Il trapianto aploidentico di cellule staminali emopoietiche è oramai una valida alternativa sia per le patologie ematologiche maligne che non maligne in caso di mancanza di donatore familiare compatibile, di donatore da banca o di altre fonti di cellule staminali emopoietiche quali le unità di sangue cordonale . Tuttavia gravi eventi infettivi pongono a rischio i pazienti che ricevono questo trapianto per tutto il successivo primo anno dalla procedura. L'aim del mio progetto è stato dunque di studiare l'outcome in termini di mortalità trapianto correlata, incidenza cumulativa di aGvHD e di infezioni virali(da Adenovirus e CMV in particolare) a seguito di infusione di linfociti T trasdotti con il gene della caspasi 9 inducibile dopo trapianto aploidentico di cellule staminali CD3+ TCR alpha/beta e CD19+ delpeto.
INFUSIONE DI T LINFOCITI TRASDOTTI CON UN GENE SUICIDA PER ACCELERARE IL RECUPERO IMMUNOLOGICO DOPO TRAPIANTO EMOPOIETICO
GURNARI, CARMELO
2014/2015
Abstract
Il trapianto aploidentico di cellule staminali emopoietiche è oramai una valida alternativa sia per le patologie ematologiche maligne che non maligne in caso di mancanza di donatore familiare compatibile, di donatore da banca o di altre fonti di cellule staminali emopoietiche quali le unità di sangue cordonale . Tuttavia gravi eventi infettivi pongono a rischio i pazienti che ricevono questo trapianto per tutto il successivo primo anno dalla procedura. L'aim del mio progetto è stato dunque di studiare l'outcome in termini di mortalità trapianto correlata, incidenza cumulativa di aGvHD e di infezioni virali(da Adenovirus e CMV in particolare) a seguito di infusione di linfociti T trasdotti con il gene della caspasi 9 inducibile dopo trapianto aploidentico di cellule staminali CD3+ TCR alpha/beta e CD19+ delpeto.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/21753