Negli ultimi 60 anni il modo di concepire l'attivita sportiva e motoria è profondamente cambiato. Si passa dagli anni 60 in cui il mondo dello sport ruota essenzialmente attorno al calcio ,agli anni 90 in cui la ginnastica e il nuoto raggiungono, in termini di partecipanti, risultati eccellenti, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui il termine attività fisica è spesso affiancato a parole quali salute, benessere, prevenzione, ambiente e natura. Cambiano inoltre i protagonisti dello sport, infatti mentre secondo i canoni olimpici di De Cubertin lo sport era un'espressione di forza e vigore riferiti all uomo giovane, nel nuovo millennio si è passati ad includere in maniera sempre più predominante dapprima le donne e in seguito anziani e persone con disabilità. L'inserimento di individui con disabilità in un contesto sportivo è un fatto relativamente recente, i primi sono stati soggetti affetti da paralisi spinali (SCI). Una delle maggiori difficoltà che si incontra nell'ottenere la collaborazione attiva da parte del paziente con SCI risiede nel basso livello delle motivazioni psichiche poiché la disabilità rende il soggetto astenico, demotivato e abulico. Occorre pertanto un contesto adatto e un ambiente favorevole nel quale gli stimoli siano adeguati alla condizione psico-fisica del soggetto. Solo così si possono creare nuovi interessi e i presupposti per una maggiore motivazione alla collaborazione e alla ricostruzione attiva della propria esistenza. Questo è stato il punto di partenza per la pianificazione e la realizzazione del progetto Top training to optimize performance. Infatti nel comune di Pavia,non sono presenti strutture impegnate nell'avviamento all'attività motoria del soggetto in carrozzina ma solo società sportive impegnate nella promozione della propria disciplina(HANDBIKE,tiro con l arco, scherma etc). Top, nasce inoltre dalle esigenze dei pazienti che, terminata la riabilitazione, necessitavano di intraprendere specifici programmi di mantenimento.Tra questi vi era una classe di persone in carrozzina.Top ha dunque due obbiettivi : il primo è quello di fare da pioniere nel territorio Pavese,realizzando una struttura sportiva accessibile ai soggetti che, terminata la degenza ospedaliera, si ritrovano ad affrontare una nuova vita e riacquistare la propria autonomia. Sono infatti riconosciuti i molteplici benefici dell'attività fisica non solo nel miglioramento di equilibrio, forza e controllo motorio, ma anche e soprattutto, nel creare stimoli e motivazioni. Il secondo obbiettivo è quello di portare ogni persona, con e senza disabilità, al top della propria performance, rispettando e valorizzando la soggettività di ogni individuo. Il Denominatore comune tra questi sarà dunque il raggiungimento di un benessere psico/fisico a 360gradi, che può significare il miglioramento della qualità della vita per un soggetto con disordini metabolici o cardiovascolari, la riduzione delle algie o delle disfunzioni per un soggetto con patologie croniche e soprattutto il promuovere una maggiore consapevolezza dell'importanza dell'attività fisica in qualsiasi condizione e fascia d età.
Top:una struttura sportiva per tutti. Ideazione e realizzazione di un progetto diventato realtà.
PAVIA, ENRICA
2016/2017
Abstract
Negli ultimi 60 anni il modo di concepire l'attivita sportiva e motoria è profondamente cambiato. Si passa dagli anni 60 in cui il mondo dello sport ruota essenzialmente attorno al calcio ,agli anni 90 in cui la ginnastica e il nuoto raggiungono, in termini di partecipanti, risultati eccellenti, fino ad arrivare ai giorni nostri in cui il termine attività fisica è spesso affiancato a parole quali salute, benessere, prevenzione, ambiente e natura. Cambiano inoltre i protagonisti dello sport, infatti mentre secondo i canoni olimpici di De Cubertin lo sport era un'espressione di forza e vigore riferiti all uomo giovane, nel nuovo millennio si è passati ad includere in maniera sempre più predominante dapprima le donne e in seguito anziani e persone con disabilità. L'inserimento di individui con disabilità in un contesto sportivo è un fatto relativamente recente, i primi sono stati soggetti affetti da paralisi spinali (SCI). Una delle maggiori difficoltà che si incontra nell'ottenere la collaborazione attiva da parte del paziente con SCI risiede nel basso livello delle motivazioni psichiche poiché la disabilità rende il soggetto astenico, demotivato e abulico. Occorre pertanto un contesto adatto e un ambiente favorevole nel quale gli stimoli siano adeguati alla condizione psico-fisica del soggetto. Solo così si possono creare nuovi interessi e i presupposti per una maggiore motivazione alla collaborazione e alla ricostruzione attiva della propria esistenza. Questo è stato il punto di partenza per la pianificazione e la realizzazione del progetto Top training to optimize performance. Infatti nel comune di Pavia,non sono presenti strutture impegnate nell'avviamento all'attività motoria del soggetto in carrozzina ma solo società sportive impegnate nella promozione della propria disciplina(HANDBIKE,tiro con l arco, scherma etc). Top, nasce inoltre dalle esigenze dei pazienti che, terminata la riabilitazione, necessitavano di intraprendere specifici programmi di mantenimento.Tra questi vi era una classe di persone in carrozzina.Top ha dunque due obbiettivi : il primo è quello di fare da pioniere nel territorio Pavese,realizzando una struttura sportiva accessibile ai soggetti che, terminata la degenza ospedaliera, si ritrovano ad affrontare una nuova vita e riacquistare la propria autonomia. Sono infatti riconosciuti i molteplici benefici dell'attività fisica non solo nel miglioramento di equilibrio, forza e controllo motorio, ma anche e soprattutto, nel creare stimoli e motivazioni. Il secondo obbiettivo è quello di portare ogni persona, con e senza disabilità, al top della propria performance, rispettando e valorizzando la soggettività di ogni individuo. Il Denominatore comune tra questi sarà dunque il raggiungimento di un benessere psico/fisico a 360gradi, che può significare il miglioramento della qualità della vita per un soggetto con disordini metabolici o cardiovascolari, la riduzione delle algie o delle disfunzioni per un soggetto con patologie croniche e soprattutto il promuovere una maggiore consapevolezza dell'importanza dell'attività fisica in qualsiasi condizione e fascia d età.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/21369