Background: It is well known that patients with immune impairement, caused by a state of illness or by the administration of immunosuppressive therapies, are at greater risk of opportunistic infections. Especially solid organ transplant patients, are being subjected to post-transplant immunosuppressive therapy that increase risk of developing episodes of viral reactivation, especially herpes viruses, including the varicella-zoster virus (VZV). The aim of our study was to investigate and characterize the role of T-cell effector memory and VZV-specific central memory responses both in healthy immunocompetent subjects (both VZV-seropositive and VZV-seronegative) and in immunocompromised patients. methods The T-cellular response was evaluated by the detection of IFN-γ production by activated T cells following antigenic stimulation with VZV-specific antigens. In particular, the T effector memory response was evaluated by over-night stimulation of the cells, while for the evaluation of the central memory T response a culture stimulation system (12 days) and subsequent re-stimulation in vitro was developed. The phenotypic characterization of the responses was performed by intracellular cytokine staining. Finally the antibody titre was evaluated by measuring the Ig (G) VZV specific immunoglobulins with glycoprotein enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). Results No VZV-specific T-cellular response was detected in seronegative healthy subjects. Furthermore, the T-cellular response both effector and central memory does not seem to correlate with the antibody titre. Reguarding immunocompromised patients it has been discovered that during the period of maximum immunosuppression the T cell response decreases significantly and then increases again after 180 days from the transplantation. From the data emerging from the present study the characterization of the VZV-specific T-cellular response in immunocompromised subjects could be contextualized in a broader context of personalized follow-up of the transplanted patients, providing useful information on the immune response status of the patient potentially at risk of reactivation.

Background: E’ noto che i pazienti con deficit della risposta immunitaria, causata da uno stato di malattia o dalla somministrazione di terapie immunosoppressive, presentano un rischio maggiore di infezioni opportunistiche. In particolar modo i pazienti trapiantati d’organo solido, essendo sottoposti a terapie immunosoppressive post-trapianto sono maggiormente a rischio di sviluppare episodi di riattivazioni virali, principalmente da virus erpetici, tra cui il virus varicella-zoster (VZV). L’obiettivo del nostro studio è stato quello di studiare e caratterizzare il ruolo delle risposte cellulari T effector memory e T central memory VZV-specifiche sia in soggetti sani immunocompetenti (sia VZV-sieropositivi che VZV-sieronegativi) che in pazienti immunocompromessi. Methods La risposta T-cellulare è stata valutata sfruttando la rivelazione della produzione di IFN-γ da parte delle cellule T attivate a seguito di stimolazione antigenica con antigeni VZV-specifici. In particolare la risposta T effector memory è stata valutata mediante stimolazione over-night delle cellule, mentre per la valutazione della risposta T central memory è stato messo a punto un sistema di stimolazione in coltura (12 giorni) e successiva re-stimolazione in vitro. La caratterizzazione fenotipica delle risposte è stata eseguita mediante intracellular cytokine staining. Infine è stato valutato il titolo anticorpale misurando le immunoglobuline Ig(G) VZV specifiche con glycoprotein enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). Results Non è stata rilevata risposta T-cellulare VZV-specifica in soggetti sani sieronegativi. Inoltre, la risposta T-cellulare sia effector che central memory non sembra correlare con il titolo anticorpale. Per quanto riguarda i pazienti immunocompromessi è stato visto che durante il periodo di massima immunosoppressione la risposta T cellulare diminuisce significativamente per poi aumentare nuovamente dopo i 180 giorni dal trapianto. Dai dati emersi dal presente studio la caratterizzazione della risposta T-cellulare VZV-specifica in soggetti immunocompromessi potrebbe essere contestualizzata in un ambito più ampio di follow-up personalizzato dei pazienti trapiantati, fornendo informazioni utili sullo stato della risposta immunitaria del paziente potenzialmente a rischio di riattivazione.

Caratterizzazione della risposta T effector memory e T central memory VZV-specifica in soggetti sani e pazienti immunocompromessi

FERRARI, ALESSANDRO
2017/2018

Abstract

Background: It is well known that patients with immune impairement, caused by a state of illness or by the administration of immunosuppressive therapies, are at greater risk of opportunistic infections. Especially solid organ transplant patients, are being subjected to post-transplant immunosuppressive therapy that increase risk of developing episodes of viral reactivation, especially herpes viruses, including the varicella-zoster virus (VZV). The aim of our study was to investigate and characterize the role of T-cell effector memory and VZV-specific central memory responses both in healthy immunocompetent subjects (both VZV-seropositive and VZV-seronegative) and in immunocompromised patients. methods The T-cellular response was evaluated by the detection of IFN-γ production by activated T cells following antigenic stimulation with VZV-specific antigens. In particular, the T effector memory response was evaluated by over-night stimulation of the cells, while for the evaluation of the central memory T response a culture stimulation system (12 days) and subsequent re-stimulation in vitro was developed. The phenotypic characterization of the responses was performed by intracellular cytokine staining. Finally the antibody titre was evaluated by measuring the Ig (G) VZV specific immunoglobulins with glycoprotein enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). Results No VZV-specific T-cellular response was detected in seronegative healthy subjects. Furthermore, the T-cellular response both effector and central memory does not seem to correlate with the antibody titre. Reguarding immunocompromised patients it has been discovered that during the period of maximum immunosuppression the T cell response decreases significantly and then increases again after 180 days from the transplantation. From the data emerging from the present study the characterization of the VZV-specific T-cellular response in immunocompromised subjects could be contextualized in a broader context of personalized follow-up of the transplanted patients, providing useful information on the immune response status of the patient potentially at risk of reactivation.
2017
VZV - specific T effector memory and T central memory responses in healthy subjects and immunocompromised patients.
Background: E’ noto che i pazienti con deficit della risposta immunitaria, causata da uno stato di malattia o dalla somministrazione di terapie immunosoppressive, presentano un rischio maggiore di infezioni opportunistiche. In particolar modo i pazienti trapiantati d’organo solido, essendo sottoposti a terapie immunosoppressive post-trapianto sono maggiormente a rischio di sviluppare episodi di riattivazioni virali, principalmente da virus erpetici, tra cui il virus varicella-zoster (VZV). L’obiettivo del nostro studio è stato quello di studiare e caratterizzare il ruolo delle risposte cellulari T effector memory e T central memory VZV-specifiche sia in soggetti sani immunocompetenti (sia VZV-sieropositivi che VZV-sieronegativi) che in pazienti immunocompromessi. Methods La risposta T-cellulare è stata valutata sfruttando la rivelazione della produzione di IFN-γ da parte delle cellule T attivate a seguito di stimolazione antigenica con antigeni VZV-specifici. In particolare la risposta T effector memory è stata valutata mediante stimolazione over-night delle cellule, mentre per la valutazione della risposta T central memory è stato messo a punto un sistema di stimolazione in coltura (12 giorni) e successiva re-stimolazione in vitro. La caratterizzazione fenotipica delle risposte è stata eseguita mediante intracellular cytokine staining. Infine è stato valutato il titolo anticorpale misurando le immunoglobuline Ig(G) VZV specifiche con glycoprotein enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA). Results Non è stata rilevata risposta T-cellulare VZV-specifica in soggetti sani sieronegativi. Inoltre, la risposta T-cellulare sia effector che central memory non sembra correlare con il titolo anticorpale. Per quanto riguarda i pazienti immunocompromessi è stato visto che durante il periodo di massima immunosoppressione la risposta T cellulare diminuisce significativamente per poi aumentare nuovamente dopo i 180 giorni dal trapianto. Dai dati emersi dal presente studio la caratterizzazione della risposta T-cellulare VZV-specifica in soggetti immunocompromessi potrebbe essere contestualizzata in un ambito più ampio di follow-up personalizzato dei pazienti trapiantati, fornendo informazioni utili sullo stato della risposta immunitaria del paziente potenzialmente a rischio di riattivazione.
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