Gastric cancer remains one of the major causes of death worldwide, especially in elderly male patients. Currently gastric cancer is the 5th neoplasm by incidence and the 3rd for mortality. While efficient screening programs in the Eastern world make diagnoses of adenocarcinoma much more frequently and early, in the Western world the lack of surveillance strategies is associated with particularly advanced forms of diagnoses mostly in elderly patients. Consequently, the therapeutic approach is also considerably different: endoscopic resections are extremely rare in the West and laparoscopic approach has been accepted with difficulty and very slowly, even though various studies conducted in recent decades have shown its non-inferiority in terms of oncological radicality (also in D2 lymphadenectomies) and superiority in terms of outcome and recovery times also in AGCs. The experience of San Matteo di Pavia  reproduces accurately the trend of the Western world. In the last three years (from 2017 to 2019) 83 cases of gastric adenocarcinoma undergoing surgery have been analyzed. The laparoscopic approach has began to be used since 2018, with a progressive reduction of open surgeries. There are no differences in terms of mortality but there is a clear reduction of complications. Operating times are significantly longer in the laparoscopic approach. Both groups underwent adequately extensive lymph node dissections. There are no particular differences in terms of survival. Conclusions: the laparoscopic approach can also be used with confidence in the treatment of AGCs, guaranteeing oncological radicality and faster and complication-free postoperative recovery.

I tumori dello stomaco, in particolare gli adenocarcinomi, rimangono una delle principali cause di morte a livello globale, specialmente in pazienti anziani di sesso maschile. Attualmente il cancro gastrico costituisce la 5° neoplasia per incidenza e la 3° per mortalità. Mentre efficienti programmi di screening nel mondo Orientale rendono le diagnosi di adenocarcinoma molto più frequenti e precoci, nel mondo Occidentale la carenza di strategie di sorveglianza si associa a diagnosi di forme particolarmente avanzate in pazienti per lo più anziani. Conseguentemente anche l’approccio terapeutico risulta notevolmente diverso: le resezioni endoscopiche sono estremamente rare in Occidente e le tecniche di approccio laparoscopico sono state accettate a fatica e molto lentamente, nonostante vari studi condotti negli ultimi decenni ne dimostrino la non inferiorità in termini di radicalità oncologica (anche nelle linfadenectomie D2) e una superiorità in termini di outcome e tempi di recupero anche negli AGC. L’esperienza del San Matteo di Pavia riproduce fedelmente il trend del mondo Occidentale. Negli ultimi tre anni (dal 2017 al 2019) sono stati analizzati 83 casi di adenocarcinoma gastrico sottoposti ad intervento chirurgico. L’approccio laparoscopico ha iniziato ad essere impiegato a partire dal 2018, con progressiva riduzione degli interventi open. Non si evidenziano differenze in termini di mortalità ma risulta una netta riduzione dell’incidenza delle complicanze. I tempi operatori risultano significativamente superiori nell’approccio laparoscopico. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a dissezioni linfonodali adeguatamente estese. Non si registrano particolari differenze in termini di sopravvivenza. Conclusioni: l’approccio laparoscopico può essere impiegato con sicurezza anche nel trattamento degli AGC, garantendo radicalità oncologica e recupero postoperatorio più veloce e privo di complicanze.

Approccio al trattamento mininvasivo del carcinoma gastrico: la nostra esperienza

PEVERADA, JACOPO
2018/2019

Abstract

Gastric cancer remains one of the major causes of death worldwide, especially in elderly male patients. Currently gastric cancer is the 5th neoplasm by incidence and the 3rd for mortality. While efficient screening programs in the Eastern world make diagnoses of adenocarcinoma much more frequently and early, in the Western world the lack of surveillance strategies is associated with particularly advanced forms of diagnoses mostly in elderly patients. Consequently, the therapeutic approach is also considerably different: endoscopic resections are extremely rare in the West and laparoscopic approach has been accepted with difficulty and very slowly, even though various studies conducted in recent decades have shown its non-inferiority in terms of oncological radicality (also in D2 lymphadenectomies) and superiority in terms of outcome and recovery times also in AGCs. The experience of San Matteo di Pavia  reproduces accurately the trend of the Western world. In the last three years (from 2017 to 2019) 83 cases of gastric adenocarcinoma undergoing surgery have been analyzed. The laparoscopic approach has began to be used since 2018, with a progressive reduction of open surgeries. There are no differences in terms of mortality but there is a clear reduction of complications. Operating times are significantly longer in the laparoscopic approach. Both groups underwent adequately extensive lymph node dissections. There are no particular differences in terms of survival. Conclusions: the laparoscopic approach can also be used with confidence in the treatment of AGCs, guaranteeing oncological radicality and faster and complication-free postoperative recovery.
2018
Minimally invasive approach for gastric cancer: our experience
I tumori dello stomaco, in particolare gli adenocarcinomi, rimangono una delle principali cause di morte a livello globale, specialmente in pazienti anziani di sesso maschile. Attualmente il cancro gastrico costituisce la 5° neoplasia per incidenza e la 3° per mortalità. Mentre efficienti programmi di screening nel mondo Orientale rendono le diagnosi di adenocarcinoma molto più frequenti e precoci, nel mondo Occidentale la carenza di strategie di sorveglianza si associa a diagnosi di forme particolarmente avanzate in pazienti per lo più anziani. Conseguentemente anche l’approccio terapeutico risulta notevolmente diverso: le resezioni endoscopiche sono estremamente rare in Occidente e le tecniche di approccio laparoscopico sono state accettate a fatica e molto lentamente, nonostante vari studi condotti negli ultimi decenni ne dimostrino la non inferiorità in termini di radicalità oncologica (anche nelle linfadenectomie D2) e una superiorità in termini di outcome e tempi di recupero anche negli AGC. L’esperienza del San Matteo di Pavia riproduce fedelmente il trend del mondo Occidentale. Negli ultimi tre anni (dal 2017 al 2019) sono stati analizzati 83 casi di adenocarcinoma gastrico sottoposti ad intervento chirurgico. L’approccio laparoscopico ha iniziato ad essere impiegato a partire dal 2018, con progressiva riduzione degli interventi open. Non si evidenziano differenze in termini di mortalità ma risulta una netta riduzione dell’incidenza delle complicanze. I tempi operatori risultano significativamente superiori nell’approccio laparoscopico. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a dissezioni linfonodali adeguatamente estese. Non si registrano particolari differenze in termini di sopravvivenza. Conclusioni: l’approccio laparoscopico può essere impiegato con sicurezza anche nel trattamento degli AGC, garantendo radicalità oncologica e recupero postoperatorio più veloce e privo di complicanze.
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