Il controllo posturale deve consentirci di mantenere l’equilibrio in presenza di gravità, deve generare risposte che anticipano i movimenti volontari, e deve essere adattivo. Il controllo posturale dipende dal continuo flusso di informazioni sensoriali, nonché dall’integrazione a livello del sistema nervoso centrale (SNC) degli input visivi, propiocettivi e vestibolari e dall’attuazione delle sinergie muscolari, necessarie per mantenere l’equilibrio. La compromissione di uno o più di questi elementi determina instabilità posturale, esponendo il soggetto a un elevato rischio di caduta. Il mantenimento di una postura corretta ha importanti implicazioni nella prevenzione di dolori muscolari e scheletrici e delle cadute, soprattutto negli anziani e nella riabilitazione, ma anche nello sport, dove un’alterato controllo posturale può peggiorare il livello delle prestazioni ed esporre l’atleta a lesioni. L’obiettivo di questo studio è stato di raccogliere i dati normativi per i parametri di valutazione della postura in stazione eretta tranquilla, a occhi aperti e a occhi chiusi, su una pedana stabilometrica (BTS P-WALK). La stessa valutazione posturografica è stata poi effettuata in un campione di soggetti affetti da atassia cerebellare in sclerosi multipla e i valori dei parametri ottenuti sono stati confrontati con l’intervallo di normalità. Il protocollo di registrazione proposto si è dimostrato di facile implementazione ed è stato ben tollerato da tutti i soggetti, sia sani che affetti da atassia cerebellare. L’estrazione dei dati al fine dell’analisi è risultata piuttosto indaginosa, mentre i valori dei parametri per la valutazione del singolo soggetto è immediatamente resa disponibile dal software. In base al confronto con i dati normativi raccolti, tutti i soggetti affetti da atassia cerebellare hanno mostrato parametri di stabilità posturale alterati, sia per le valutazioni ad occhi aperti che ad occhi chiusi. La metodica utilizzata ha mostrato pertanto una buona sensibilità nell’individuare un’alterazione della stabilità posturale, pur non mostrando alcuna specificità, in termini di quali parametri sono alterati, per un problema di tipo cerebellare.
Misure di stabilità posturale: dati normativi e confronto con pazienti affetti da sclerosi multipla con atassia cerebrale
BERTANI, SONIA
2016/2017
Abstract
Il controllo posturale deve consentirci di mantenere l’equilibrio in presenza di gravità, deve generare risposte che anticipano i movimenti volontari, e deve essere adattivo. Il controllo posturale dipende dal continuo flusso di informazioni sensoriali, nonché dall’integrazione a livello del sistema nervoso centrale (SNC) degli input visivi, propiocettivi e vestibolari e dall’attuazione delle sinergie muscolari, necessarie per mantenere l’equilibrio. La compromissione di uno o più di questi elementi determina instabilità posturale, esponendo il soggetto a un elevato rischio di caduta. Il mantenimento di una postura corretta ha importanti implicazioni nella prevenzione di dolori muscolari e scheletrici e delle cadute, soprattutto negli anziani e nella riabilitazione, ma anche nello sport, dove un’alterato controllo posturale può peggiorare il livello delle prestazioni ed esporre l’atleta a lesioni. L’obiettivo di questo studio è stato di raccogliere i dati normativi per i parametri di valutazione della postura in stazione eretta tranquilla, a occhi aperti e a occhi chiusi, su una pedana stabilometrica (BTS P-WALK). La stessa valutazione posturografica è stata poi effettuata in un campione di soggetti affetti da atassia cerebellare in sclerosi multipla e i valori dei parametri ottenuti sono stati confrontati con l’intervallo di normalità. Il protocollo di registrazione proposto si è dimostrato di facile implementazione ed è stato ben tollerato da tutti i soggetti, sia sani che affetti da atassia cerebellare. L’estrazione dei dati al fine dell’analisi è risultata piuttosto indaginosa, mentre i valori dei parametri per la valutazione del singolo soggetto è immediatamente resa disponibile dal software. In base al confronto con i dati normativi raccolti, tutti i soggetti affetti da atassia cerebellare hanno mostrato parametri di stabilità posturale alterati, sia per le valutazioni ad occhi aperti che ad occhi chiusi. La metodica utilizzata ha mostrato pertanto una buona sensibilità nell’individuare un’alterazione della stabilità posturale, pur non mostrando alcuna specificità, in termini di quali parametri sono alterati, per un problema di tipo cerebellare.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/19249