La presente tesi propone un confronto fra le ricerche dell’ultimo trentennio inerenti al musicking come spazio relazionale e il metodo Esagramma, metodo elaborato con l’obiettivo di proporre percorsi musicali orchestrali a bambini, ragazzi e adulti con disabilità intellettiva e autismo. Essa si sviluppa in tre parti: la prima affronta le principali tendenze di ricerca relativa alla musica intesa come contesto relazionale. Esse riguardano le relazioni fra co-esecutori, il concetto di liminarità, di gesto musicale, di entrainment e di empatia in contesti performativi e musicoterapici. La seconda presenta la teoria che sta alla base del metodo Esagramma e descrive brevemente i suoi percorsi musicali, con l’intento di rendere chiara la sua pertinenza con il tema del musicking come strumento relazionale. Questi percorsi hanno infatti l’obiettivo di raffinare strumenti personali di modulazione del sé e di interazione sociale, a partire da elementi chiave quali: la voce differenziata degli strumenti dell’orchestra, il dialogo polifonico via via più complesso, la forma musicale come mezzo di strutturazione del tempo. La terza parte consiste infine in una rilettura delle tematiche esposte dagli studi più recenti alla luce dell’esperienza originale di Esagramma. L’obiettivo della tesi è dunque quello di verificare le convergenze e le discontinuità fra le ricerche attuali condotte in ambito europeo e questo metodo, evidenziando in particolar modo le eventuali proposte integrative emerse da un tale confronto.
Musicking sinfonico come strumento relazionale. Un confronto delle teorie recenti con il metodo Esagramma
VERGANI, FRANCESCA
2016/2017
Abstract
La presente tesi propone un confronto fra le ricerche dell’ultimo trentennio inerenti al musicking come spazio relazionale e il metodo Esagramma, metodo elaborato con l’obiettivo di proporre percorsi musicali orchestrali a bambini, ragazzi e adulti con disabilità intellettiva e autismo. Essa si sviluppa in tre parti: la prima affronta le principali tendenze di ricerca relativa alla musica intesa come contesto relazionale. Esse riguardano le relazioni fra co-esecutori, il concetto di liminarità, di gesto musicale, di entrainment e di empatia in contesti performativi e musicoterapici. La seconda presenta la teoria che sta alla base del metodo Esagramma e descrive brevemente i suoi percorsi musicali, con l’intento di rendere chiara la sua pertinenza con il tema del musicking come strumento relazionale. Questi percorsi hanno infatti l’obiettivo di raffinare strumenti personali di modulazione del sé e di interazione sociale, a partire da elementi chiave quali: la voce differenziata degli strumenti dell’orchestra, il dialogo polifonico via via più complesso, la forma musicale come mezzo di strutturazione del tempo. La terza parte consiste infine in una rilettura delle tematiche esposte dagli studi più recenti alla luce dell’esperienza originale di Esagramma. L’obiettivo della tesi è dunque quello di verificare le convergenze e le discontinuità fra le ricerche attuali condotte in ambito europeo e questo metodo, evidenziando in particolar modo le eventuali proposte integrative emerse da un tale confronto.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/22393