This thesis aims to analyze some fundamental stages of the human with particular reference to psychic development and the process of identity construction. The focus is on examining the dialectical dimension since language and relationship have recently known completely new ways of putting them into practice. The emerging frenzy of digital channels tends to automate socialization processes with the consequent de-personalization of relationships. In this perspective, the desiring dimension fails by sacrificing not only relationships but also the quality of the identity structure and its respective attributes, including sexuality. This paper adopts a psychoanalytic interpretation to define the phenomenon of fictitious identifications. These seem to affect women with greater incidence. Identity seems today to be supported by narcissistic modes of affirmation, built on a purely imaginary level. The outcome of these dynamics is given by the grotesque exaltation of the most sexualized areas of the body. From a psychological point of view, the artificialization of life has as its fundamental consequence the fall of the individual with respect to his authentic and singular being. It is no coincidence that a frequent lament, in the expression of current suffering, is linked to a profound sense of loneliness. Therefore, the discomfort of contemporaneity, having the artifact as its protagonist in substitution of the subject, redefines the challenges of the current clinical and social sector.

La presente tesi ha l’obiettivo di porre in analisi alcune tappe fondamentali dell’umano con particolare richiamo allo sviluppo psichico e al processo di costruzione identitaria. L’attenzione è volta a prendere in esame la dimensione dialettica poiché linguaggio e relazione hanno conosciuto negli ultimi tempi modalità di messa in pratica del tutto inedite. L’ emergente frenesia dei canali digitali tende ad automatizzare i processi di socializzazione con la conseguente de-personalizzazione delle relazioni. In tale prospettiva, la dimensione desiderante viene meno sacrificando non solo i rapporti ma anche la qualità dell’assetto identitario e dei suoi rispettivi attributi, tra cui la sessualità. Il presente elaborato adotta una chiave di lettura di stampo psicoanalitico per ridefinire il fenomeno delle identificazioni fittizie. Queste sembrano colpire con maggiore incidenza l’essere femminile. L'identità sembra oggi essere sostenuta da modalità di affermazione narcisistica, costruite su un piano meramente immaginario. L’esito di tali dinamiche è dato dall’esaltazione grottesca delle aree del corpo maggiormente sessualizzate. Da un punto di vista psicologico, l’artificializzazione della vita ha come fondamentale conseguenza la caduta dell’individuo rispetto al proprio essere autentico e singolare. Non è un caso che un lamento frequente, nell’espressione della sofferenza attuale, sia legato ad un profondo senso di solitudine. Pertanto, il disagio della contemporaneità, avente come protagonista l’artefatto in sostituzione del soggetto, ridefinisce le sfide dell’attuale settore clinico e sociale.

La posizione femminile: il corpo e l'identità. Una prospettiva psicoanalitica

STRANO, EMANUELA
2021/2022

Abstract

This thesis aims to analyze some fundamental stages of the human with particular reference to psychic development and the process of identity construction. The focus is on examining the dialectical dimension since language and relationship have recently known completely new ways of putting them into practice. The emerging frenzy of digital channels tends to automate socialization processes with the consequent de-personalization of relationships. In this perspective, the desiring dimension fails by sacrificing not only relationships but also the quality of the identity structure and its respective attributes, including sexuality. This paper adopts a psychoanalytic interpretation to define the phenomenon of fictitious identifications. These seem to affect women with greater incidence. Identity seems today to be supported by narcissistic modes of affirmation, built on a purely imaginary level. The outcome of these dynamics is given by the grotesque exaltation of the most sexualized areas of the body. From a psychological point of view, the artificialization of life has as its fundamental consequence the fall of the individual with respect to his authentic and singular being. It is no coincidence that a frequent lament, in the expression of current suffering, is linked to a profound sense of loneliness. Therefore, the discomfort of contemporaneity, having the artifact as its protagonist in substitution of the subject, redefines the challenges of the current clinical and social sector.
2021
The female position: the body and identity. A psychoanalytic perspective
La presente tesi ha l’obiettivo di porre in analisi alcune tappe fondamentali dell’umano con particolare richiamo allo sviluppo psichico e al processo di costruzione identitaria. L’attenzione è volta a prendere in esame la dimensione dialettica poiché linguaggio e relazione hanno conosciuto negli ultimi tempi modalità di messa in pratica del tutto inedite. L’ emergente frenesia dei canali digitali tende ad automatizzare i processi di socializzazione con la conseguente de-personalizzazione delle relazioni. In tale prospettiva, la dimensione desiderante viene meno sacrificando non solo i rapporti ma anche la qualità dell’assetto identitario e dei suoi rispettivi attributi, tra cui la sessualità. Il presente elaborato adotta una chiave di lettura di stampo psicoanalitico per ridefinire il fenomeno delle identificazioni fittizie. Queste sembrano colpire con maggiore incidenza l’essere femminile. L'identità sembra oggi essere sostenuta da modalità di affermazione narcisistica, costruite su un piano meramente immaginario. L’esito di tali dinamiche è dato dall’esaltazione grottesca delle aree del corpo maggiormente sessualizzate. Da un punto di vista psicologico, l’artificializzazione della vita ha come fondamentale conseguenza la caduta dell’individuo rispetto al proprio essere autentico e singolare. Non è un caso che un lamento frequente, nell’espressione della sofferenza attuale, sia legato ad un profondo senso di solitudine. Pertanto, il disagio della contemporaneità, avente come protagonista l’artefatto in sostituzione del soggetto, ridefinisce le sfide dell’attuale settore clinico e sociale.
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