In un momento di grande sconvolgimento globale, dalla crisi economica al cambiamento climatico, causato da anni di sfruttamento indiscriminato delle risorse del territorio, vi è una richiesta di revisione radicale del modo di pensare e progettare l’insediamento umano. La Tesi si pone come obiettivo principale la riflessione su quello, che oggi, è uno dei più importanti dibattiti in architettura. Si parla di esigenza di innovazione della pianificazione del processo edilizio in ottica di sostenibilità ambientale. Si rifletterà su come, negli anni, si sia evoluto il concetto di sostenibilità ambientale nel ramo dell’edilizia, partendo da analisi sull’architettura spontanea e vernacolare, passando per l’evoluzione della prefabbricazione in termini di costruzioni minime e arrivando ad esempi moderni. Interessante è la tematica della temporaneità dell’oggetto edilizio intesa come riferimento paradigmatico nelle esperienze che ripropongono la prefabbricazione non solo in termini di metodologia produttiva industriale, quanto soprattutto come strategia progettuale e operativa in grado di assecondare l’incertezza e la mutevolezza del vivere quotidiano. La globalizzazione, insieme alla sostenibilità, è uno dei fattori che più, negli ultimi anni, hanno influenzato il rapporto spazio-tempo-architettura. Essa ha l’effetto di contrarre i tempi e dilatare gli spazi degli accadimenti. La conseguenza che questi fenomeni comportano è l’affermarsi di nuove esigenze in termini di abitare gli spazi contemporanei. Il futuro dell’abitare, inteso in senso lato come vivere, nelle sue molteplici declinazioni – dal lavorare al fare turismo – deve essere legato ad una idea di reversibilità. È necessario riconoscere la temporaneità di tutte le attività antropiche, concedendo finalmente agli esseri umani di stabilirsi per un certo tempo in un luogo naturale, lasciandone, il più possibile, immutate le caratteristiche peculiari. Lo studio condotto per questa tesi mira a proporre un progetto per insediamenti ricettivi in tema di ecoturismo lungo il corso del fiume Po. Perché il turismo? La scelta è legata alla presa di coscienza che parallelamente alla forte crisi del settore edilizio, che il nostro Paese sta attraversando, si contrappone fortunatamente una crescita del comparto turistico in termini di visitatori e presenze. Tutto questo grazie all’inestimabile patrimonio culturale di cui l’Italia dispone. Il Paesaggio della Pianura Padana è fra i più caratteristici dell’Italia settentrionale e il fiume Po attraversa territori morfologicamente vari; dal Monviso, attraverso le colline del Monferrato, fino al Mar Adriatico e il delta del Po. A fronte di una crescita qualitativa della domanda di ospitalità, è evidente che l’offerta di format tradizionali sono da considerarsi superati: c’è da rinnovare un patrimonio immobiliare ricettivo vetusto ed obsoleto; soprattutto in funzione dei target di clientela che si intendono intercettare. Ci sono da ripensare gli spazi dell’ospitalità e dell’accoglienza definendo dei modelli in linea alle esigenze di un mercato dinamico ed in continua evoluzione; c’è una maggiore coscienza delle tipicità del territorio con le conseguenti azioni di tutela dei prodotti e di valorizzazione del paesaggio. È necessario preservare il suolo e prestare maggiore attenzione alla reversibilità delle opere che oggi sono funzionali e domani non potrebbero esserlo più. Si cercherà, quindi, di proporre una soluzione per rinnovare l’offerta turistica preservando il territorio e la natura che la circonda.
MODULI ABITATIVI PER L’ECOTURISMO Habitat reversibili nel Paesaggio
CAROLI, CRISTIAN
2018/2019
Abstract
In un momento di grande sconvolgimento globale, dalla crisi economica al cambiamento climatico, causato da anni di sfruttamento indiscriminato delle risorse del territorio, vi è una richiesta di revisione radicale del modo di pensare e progettare l’insediamento umano. La Tesi si pone come obiettivo principale la riflessione su quello, che oggi, è uno dei più importanti dibattiti in architettura. Si parla di esigenza di innovazione della pianificazione del processo edilizio in ottica di sostenibilità ambientale. Si rifletterà su come, negli anni, si sia evoluto il concetto di sostenibilità ambientale nel ramo dell’edilizia, partendo da analisi sull’architettura spontanea e vernacolare, passando per l’evoluzione della prefabbricazione in termini di costruzioni minime e arrivando ad esempi moderni. Interessante è la tematica della temporaneità dell’oggetto edilizio intesa come riferimento paradigmatico nelle esperienze che ripropongono la prefabbricazione non solo in termini di metodologia produttiva industriale, quanto soprattutto come strategia progettuale e operativa in grado di assecondare l’incertezza e la mutevolezza del vivere quotidiano. La globalizzazione, insieme alla sostenibilità, è uno dei fattori che più, negli ultimi anni, hanno influenzato il rapporto spazio-tempo-architettura. Essa ha l’effetto di contrarre i tempi e dilatare gli spazi degli accadimenti. La conseguenza che questi fenomeni comportano è l’affermarsi di nuove esigenze in termini di abitare gli spazi contemporanei. Il futuro dell’abitare, inteso in senso lato come vivere, nelle sue molteplici declinazioni – dal lavorare al fare turismo – deve essere legato ad una idea di reversibilità. È necessario riconoscere la temporaneità di tutte le attività antropiche, concedendo finalmente agli esseri umani di stabilirsi per un certo tempo in un luogo naturale, lasciandone, il più possibile, immutate le caratteristiche peculiari. Lo studio condotto per questa tesi mira a proporre un progetto per insediamenti ricettivi in tema di ecoturismo lungo il corso del fiume Po. Perché il turismo? La scelta è legata alla presa di coscienza che parallelamente alla forte crisi del settore edilizio, che il nostro Paese sta attraversando, si contrappone fortunatamente una crescita del comparto turistico in termini di visitatori e presenze. Tutto questo grazie all’inestimabile patrimonio culturale di cui l’Italia dispone. Il Paesaggio della Pianura Padana è fra i più caratteristici dell’Italia settentrionale e il fiume Po attraversa territori morfologicamente vari; dal Monviso, attraverso le colline del Monferrato, fino al Mar Adriatico e il delta del Po. A fronte di una crescita qualitativa della domanda di ospitalità, è evidente che l’offerta di format tradizionali sono da considerarsi superati: c’è da rinnovare un patrimonio immobiliare ricettivo vetusto ed obsoleto; soprattutto in funzione dei target di clientela che si intendono intercettare. Ci sono da ripensare gli spazi dell’ospitalità e dell’accoglienza definendo dei modelli in linea alle esigenze di un mercato dinamico ed in continua evoluzione; c’è una maggiore coscienza delle tipicità del territorio con le conseguenti azioni di tutela dei prodotti e di valorizzazione del paesaggio. È necessario preservare il suolo e prestare maggiore attenzione alla reversibilità delle opere che oggi sono funzionali e domani non potrebbero esserlo più. Si cercherà, quindi, di proporre una soluzione per rinnovare l’offerta turistica preservando il territorio e la natura che la circonda.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.
https://hdl.handle.net/20.500.14239/19156