La consapevolezza del paesaggio nel mondo latino: spunti di riflessione alla luce delle testimonianze letterarie e delle evidenze archeologiche

Questo lavoro si propone l'obiettivo, partendo dalle controverse posizioni del geografo Berque, di dimostrare come la concezione del paesaggio non nasca con Petrarca o nel Romanticismo, ma affondi le sue radici nel mondo latino. Il primo capitolo approfondisce il dibattito geografico europeo e italiano sull'argomento, il secondo è dedicato invece alle testimonianze letterarie offerte dagli autori latini. Queste ultime sono state suddivise sulla base di tre filoni principali (il contrasto tra amoenitas e inamoenitas, l'utilitas e la curiositas) con l'ausilio di passi scelti. L'ultimo capitolo si concentra infine sulle evidenze archeologiche, che non meno di quelle letterarie, testimoniano come l'architettura si inserisca nel paesaggio quasi come una seconda natura. I casi analizzati sono quelli delle ville di Sirmione, Desenzano e Toscolano con l'aggiunta del particolare caso della villa del Varignano Vecchio.