Il Ruolo dell’esperto di educazione fisica nella scuola primaria non ha soltanto un valore di circostanza e di nomea bensì obiettivi molteplici tra sui lo sviluppo di un bagaglio motorio degli alunni affidati e la rilevante importanza nella prevenzione della salute e del benessere dell’individuo in età giovanile. Il seguente elaborato riporta la mia esperienza lavorativa su campo come esperto di educazione fisica nella scuola primaria. Per accedere a questo incarico lavorativo mi sono iscritto al progetto di Regione Lombardia “A scuola di sport – Lombardia in gioco 2015-2016” sponsorizzato e organizzato dal CONI. Nel progetto è previsto che ogni esperto, selezionato e incaricato nel plesso scolastico, sviluppi un programma di attività motoria adattata ad ogni fascia di età e monitori, attraverso test valutativi, gli alunni aderenti allo studio. Il progetto, attraverso la raccolta di dati dei test motori valutativi quali: “composizione corporea, altezza e peso”, “six minute walk test”, “standing broad jump” e “4x10m shuttle run test”, permette di effettuare uno screening globale dei bambini nel territorio, e si pone come obiettivo la possibilità di prevenire le problematiche salutari giovanili, quali: sedentarietà, obesità e malattie cardiovascolari. I test, monitorati su campo dall’esperto-valutatore, si dividono in due fasi: una iniziale, a due lezioni dall’inizio del progetto, e una finale, che termina con il percorso dell’esperto. Tra le due fasi di valutazione vi è il programma di attività motoria che è personale ad ogni esperto. Nel seguente elaborato si tratta in dettaglio la metodologia e la programmazione di attività che sono state adottate per lo sviluppo del suddetto programma di attività motoria adattata. Dall’elaborazione dei dati raccolti, confrontando i valori tra Pre e Post valutazione, è emerso che i dati ottenuti dal mio monitoraggio sono in congrua tendenza ai valori di Regione Lombardia, trasmessi da tutti gli esperti coinvolti nello studio. Inoltre i dati hanno mostrato che dopo 6 mesi di attività motoria adattata, gli alunni complessivamente hanno migliorato non soltanto la performance motoria in quanto tale, bensì il proprio stato di salute migliorando gli apparati cardio-respiratorio, muscolari-reattivi e la diminuzione della percentuale di composizione corporea. I risultati ottenuti dal progetto, visti i miglioramenti tra i monitoraggi iniziali e finali, suggeriscono che l’infanzia è una finestra temporale specifica sensibile al miglioramento delle qualità fisiche e di benessere della salute.
Il ruolo dell’esperto di Educazione Fisica nella scuola primaria. Progetto Regionale CONI “A scuola di Sport – Lombardia in movimento"
INVERNIZZI, JACOPO
2016/2017
Abstract
Il Ruolo dell’esperto di educazione fisica nella scuola primaria non ha soltanto un valore di circostanza e di nomea bensì obiettivi molteplici tra sui lo sviluppo di un bagaglio motorio degli alunni affidati e la rilevante importanza nella prevenzione della salute e del benessere dell’individuo in età giovanile. Il seguente elaborato riporta la mia esperienza lavorativa su campo come esperto di educazione fisica nella scuola primaria. Per accedere a questo incarico lavorativo mi sono iscritto al progetto di Regione Lombardia “A scuola di sport – Lombardia in gioco 2015-2016” sponsorizzato e organizzato dal CONI. Nel progetto è previsto che ogni esperto, selezionato e incaricato nel plesso scolastico, sviluppi un programma di attività motoria adattata ad ogni fascia di età e monitori, attraverso test valutativi, gli alunni aderenti allo studio. Il progetto, attraverso la raccolta di dati dei test motori valutativi quali: “composizione corporea, altezza e peso”, “six minute walk test”, “standing broad jump” e “4x10m shuttle run test”, permette di effettuare uno screening globale dei bambini nel territorio, e si pone come obiettivo la possibilità di prevenire le problematiche salutari giovanili, quali: sedentarietà, obesità e malattie cardiovascolari. I test, monitorati su campo dall’esperto-valutatore, si dividono in due fasi: una iniziale, a due lezioni dall’inizio del progetto, e una finale, che termina con il percorso dell’esperto. Tra le due fasi di valutazione vi è il programma di attività motoria che è personale ad ogni esperto. Nel seguente elaborato si tratta in dettaglio la metodologia e la programmazione di attività che sono state adottate per lo sviluppo del suddetto programma di attività motoria adattata. Dall’elaborazione dei dati raccolti, confrontando i valori tra Pre e Post valutazione, è emerso che i dati ottenuti dal mio monitoraggio sono in congrua tendenza ai valori di Regione Lombardia, trasmessi da tutti gli esperti coinvolti nello studio. Inoltre i dati hanno mostrato che dopo 6 mesi di attività motoria adattata, gli alunni complessivamente hanno migliorato non soltanto la performance motoria in quanto tale, bensì il proprio stato di salute migliorando gli apparati cardio-respiratorio, muscolari-reattivi e la diminuzione della percentuale di composizione corporea. I risultati ottenuti dal progetto, visti i miglioramenti tra i monitoraggi iniziali e finali, suggeriscono che l’infanzia è una finestra temporale specifica sensibile al miglioramento delle qualità fisiche e di benessere della salute.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/21789