Obiettivo: Lo scopo di questa revisione della letteratura è di illustrare parte dei modelli sperimentali di cute umana ricostruita utilizzabili in alternativa alla sperimentazione animale, secondo i principi determinati dai ricercatori Russell e Burch nel 1959, detti delle 3R. Metodo: La revisione della letteratura è stata condotta utilizzando il motore di ricerca PubMed ed attraverso la consultazione di alcuni libri di testo. Sono stati applicati filtri per selezionare gli articoli pubblicati, in lingua inglese ed italiana. Gli articoli corrispondenti ai criteri di inclusione sono stati analizzati in modo da riassumerne i punti salienti al fine di descrivere al meglio le caratteristiche dei modelli sperimentali di cute umana ricostruita. Conclusione: La ricerca di modelli appropriati in vitro è iniziata alcuni decenni fa ed è in continua crescita a causa della limitata disponibilità di pelle umana e soprattutto per questioni etiche: partendo da semplici modelli in gel di collagene fino ad arrivare ai più complessi modelli commerciali, i ricercatori hanno fornito valide alternative alla sperimentazione animale per lo studio delle funzionalità cutanee. In questa revisione della letteratura viene correlato l’ utilizzo di equivalenti 3D con le funzionalità cutanee di barriera fisica, chimica, immunologica e microbica, con la funzione ed il ruolo delle giunzioni strette ed infine con la relazione tra la pelle ed il microbiota. Dei modelli analizzati ne viene descritto lo sviluppo e le applicazioni, a partire dal primo modello vero e proprio di cute umana ricostruita su derma di maiale all’ interfaccia aria-liquido, a modelli in gel di collagene ricco di fibroblasti, a modelli integrati con vitamina C, ai maggiori modelli commerciali Episkin, Epiderm, SkinEthic, Phenion Skin, fino ad arrivare a modelli arricchiti con chitosano. Parole chiave: 3D skin models, Skin barrier, Epidermis, Stratum corneum, Lipids, Air-liquid interface, Fibroblasts, Vitamin C, Chitosan, Tight junctions, Microbiome.
Modelli 3D per lo studio delle funzionalità cutanee
TRIVELLA, GIUSEPPE
2017/2018
Abstract
Obiettivo: Lo scopo di questa revisione della letteratura è di illustrare parte dei modelli sperimentali di cute umana ricostruita utilizzabili in alternativa alla sperimentazione animale, secondo i principi determinati dai ricercatori Russell e Burch nel 1959, detti delle 3R. Metodo: La revisione della letteratura è stata condotta utilizzando il motore di ricerca PubMed ed attraverso la consultazione di alcuni libri di testo. Sono stati applicati filtri per selezionare gli articoli pubblicati, in lingua inglese ed italiana. Gli articoli corrispondenti ai criteri di inclusione sono stati analizzati in modo da riassumerne i punti salienti al fine di descrivere al meglio le caratteristiche dei modelli sperimentali di cute umana ricostruita. Conclusione: La ricerca di modelli appropriati in vitro è iniziata alcuni decenni fa ed è in continua crescita a causa della limitata disponibilità di pelle umana e soprattutto per questioni etiche: partendo da semplici modelli in gel di collagene fino ad arrivare ai più complessi modelli commerciali, i ricercatori hanno fornito valide alternative alla sperimentazione animale per lo studio delle funzionalità cutanee. In questa revisione della letteratura viene correlato l’ utilizzo di equivalenti 3D con le funzionalità cutanee di barriera fisica, chimica, immunologica e microbica, con la funzione ed il ruolo delle giunzioni strette ed infine con la relazione tra la pelle ed il microbiota. Dei modelli analizzati ne viene descritto lo sviluppo e le applicazioni, a partire dal primo modello vero e proprio di cute umana ricostruita su derma di maiale all’ interfaccia aria-liquido, a modelli in gel di collagene ricco di fibroblasti, a modelli integrati con vitamina C, ai maggiori modelli commerciali Episkin, Epiderm, SkinEthic, Phenion Skin, fino ad arrivare a modelli arricchiti con chitosano. Parole chiave: 3D skin models, Skin barrier, Epidermis, Stratum corneum, Lipids, Air-liquid interface, Fibroblasts, Vitamin C, Chitosan, Tight junctions, Microbiome.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/19540