Nel presente lavoro si ripercorrono le principali teorie criminologiche e sociologiche della devianza e della criminalità minorile. Partendo da un breve accenno alle teorie più remote della Scuola Positiva, si cerca di indagarne gli sviluppi attraverso l’analisi delle teorie bio-antropologiche più attuali e delle moderne neuroscienze, proseguendo poi con l’esposizione delle teorie sociologiche principali. Attraverso una rielaborazione dei dati statistici, si analizza la criminalità minorile in Italia negli ultimi anni e in particolare nel periodo della pandemia da Covid-19. Si approfondisce il fenomeno delle baby gang cercando anche di individuare il loro inquadramento giuridico; e del cyberbullismo, perché dai dati emerge che i reati informatici sono in aumento a causa dei periodi di lockdown che hanno portato ad un utilizzo sempre maggiore di dispositivi elettronici. La criminalità nel mondo del web si distingue dalla tradizionale criminalità minorile, che tendenzialmente si manifesta in gruppo, in quanto viene attuata spesso in modo autonomo e solitario. Da quest'indagine attuale sulla criminalità minorile si possono individuare i bisogni dei minori che vengono spiegati con la recente teoria dell’ “azione deviante comunicativa”. Tale interpretazione permette di ragionare sul ruolo della famiglia e della scuola e sui possibili percorsi di rieducazione che il minore può intraprendere sia all’interno che all’esterno degli istituti penitenziari, in particolare la sospensione del processo con messa alla prova e la mediazione penale.
La criminalità minorile tra disagio post-pandemia ed esigenze educative Un'indagine statistica e criminologica
PORCHEDDU, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
Nel presente lavoro si ripercorrono le principali teorie criminologiche e sociologiche della devianza e della criminalità minorile. Partendo da un breve accenno alle teorie più remote della Scuola Positiva, si cerca di indagarne gli sviluppi attraverso l’analisi delle teorie bio-antropologiche più attuali e delle moderne neuroscienze, proseguendo poi con l’esposizione delle teorie sociologiche principali. Attraverso una rielaborazione dei dati statistici, si analizza la criminalità minorile in Italia negli ultimi anni e in particolare nel periodo della pandemia da Covid-19. Si approfondisce il fenomeno delle baby gang cercando anche di individuare il loro inquadramento giuridico; e del cyberbullismo, perché dai dati emerge che i reati informatici sono in aumento a causa dei periodi di lockdown che hanno portato ad un utilizzo sempre maggiore di dispositivi elettronici. La criminalità nel mondo del web si distingue dalla tradizionale criminalità minorile, che tendenzialmente si manifesta in gruppo, in quanto viene attuata spesso in modo autonomo e solitario. Da quest'indagine attuale sulla criminalità minorile si possono individuare i bisogni dei minori che vengono spiegati con la recente teoria dell’ “azione deviante comunicativa”. Tale interpretazione permette di ragionare sul ruolo della famiglia e della scuola e sui possibili percorsi di rieducazione che il minore può intraprendere sia all’interno che all’esterno degli istituti penitenziari, in particolare la sospensione del processo con messa alla prova e la mediazione penale.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/2309