Il fenomeno della dismissione industriale e la sua riconversione e rivalorizzazione funzionale è un tema centrale nel dibattito sulla città contemporanea. Si tratta di aree che nel corso della storia hanno avuto sia rilevanza industriale ma anche e soprattutto sociale, culturale e simbolica ed è per questi motivi che la rivitalizzazione dell'architettura dismessa diventa motore di sviluppo e strumento di conoscenza del proprio passato produttivo ed economico. Progettare questi vuoti urbani e intervenire su involucri industriali abbandonati significa inizialmente riconoscere ciò che hanno rappresentato per la comunità. Luoghi complessi rappresentanti lo sfruttamento per intere generazioni, luoghi di riscatto e di benessere economico, luoghi di aggregazione e quotidianità, luoghi di innovazione tecnologica e di omologazione della classe operaia. La dismissione post industriale e in generale l'abbandono delle aree produttive all'interno del tessuto urbano rappresenta il fallimento e la crisi di un settore o di una azienda che diventa insostenibile per quel luogo: sicuramente queste aree rappresentano un problema ma allo stesso tempo una grande occasione. Un'occasione di rimettere in discussione un modello urbano basato su una dinamica di espansione incontrollata in una direzione che vede il riutilizzo del suolo già edificato e una riprogettazione dei rapporti tra margini, relazioni e funzioni che devono adattarsi alla costante dinamicità del sistema territoriale e sociale. La scelta del tema del recupero e del riuso di un edificio dismesso come quello appartenente al grande Stabilimento G3 Innocenti a Milano Lambrate, nasce dalla volontà di rigenerare un'area industriale abbandonata, appartenente ad un più ampio processo di trasformazione delineato dal Programma di Recupero Urbano (P.R.U. Rubattino), e dall'opportunità di creare linee di intervento per il recupero di un manufatto di archeologia industriale che possa essere nuovamente utilizzato riconvertendolo in un organismo funzionale alla comunità senza intaccare le sue forti peculiarità spaziali e architettoniche. Le scelte progettuali intraprese hanno individuato come funzione interna al "Palazzo di Cristallo" un nuovo Mercato Metropolitano, una grande piazza coperta dove produttori e consumatori si incontrano secondo la filosofia del chilometro zero, una casa per le cascine e i consorzi di qualità che producono all'interno del territorio milanese e lombardo ma allo stesso tempo uno spazio dove imparare a conoscere, cucinare e assaggiare i prodotti tipici in modo interattivo e coinvolgente attraverso padiglioni espositivi e isole culturali-gastronomiche.
Recupero e Riuso dell'ex Stabilimento Innocenti come Mercato Metropolitano
MANUELLI, DANIELE
2017/2018
Abstract
Il fenomeno della dismissione industriale e la sua riconversione e rivalorizzazione funzionale è un tema centrale nel dibattito sulla città contemporanea. Si tratta di aree che nel corso della storia hanno avuto sia rilevanza industriale ma anche e soprattutto sociale, culturale e simbolica ed è per questi motivi che la rivitalizzazione dell'architettura dismessa diventa motore di sviluppo e strumento di conoscenza del proprio passato produttivo ed economico. Progettare questi vuoti urbani e intervenire su involucri industriali abbandonati significa inizialmente riconoscere ciò che hanno rappresentato per la comunità. Luoghi complessi rappresentanti lo sfruttamento per intere generazioni, luoghi di riscatto e di benessere economico, luoghi di aggregazione e quotidianità, luoghi di innovazione tecnologica e di omologazione della classe operaia. La dismissione post industriale e in generale l'abbandono delle aree produttive all'interno del tessuto urbano rappresenta il fallimento e la crisi di un settore o di una azienda che diventa insostenibile per quel luogo: sicuramente queste aree rappresentano un problema ma allo stesso tempo una grande occasione. Un'occasione di rimettere in discussione un modello urbano basato su una dinamica di espansione incontrollata in una direzione che vede il riutilizzo del suolo già edificato e una riprogettazione dei rapporti tra margini, relazioni e funzioni che devono adattarsi alla costante dinamicità del sistema territoriale e sociale. La scelta del tema del recupero e del riuso di un edificio dismesso come quello appartenente al grande Stabilimento G3 Innocenti a Milano Lambrate, nasce dalla volontà di rigenerare un'area industriale abbandonata, appartenente ad un più ampio processo di trasformazione delineato dal Programma di Recupero Urbano (P.R.U. Rubattino), e dall'opportunità di creare linee di intervento per il recupero di un manufatto di archeologia industriale che possa essere nuovamente utilizzato riconvertendolo in un organismo funzionale alla comunità senza intaccare le sue forti peculiarità spaziali e architettoniche. Le scelte progettuali intraprese hanno individuato come funzione interna al "Palazzo di Cristallo" un nuovo Mercato Metropolitano, una grande piazza coperta dove produttori e consumatori si incontrano secondo la filosofia del chilometro zero, una casa per le cascine e i consorzi di qualità che producono all'interno del territorio milanese e lombardo ma allo stesso tempo uno spazio dove imparare a conoscere, cucinare e assaggiare i prodotti tipici in modo interattivo e coinvolgente attraverso padiglioni espositivi e isole culturali-gastronomiche.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/22291