Le incisioni messiniane tra i fiumi Ticino e Adda

ABSTRACT The first thesis objective was the interpretation of seismic survey acquired in 1991 by ISMES (ex Enel within the Lake Maggiore from Sesto Calende city to Locarno city. These data are available to be published for the first time. Thus represented an extraordinary opportunity to interpret the Ticino River’s messinian incision along the Lake Maggiore valley. The second objective was the reconstruction of the fluvial incisions related to the MSC (Messinian Salinity Crisis) along the prealpine valleys and into the high Pianura Padana between the Lakes Maggiore and Como. It was expected, furthermore, the updating of the Base Pliocene regional map by the software Move 2015. This work will allow us the comparison between messinian paleo-hidrography and the present one. Interpretation of ISMES seismic lines and successive Messinian Unconformity depth contour on basic map of Maggiore Lake, highlights:  The depth of the incision reaches -600m b.s.l. in the Magadino plain (Switzerland) just out of the lake,  In central-northern area, the incisions are deeper with peaks of two points exciding -800 m b.s.l;  In south- western sector, does not exist any incision. Thus is confirming that the Paleo-Toce was captured by Ticino after the Messinian age.  In southern part, the incisions do not exceed the -600m b.s.l. In addition, it is confirmed that the paleo-Ticino river was divided in two different branches. The facts that the incisions depth are shallowest in the southern area of lake, could be attributable to the post-messinian-tectonics activity of the “Gonfolite Lombarda back thrust” or “Monte Olimpino back thrust” as highlighted by seismic lines and wells data . This compressive fault was, probably formed during the Tortonian and reactivated lately. The consequent uplift should be added to the ones caused by glaciers melting and to the isostatic movements linked to the mountain emersion. During the ENI SEISMIC data-room, it was analysed by SeisWork software, a huge pedealpine zone from the Lecco’s branch of the Como Lake until the western area of the Orta Lake. ENI dataset of the area is composed by a total of 195 seismic lines migrated version, of which 26 were used for our detailed interpretation. To calibrated the seismic data, we used the wells data sourced by the VIDEPI project (Salussola 1, Cavaglietto 1 and 2, Lisanza 1, Morazzone 1, Brenno 1, Gerola 1, Lesmo 1 wells), situated in the same area and close to the interpreted seismic lines. Thanks to the joined interpretation of these data, we have recognized different messinian incisions to which we have attributed the current rivers names (even if someone are very different from current one or they did not exist in messinian age). The paleo-river that we have recognized are: the paleo-Sesia, the paleo-Toce, the two branches of the paleo-Ticino, and the two branches of the paleo-Adda (we named paleo-Seveso the western ones) and the paleo-Olona. The software Move 2015 was utilized to accomplish the last project phase. We produce the contour of the Messinian Unconformity map from the interpreted dataroom seismic line and wells data from ViDEPI, To regionally complete this map , we insert data coming from bibliography : the regional contour of CNR (Bigi et al., 1990); the Rogledi-Carcano’s Map (From CARG project, Seregno sheet) in southern area of the city of Como. Finally, we merged our map with the existing regional University’s data.

ABSTRACT Il primo obbiettivo della tesi riguardava l’interpretazione del rilievo sismico acquisito nel 1991 dalla ISMES (ex società del gruppo Enel) nel Lago Maggiore da Sesto Calende fino a Locarno. Questi dati resi pubblici per la prima volta, rappresentano una opportunità straordinaria di poter seguire lo sviluppo dell’incisione messiniana del paleo-Ticino lungo l’intera valle del Lago Maggiore. Il secondo obbiettivo era la ricostruzione delle incisioni fluviali causate dall’evento MSC (Messinian Salinity Crisis) all’interno ed allo sbocco delle valli prealpine nell’alta Pianura Padana comprese tra il Lago Maggiore e il Lago di Como. Era previsto, inoltre, l’aggiornamento della mappa regionale della Base del Pliocene con il software Move2015. Tale lavoro ci avrebbe consentito la comparazione tra la paleo-idrografia messiniana con l’attuale. L’interpretazione delle sette linee sismiche ISMES e il successivo contour di profondità dell’Unconformity Messiniana su mappa base del Lago Maggiore ci ha permesso di trarre le seguenti conclusioni:  Nella piana del Magadino (Svizzera) appena fuori dal lago, l’incisione messiniana ha una profondità di - 600 m b.s.l;  Nel settore centro-settentrionale del lago, le profondità di incisione sono elevate con due punti che superano gli - 800 m b.s.l.;  Nel settore sud-occidentale, non esiste incisione alcuna del Paleo-Toce messiniano e viene perciò confermato la sua “cattura” ad opera del Ticino solo in età post-messiniana.  Nella parte meridionale del bacino, la profondità dell’incisione non supera i - 600 m b.s.l. e viene dimostrato che il paleo-Ticino aveva nel Messiniano due sbocchi separati in pianura. La riduzione di profondità dell’incisione a sud del lago, potrebbe essere attribuita ad un up-lift imputabile al Backthrust della Gonfolite Lombarda (o di Monte Olimpino). Questa faglia si è formata nel Tortoniano contemporaneamente al trend compressivo sepolto di Romentino-Cesate/Arese ma potrebbe avere avuto riattivazioni con sollevamenti locali nel post-Messiniano che vanno sommati a quelli di carattere regionale causati dallo scioglimento dei ghiacciai ed a quelli dovuti all’emersione isostatica della catena. In sede di data-room ENI abbiamo analizzato mediante il software SeisWorks la sismica acquisita in un’ampia fascia pedalpina compresa tra il ramo lecchese del Lario ad Est, sino al Lago d’Orta ad Ovest. Il dataset era formato da 195 linee sismiche in versione migrata delle quali 26 interpretate in dettaglio. La mappatura dell’unconformity messiniana è stata calibrata con i dati dei pozzi disponibili nel progetto ViDEPI (Salussola 1, Cavaglietto 1 e 2, Lisanza 1, Morazzone 1, Brenno 1, Gerola 1, Lesmo 1) e talora posti lungo le linee sismiche interpretate. Grazie all’utilizzo congiunto di questi dati, sono stati identificati diverse incisioni messiniane a cui sono stati attribuiti i nomi degli attuali fiumi (anche se alcuni fiumi sono profondamente diversi da quelli attuali oppure addirittura non esistevano nel Messiniano) che costituiscono la rete idrografica post-glaciale. In particolare abbiamo evidenziato il probabile percorso delle incisioni del paleo-Sesia, del paleo-Toce, dei due rami del paleo-Ticino, dei due rami del paleo-Adda (quello di Como denominato paleo-Seveso) ed, infine, il paleo-Olona. Nella fase conclusiva del progetto, abbiamo realizzato con il software Move 2015, un contour dell’orizzonte Top Messiniano-Base Pliocene dell’area di tesi basato sulle linee sismiche interpretate in dataroom, i dati di pozzo da progetto ViDEPI e, laddove vi era mancanza di dati, l’inserimento del preesistente contour del CNR (Bigi et al. , 1990) e mappa Rogledi-Carcano (da progetto CARG, foglio Seregno) nell’area sud di Como. La nostra mappa è stato quindi utilizzata per l’aggiornamento della mappa regionale realizzata precedentemente presso l’università di Pavia.