Il lavoro della seguente tesi si è svolto a cominciare da un periodo di quattro mesi trascorsi a Santiago del Cile, presso l’Universidad Central de Chile, sotto la guida del professore Jaime Migone Rettig e concluso a Pavia sotto la guida del professore Alessandro Greco. L’oggetto della tesi riguarda il recupero e il riuso di un ascensore di Valparaíso, città portuale molto importante per quanto riguarda l’economia cilena. Valparaíso è una città con una conformazione molto particolare, costituita, infatti, da una piccola parte pianeggiante e un’estesa parte sviluppata su colli. Tale conformazione ha generato nel tempo la necessità di un mezzo di trasporto che permettesse di superare questi grandi dislivelli. Ad oggi alcuni di questi ascensori vengono classificati come monumenti storici. Dal momento che il progetto si sviluppa all’interno di un Paese, lontano sotto tanti punti di vista dall’Italia, la relazione inizia con un inquadramento generale del Paese. Successivamente si è svolta un’analisi sulla nascita e lo sviluppo degli ascensori di Valparaìso. Grazie ad uno studio dell’edificio e del contesto urbano si è giunti all’elaborazione di soluzioni progettuali, non solo a scala edilizia, ma anche a scala urbana. Il progetto prevede: - di progettare la stazione a valle, in quanto prossima al collasso, inserendo la funzione di stazione, al piano terra, e di caffè letterario, ai piani superiori; - di mantenere la struttura della stazione a monte, ancora in buono stato; - di cambiare l’involucro esterno, della stazione a monte, e il ponte di collegamento con la strada di accesso; - di studiare la riqualificazione generale di tutto il cerro Monjas, in cui si colloca l’ascensore. Durante lo sviluppo del progetto si è cercato di utilizzare materiali e sistemi costruttivi del luogo, in modo da mantenere un legame forte con il contesto e con l’immagine della città stessa. La decisione di affrontare questo tipo di tesi è scaturita dal fatto di voler analizzare e conoscere un sistema di connessione urbana molto interessante, ma da noi poco diffuso e di conseguenza analizzare una cultura che, con i suoi metodi costruttivi e materiali, si discosta dalla tradizione italiana.
Una nuova vita per l'ascensore Monjas
DELLAGIOVANNA, MIRIAM
2016/2017
Abstract
Il lavoro della seguente tesi si è svolto a cominciare da un periodo di quattro mesi trascorsi a Santiago del Cile, presso l’Universidad Central de Chile, sotto la guida del professore Jaime Migone Rettig e concluso a Pavia sotto la guida del professore Alessandro Greco. L’oggetto della tesi riguarda il recupero e il riuso di un ascensore di Valparaíso, città portuale molto importante per quanto riguarda l’economia cilena. Valparaíso è una città con una conformazione molto particolare, costituita, infatti, da una piccola parte pianeggiante e un’estesa parte sviluppata su colli. Tale conformazione ha generato nel tempo la necessità di un mezzo di trasporto che permettesse di superare questi grandi dislivelli. Ad oggi alcuni di questi ascensori vengono classificati come monumenti storici. Dal momento che il progetto si sviluppa all’interno di un Paese, lontano sotto tanti punti di vista dall’Italia, la relazione inizia con un inquadramento generale del Paese. Successivamente si è svolta un’analisi sulla nascita e lo sviluppo degli ascensori di Valparaìso. Grazie ad uno studio dell’edificio e del contesto urbano si è giunti all’elaborazione di soluzioni progettuali, non solo a scala edilizia, ma anche a scala urbana. Il progetto prevede: - di progettare la stazione a valle, in quanto prossima al collasso, inserendo la funzione di stazione, al piano terra, e di caffè letterario, ai piani superiori; - di mantenere la struttura della stazione a monte, ancora in buono stato; - di cambiare l’involucro esterno, della stazione a monte, e il ponte di collegamento con la strada di accesso; - di studiare la riqualificazione generale di tutto il cerro Monjas, in cui si colloca l’ascensore. Durante lo sviluppo del progetto si è cercato di utilizzare materiali e sistemi costruttivi del luogo, in modo da mantenere un legame forte con il contesto e con l’immagine della città stessa. La decisione di affrontare questo tipo di tesi è scaturita dal fatto di voler analizzare e conoscere un sistema di connessione urbana molto interessante, ma da noi poco diffuso e di conseguenza analizzare una cultura che, con i suoi metodi costruttivi e materiali, si discosta dalla tradizione italiana.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/21741