In the course of the working week going from the 25th to the 29th of January 2021, the price of GameStop (GME) shares reached the all-time high closing price of $347,51 and it even hit $480 during the intraday negotiations. These aren’t particularly impressive numbers on their own, but they become so if we consider that the first trading day of the year recorded a market valuation of $17,25, which was already a sharp increase compared to the price of $4,34 six months earlier. The objectives of this thesis are to explain why the stocks of the video game retailer went through such a price surge, with the help of the speculative bubble theory, and to contextualize why we are quite confident that the whole GameStop saga is still far from its true end. We firstly analyze the academic literature about economic bubbles and the mechanisms behind the operation of short selling, to then proceed with a summary of the most relevant historical bubbles both from the points of view of the impact on the economy and the novelties brought. The core of the thesis is dedicated to the GameStop case, starting with the narration of the episode in detail and successively trying to quantify the size of the overestimation and the contribution of short squeeze and gamma squeeze mechanisms. We conclude our study with some personal considerations regarding the various issues that have been raised throughout the entire analysis, hoping to have been able to provide a simple but effective point of view on the whole event. We find concrete evidence about the fact that the GameStop share price is still in a bubble state, a condition which has characterized it since the incredible market rally of late January 2021. We are also able to identify some peculiar features which clearly distinguish this one from the other asset bubbles of the past. Finally, we delineate some possible future scenarios and we try to hypothesize some practices and regulatory changes which could somehow limit the frequency and the intensity of similar phenomena in the years to come, since a more common occurrence of them could contribute to the deterioration of the overall stability of the financial markets.

Durante la settimana lavorativa compresa tra il 25 ed il 29 Gennaio 2021, le azioni di GameStop (GME) hanno raggiunto il prezzo di chiusura più alto di sempre, pari a 347,51 dollari, con picchi fino a 480 dollari durante le negoziazioni giornaliere. Tali cifre non sembrano particolarmente impressionanti a prima vista, ma lo diventano considerando il fatto che la valutazione all’inizio dell’anno era pari a 17,25 dollari, già un grosso passo avanti rispetto ai 4,34 dollari di sei mesi prima. Gli obiettivi di questa tesi sono quelli di spiegare come le azioni del noto rivenditore di videogiochi abbiano potuto godere di un tale aumento di prezzo, attraverso l’uso della teoria relativa alle bolle speculative, e di contestualizzare perché riteniamo che la vicenda sia ancora lontana dalla sua vera e propria conclusione. Partiamo analizzando la letteratura accademica in merito alle bolle economiche e i meccanismi che stanno dietro alla pratica della vendita allo scoperto, per poi procedere con un riassunto delle bolle speculative più importanti della storia, sia dal punto di vista delle conseguenze sull’economia che da quello delle novità che hanno portato. Il cuore della tesi è dedicato all’analisi del caso GameStop, partendo dalla narrazione della vicenda in modo dettagliato e, successivamente, tentando di stimare l’entità della sopravvalutazione rispetto al prezzo che si si sarebbe razionalmente aspettati e del contributo fornito dai meccanismi di “short squeeze” e “gamma squeeze”. Concludiamo il tutto con alcune considerazioni personali in merito ai vari punti di possibile discussione che sono stati sollevati durante l’intera analisi, nella speranza di essere stati in grado di fornire un punto di vista semplice ma efficace sull’intera vicenda. Abbiamo trovato prove concrete del fatto che il prezzo delle azioni di GameStop sia ancora in fase di bolla speculativa, situazione che lo caratterizza sin dall’incredibile rialzo di mercato di fine Gennaio 2021. Siamo anche stati in grado di identificare alcune peculiari caratteristiche che distinguono chiaramente questo caso dalle bolle del passato. Infine, abbiamo delineato vari possibili scenari futuri ed ipotizzato alcune nuove pratiche e modifiche normative che potrebbero limitare la frequenza e l’intensità di simili fenomeni negli anni a venire, dato che un loro sostanziale aumento potrebbe realmente portare al deterioramento della stabilità complessiva dei mercati finanziari.

Il Caso GameStop: similitudini e dfferenze con le bolle economiche del passato

TREVISAN, ANDREA
2020/2021

Abstract

In the course of the working week going from the 25th to the 29th of January 2021, the price of GameStop (GME) shares reached the all-time high closing price of $347,51 and it even hit $480 during the intraday negotiations. These aren’t particularly impressive numbers on their own, but they become so if we consider that the first trading day of the year recorded a market valuation of $17,25, which was already a sharp increase compared to the price of $4,34 six months earlier. The objectives of this thesis are to explain why the stocks of the video game retailer went through such a price surge, with the help of the speculative bubble theory, and to contextualize why we are quite confident that the whole GameStop saga is still far from its true end. We firstly analyze the academic literature about economic bubbles and the mechanisms behind the operation of short selling, to then proceed with a summary of the most relevant historical bubbles both from the points of view of the impact on the economy and the novelties brought. The core of the thesis is dedicated to the GameStop case, starting with the narration of the episode in detail and successively trying to quantify the size of the overestimation and the contribution of short squeeze and gamma squeeze mechanisms. We conclude our study with some personal considerations regarding the various issues that have been raised throughout the entire analysis, hoping to have been able to provide a simple but effective point of view on the whole event. We find concrete evidence about the fact that the GameStop share price is still in a bubble state, a condition which has characterized it since the incredible market rally of late January 2021. We are also able to identify some peculiar features which clearly distinguish this one from the other asset bubbles of the past. Finally, we delineate some possible future scenarios and we try to hypothesize some practices and regulatory changes which could somehow limit the frequency and the intensity of similar phenomena in the years to come, since a more common occurrence of them could contribute to the deterioration of the overall stability of the financial markets.
2020
The Gamestop Case: similarities and differences with past economic bubbles
Durante la settimana lavorativa compresa tra il 25 ed il 29 Gennaio 2021, le azioni di GameStop (GME) hanno raggiunto il prezzo di chiusura più alto di sempre, pari a 347,51 dollari, con picchi fino a 480 dollari durante le negoziazioni giornaliere. Tali cifre non sembrano particolarmente impressionanti a prima vista, ma lo diventano considerando il fatto che la valutazione all’inizio dell’anno era pari a 17,25 dollari, già un grosso passo avanti rispetto ai 4,34 dollari di sei mesi prima. Gli obiettivi di questa tesi sono quelli di spiegare come le azioni del noto rivenditore di videogiochi abbiano potuto godere di un tale aumento di prezzo, attraverso l’uso della teoria relativa alle bolle speculative, e di contestualizzare perché riteniamo che la vicenda sia ancora lontana dalla sua vera e propria conclusione. Partiamo analizzando la letteratura accademica in merito alle bolle economiche e i meccanismi che stanno dietro alla pratica della vendita allo scoperto, per poi procedere con un riassunto delle bolle speculative più importanti della storia, sia dal punto di vista delle conseguenze sull’economia che da quello delle novità che hanno portato. Il cuore della tesi è dedicato all’analisi del caso GameStop, partendo dalla narrazione della vicenda in modo dettagliato e, successivamente, tentando di stimare l’entità della sopravvalutazione rispetto al prezzo che si si sarebbe razionalmente aspettati e del contributo fornito dai meccanismi di “short squeeze” e “gamma squeeze”. Concludiamo il tutto con alcune considerazioni personali in merito ai vari punti di possibile discussione che sono stati sollevati durante l’intera analisi, nella speranza di essere stati in grado di fornire un punto di vista semplice ma efficace sull’intera vicenda. Abbiamo trovato prove concrete del fatto che il prezzo delle azioni di GameStop sia ancora in fase di bolla speculativa, situazione che lo caratterizza sin dall’incredibile rialzo di mercato di fine Gennaio 2021. Siamo anche stati in grado di identificare alcune peculiari caratteristiche che distinguono chiaramente questo caso dalle bolle del passato. Infine, abbiamo delineato vari possibili scenari futuri ed ipotizzato alcune nuove pratiche e modifiche normative che potrebbero limitare la frequenza e l’intensità di simili fenomeni negli anni a venire, dato che un loro sostanziale aumento potrebbe realmente portare al deterioramento della stabilità complessiva dei mercati finanziari.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/2056