Provenienza delle sabbie messiniane nel pozzo Bre 001 (Parma)

Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto di dottorato della Dottoressa Chiara Amadori dal titolo “Archtecture and provenance of Plio-Pleistocene Po Plain – Northern Adriatic Basin: controlling factors, petrographic evidences and consequences on facies tracts and petrophysics of sand bodies” basato su dati e strumenti forniti da ENI e finanziato dall’Università degli Studi di Pavia. Parte del lavoro è stato svolto dalla Dottoressa Amadori, con l’ausilio dei Dottori Panara Yuri, Lombardi Stefano, Benevelli Francesco e Milanesi Riccardo, che hanno a loro volta contribuito al progetto di ricerca con le loro tesi di laurea magistrale, nella sede ENI di San Donato Milanese. Gli obiettivi principali del lavoro di dottorato sono due: il primo si basa sull’interpretazione sismica di sezioni fornite da ENI, grazie alle quali si possono convertire i tempi in profondità per poter poi ricostruire in 3D alcune superfici geologiche importanti a scala di bacino, a partire dalle sequenze identificate da Ghielmi (Ghielmi et al. 2013). Il secondo scopo è l’analisi petrografica delle sezioni sottili provenienti dai principali corpi sabbiosi identificati per identificare la source area (Alpi Orientali, Alpi Occidentali o Appennino Settentrionale), dimostrare che la composizione dei prodotti silicoclastici non dipende solo dal trasporto e dall’alterazione ma anche dalla composizione della roccia madre. Infine si vorrebbe confrontare la composizione di questi corpi sabbiosi con le sabbie attuali dei fiumi della Pianura Padana. Facendo riferimento alle superfici individuate da Ghielmi (Ghielmi et al. 2013) si vorrebbe ricostruire il volume dei sedimenti clastici incanalatisi nel bacino nel tempo attraverso una procedura di retrodeformazione in 3D che permette di confrontare le curve dei flussi detritici con i cambiamenti climatici globali, per studiare come questi incidano sull’erosione delle catene montuose che circondano il Po Plain-Adriatic Basin.