Questo studio ha riguardato l’autofluorescenza in epatologia e la sua potenzialità diagnostica, basata sulla valutazione diretta, in tempo reale dei fluorofori endogeni del tessuto epatico e del siero relativi alle numerose e complesse funzioni metaboliche, cataboliche, di deposito e mobilizzazione di nutrienti e di detossificazione del fegato. L’analisi di autofluorescenza del fegato può essere utile per il monitoraggio della funzionalità dell’organo esposto ed isolato, ad esempio nel trapianto, o per l’automazione e velocizzazione di diagnosi istologica, ad esempio di progressione di patologia del fegato grasso. L’analisi del siero è particolarmente promettente per la capacità di valutare in modo non invasivo fluorofori endogeni correlabili alle varie funzioni del fegato, inclusa la regolazione intrinseca o sistemica di risposte di protezione o nocive all’induzione di condizioni di stress. Questa possibilità risponde alla richiesta di ampliare il più possibile i pannelli di biomarcatori del siero per applicazioni diagnostiche in epatologia e più in generale nella valutazione di disordini metabolici sistemici. L’attività ha riguardato la descrizione delle caratteristiche spettroscopiche di vari fluorofori endogeni del fegato e del siero. Sono stati così definiti i parametri spettrali per il successivo studio dell’analisi di autofluorescenza del tessuto epatico e del siero. L’autofluorescenza del siero, in particolare, è stata studiata in relazione alla risposta epatica all’induzione di ischemia e riperfusione su fegati di modelli di ratto. L’analisi spettrale ha mostrato la rilevante presenza di retinolo e di acidi grassi fluorescenti, quali acido arachidonico, linoleico e oleico, che per il loro significato biometabolico e di regolazione di risposte all’induzione di stress epatico possono essere proposti come promettenti biomarcatori serici della funzionalità epatica, sia intrinseca che nel mantenimento dell’omeostasi metabolica sistemica
L'autofluorescenza come parametro diagnostico per la biopsia ottica in epatologia.
FERRARA, CONNEJ
2018/2019
Abstract
Questo studio ha riguardato l’autofluorescenza in epatologia e la sua potenzialità diagnostica, basata sulla valutazione diretta, in tempo reale dei fluorofori endogeni del tessuto epatico e del siero relativi alle numerose e complesse funzioni metaboliche, cataboliche, di deposito e mobilizzazione di nutrienti e di detossificazione del fegato. L’analisi di autofluorescenza del fegato può essere utile per il monitoraggio della funzionalità dell’organo esposto ed isolato, ad esempio nel trapianto, o per l’automazione e velocizzazione di diagnosi istologica, ad esempio di progressione di patologia del fegato grasso. L’analisi del siero è particolarmente promettente per la capacità di valutare in modo non invasivo fluorofori endogeni correlabili alle varie funzioni del fegato, inclusa la regolazione intrinseca o sistemica di risposte di protezione o nocive all’induzione di condizioni di stress. Questa possibilità risponde alla richiesta di ampliare il più possibile i pannelli di biomarcatori del siero per applicazioni diagnostiche in epatologia e più in generale nella valutazione di disordini metabolici sistemici. L’attività ha riguardato la descrizione delle caratteristiche spettroscopiche di vari fluorofori endogeni del fegato e del siero. Sono stati così definiti i parametri spettrali per il successivo studio dell’analisi di autofluorescenza del tessuto epatico e del siero. L’autofluorescenza del siero, in particolare, è stata studiata in relazione alla risposta epatica all’induzione di ischemia e riperfusione su fegati di modelli di ratto. L’analisi spettrale ha mostrato la rilevante presenza di retinolo e di acidi grassi fluorescenti, quali acido arachidonico, linoleico e oleico, che per il loro significato biometabolico e di regolazione di risposte all’induzione di stress epatico possono essere proposti come promettenti biomarcatori serici della funzionalità epatica, sia intrinseca che nel mantenimento dell’omeostasi metabolica sistemicaÈ consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/20467