed il riciclo e il trattamento dei rifiuti. Sono attive una serie di norme sia comunitarie che internazionali volte all’implementazione volontaria dei Sistemi di Gestione Ambientale che si affiancano al Sistema di Gestione per la Qualità. Tra queste si citano la norma internazionale UNI EN ISO 14001:2015 ed il regolamento comunitario europeo EMAS di eco-gestione ed audit. Un’azienda che si certifica ISO 14001 si prefigge, infatti, come obiettivo principale quello del miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. Il mio percorso di Laurea in Biotecnologie Avanzate si è concluso con un tirocinio svolto presso BiCT srl, società nata nel 2009 avente come oggetto la ricerca e sviluppo conto terzi oltre che una piccola produzione in ambito farmaceutico, cosmetico e nutraceutico. L'azienda ha adottato un Sistema di Gestione Integrato in quanto certificata sia ISO 9001:2015 (Sistema di Gestione per la Qualità) sia ISO 14001:2015 (Sistema di Gestione Ambientale). Durante il mio tirocinio mi sono concentrata, in particolar modo, sul Sistema di Gestione Ambientale di BiCT. L’obiettivo è stato quello di acquisire una conoscenza base in merito agli adempimenti derivanti dalla applicazione della norma ISO 14001. La base di partenza del mio lavoro è stato il “Documento di Gestione del Rischio” redatto dall’azienda a fine gennaio 2023. Il documento viene redatto all’inizio di ogni anno per individuare, per l’anno in divenire, i rischi più o meno rilevanti collegati ai vari aspetti ambientali e se necessario attuare azioni che comportino la riduzione del rischio medesimo. La valutazione del rischio è stata effettuata utilizzando la metodologia Failure Mode and Effect Analysis (FMEA), utilizzata per analizzare le modalità di guasto o di difetto di un processo, prodotto o sistema; permette di analizzare i rischi che potrebbero avere un impatto sull’ambiente e di individuare le cause fondamentali dei possibili guasti e quindi di intervenire con azioni correttive. Dal Documento di Gestione del Rischio per l’anno 2023, sono emersi gli aspetti ambientali che presentavano un rischio maggiormente elevato per i quali ne occorreva la mitigazione tramite opportune azioni correttive, quali: l'entrata in vigore dal 1 gennaio 2023 di obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, qualifica dei fornitori dal punto di vista ambientale, necessità di apertura di nuovi codici EER e la redazione di Quality Agreement. Il processo di analisi dei rischi e il lavoro da me svolto nella definizione e attuazione delle relative azioni correttive hanno permesso di mantenere il rischio sotto controllo e di raggiungere gli obiettivi di politica ambientale che l’azienda stessa si era prefissata per l’anno 2023.

La valutazione del rischio e l’implementazione di azioni correttive al fine del miglioramento continuo del Sistema di Gestione Ambientale di una realtà Biotech secondo la norma ISO 14001:2015.

LUNETTA, RACHELE
2022/2023

Abstract

In questi ultimi decenni, sono molte le imprese che stanno intraprendendo azioni e modificando le strategie di lavoro al fine di ridurre il loro impatto ambientale nei territori dove operano. A partire dal 1972 si sono succeduti diversi Negoziati Internazionali che si sono posti come obiettivo quello di fissare le basi per la sostenibilità ambientale, tra i quali si ricordano: la Conferenza di Stoccolma, nata per la necessità di salvaguardare l’ambiente in cui l’essere umano vive; l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, insieme di linee guida e azioni da realizzare entro il 2030; il Green Deal, piano strategico per raggiungere la Carbon neutrality in Europa entro il 2050. Uno degli strumenti a disposizione delle aziende al fine di ridurre il proprio impatto ambientale consiste nell’adottare un Sistema di Gestione Ambientale. Quest’ultimo è uno strumento imprescindibile in un’ottica di sviluppo sostenibile, in quanto le organizzazioni assumono un impegno concreto per limitare gli impatti ambientali diretti e indiretti, come migliorare l’abbattimento delle emissioni, l’aumento dell’uso di energie rinnovabili, la riduzione dell’uso dell’acqua ed il riciclo e il trattamento dei rifiuti. Sono attive una serie di norme sia comunitarie che internazionali volte all’implementazione volontaria dei Sistemi di Gestione Ambientale che si affiancano al Sistema di Gestione per la Qualità. Tra queste si citano la norma internazionale UNI EN ISO 14001:2015 ed il regolamento comunitario europeo EMAS di eco-gestione ed audit. Un’azienda che si certifica ISO 14001 si prefigge, infatti, come obiettivo principale quello del miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. Il mio percorso di Laurea in Biotecnologie Avanzate si è concluso con un tirocinio svolto presso BiCT srl, società nata nel 2009 avente come oggetto la ricerca e sviluppo conto terzi oltre che una piccola produzione in ambito farmaceutico, cosmetico e nutraceutico. L'azienda ha adottato un Sistema di Gestione Integrato in quanto certificata sia ISO 9001:2015 (Sistema di Gestione per la Qualità) sia ISO 14001:2015 (Sistema di Gestione Ambientale). Durante il mio tirocinio mi sono concentrata, in particolar modo, sul Sistema di Gestione Ambientale di BiCT. L’obiettivo è stato quello di acquisire una conoscenza base in merito agli adempimenti derivanti dalla applicazione della norma ISO 14001. La base di partenza del mio lavoro è stato il “Documento di Gestione del Rischio” redatto dall’azienda a fine gennaio 2023. Il documento viene redatto all’inizio di ogni anno per individuare, per l’anno in divenire, i rischi più o meno rilevanti collegati ai vari aspetti ambientali e se necessario attuare azioni che comportino la riduzione del rischio medesimo. La valutazione del rischio è stata effettuata utilizzando la metodologia Failure Mode and Effect Analysis (FMEA), utilizzata per analizzare le modalità di guasto o di difetto di un processo, prodotto o sistema; permette di analizzare i rischi che potrebbero avere un impatto sull’ambiente e di individuare le cause fondamentali dei possibili guasti e quindi di intervenire con azioni correttive. Dal Documento di Gestione del Rischio per l’anno 2023, sono emersi gli aspetti ambientali che presentavano un rischio maggiormente elevato per i quali ne occorreva la mitigazione tramite opportune azioni correttive, quali: l'entrata in vigore dal 1 gennaio 2023 di obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, qualifica dei fornitori dal punto di vista ambientale, necessità di apertura di nuovi codici EER e la redazione di Quality Agreement. Il processo di analisi dei rischi e il lavoro da me svolto nella definizione e attuazione delle relative azioni correttive hanno permesso di mantenere il rischio sotto controllo e di raggiungere gli obiettivi di politica ambientale che l’azienda stessa si era prefissata per l’anno 2023.
2022
Risk assessment and implementation of corrective actions for the purpose of continuous improvement of a Biotech company's Environmental Management System according to ISO 14001:2015.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/17515