Il capitalismo della sorveglianza è un sistema pervasivo la cui pericolosità risiede tanto nella sua capacità di rendersi quasi invisibile grazie all’apparente intangibilità del digitale, quanto nel suo modo di presentarsi alle persone non soltanto come un qualcosa di complessivamente innocuo e favorevole ai loro interessi, ma anche come una tappa inevitabile e irreversibile del progresso umano. Obiettivo di questa tesi è dunque quello di contrastare tale narrazione supportata dai sostenitori del surveillance capitalism attraverso l’esposizione critica delle teorie e delle riflessioni di esperti e studiosi sia del campo sociale che di quello giuridico. In particolare, nei seguenti capitoli si sosterrà: l’insufficienza del concetto di hyper-relevance come base di legittimazione sociale per la sussistenza di questo sistema; l’esortazione a smettere di leggere la contemporaneità usando solo le lenti fornite da Orwell nel suo 1984; l’urgenza di superare la tradizionale concezione individuale di privacy occidentale, preferendole una privacy di gruppo più adeguata alle logiche dei big data; il bisogno di prendere atto del fatto che l’attuale mercato globale dei dati ha raggiunto un livello di opacità e complessità tale da rendere difficile il controllo e l’accountability delle aziende; l’importanza di rendersi conto che le big tech hanno ormai fallito nel loro intento di auto-regolazione; il consiglio di evitare una visione troppo eurocentrica della realtà, col rischio di universalizzare un modo non universalizzabile di pensare e di intendere la privacy; l’invito a prendere coscienza del fatto che si sta verificando una frattura tra Oriente e Occidente riguardo il modo con cui si cerca di imbrigliare il surveillance capitalism; la necessità della promulgazione di un nuovo Regolamento europeo appositamente per le IA, che sia in grado di mettere una toppa ai buchi normativi del Regolamento GDPR.
I dati come strumento di potere: rivelare il non detto del capitalismo della sorveglianza per riflettere sul valore della privacy
TRINCO, GIOVANNI
2020/2021
Abstract
Il capitalismo della sorveglianza è un sistema pervasivo la cui pericolosità risiede tanto nella sua capacità di rendersi quasi invisibile grazie all’apparente intangibilità del digitale, quanto nel suo modo di presentarsi alle persone non soltanto come un qualcosa di complessivamente innocuo e favorevole ai loro interessi, ma anche come una tappa inevitabile e irreversibile del progresso umano. Obiettivo di questa tesi è dunque quello di contrastare tale narrazione supportata dai sostenitori del surveillance capitalism attraverso l’esposizione critica delle teorie e delle riflessioni di esperti e studiosi sia del campo sociale che di quello giuridico. In particolare, nei seguenti capitoli si sosterrà: l’insufficienza del concetto di hyper-relevance come base di legittimazione sociale per la sussistenza di questo sistema; l’esortazione a smettere di leggere la contemporaneità usando solo le lenti fornite da Orwell nel suo 1984; l’urgenza di superare la tradizionale concezione individuale di privacy occidentale, preferendole una privacy di gruppo più adeguata alle logiche dei big data; il bisogno di prendere atto del fatto che l’attuale mercato globale dei dati ha raggiunto un livello di opacità e complessità tale da rendere difficile il controllo e l’accountability delle aziende; l’importanza di rendersi conto che le big tech hanno ormai fallito nel loro intento di auto-regolazione; il consiglio di evitare una visione troppo eurocentrica della realtà, col rischio di universalizzare un modo non universalizzabile di pensare e di intendere la privacy; l’invito a prendere coscienza del fatto che si sta verificando una frattura tra Oriente e Occidente riguardo il modo con cui si cerca di imbrigliare il surveillance capitalism; la necessità della promulgazione di un nuovo Regolamento europeo appositamente per le IA, che sia in grado di mettere una toppa ai buchi normativi del Regolamento GDPR.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/1952