This thesis is about normal and pathologic mental aging, a phenomenon having a strong social impact, and about the possibility to intervene with drugs to maintain an optimal level of cognitive activity.
Which are the determinants of physiological brain aging? Two factors deserve a particular attention: the age-associated changes of neurotransmitters and the presence of cerebral vascular disorders associated with cardiovascular and metabolic risk factors.
 Studies about neurotransmitters' alterations during aging originated in the second half of the Sixties and continued until the second half of the Eighties. Subsequently, the interest shifted towards researchesonage-associated neurodegenerative diseases, intracellular signalling systems, metabolism, production of aberrant proteins and, more recently, on epigenetic mechanisms. 
What are the possibilities to modify the age-associated processes affecting the brain? 
It is important to distinguish physiological from pathological aging, or better, from age-associated diseases.
In the case of the former, interventions, mostly non specific, are focused to sustain neurotransmitters’ functionusing supplements, vitamins and anappropriate lifestyle.
In the case of the latter (dementing diseases associated with aging), the interventions are more specific and based on the knowledge about the pathogenesis of the disease (even if inadequate). The thesis explores the available treatment options, including the non-pharmacological approaches, for the cognitively compromised patient.

La tesi affronta il tema di forte impatto sociale dell’ invecchiamento cerebrale normale e patologico e delle possibilità di intervenire con farmaci per mantenere un livello ottimale delle attività cognitive.
Quali sono i determinanti dell’ invecchiamento cerebrale fisiologico? Sicuramente meritano attenzione due fattori: le alterazioni dei neurotrasmettitori e le alterazioni cerebrali vascolari.
Gli studi sulle alterazioni dei neurotrasmettitori durante l’ invecchiamento originano nella seconda metà degli anni Sessanta e proseguono fino alla seconda metà degli anni Ottanta. Successivamente, l’ interesse si è spostato maggiormente sulla ricerca circa le malattie neurodegenerative associate all’ invecchiamento, i sistemi di signaling intracellulare, il metabolismo, la produzione di proteine aberranti e, più recentemente, le modificazioni epigenetiche.
Quali sono le possibilità di intervento in queste situazioni?
Bisogna distinguere l’ invecchiamento fisiologico da quello patologico, o meglio dalle malattie associate all’ invecchiamento.
Per il primo, gli interventi sono mirati soprattutto a sostenere le funzioni trasmettitoriali in modo aspecifico per lo più con l’ uso di integratori, vitamine e l’ adozione di un corretto stile di vita. 
Per il secondo (le patologie dementigene associate all’ invecchiamento), gli interventi sono più specifici e basatisulle conoscenze (sebbeneancora scarse) della patogenesi della malattia. 
La tesi esplora le opzioni terapeutiche disponibili e affronta anche il tema delle diverse modalità di care del paziente, cognitivamente compromesso utilizzando interventi di tipo non farmacologico.

Interventi farmacologici e non atti a prevenire l’ invecchiamento cerebrale.

RIVERA, EMMANUEL
2015/2016

Abstract

This thesis is about normal and pathologic mental aging, a phenomenon having a strong social impact, and about the possibility to intervene with drugs to maintain an optimal level of cognitive activity.
Which are the determinants of physiological brain aging? Two factors deserve a particular attention: the age-associated changes of neurotransmitters and the presence of cerebral vascular disorders associated with cardiovascular and metabolic risk factors.
 Studies about neurotransmitters' alterations during aging originated in the second half of the Sixties and continued until the second half of the Eighties. Subsequently, the interest shifted towards researchesonage-associated neurodegenerative diseases, intracellular signalling systems, metabolism, production of aberrant proteins and, more recently, on epigenetic mechanisms. 
What are the possibilities to modify the age-associated processes affecting the brain? 
It is important to distinguish physiological from pathological aging, or better, from age-associated diseases.
In the case of the former, interventions, mostly non specific, are focused to sustain neurotransmitters’ functionusing supplements, vitamins and anappropriate lifestyle.
In the case of the latter (dementing diseases associated with aging), the interventions are more specific and based on the knowledge about the pathogenesis of the disease (even if inadequate). The thesis explores the available treatment options, including the non-pharmacological approaches, for the cognitively compromised patient.
2015
Pharmacological and non pharmacologicalinterventionsdesigned to prevent brain aging.
La tesi affronta il tema di forte impatto sociale dell’ invecchiamento cerebrale normale e patologico e delle possibilità di intervenire con farmaci per mantenere un livello ottimale delle attività cognitive.
Quali sono i determinanti dell’ invecchiamento cerebrale fisiologico? Sicuramente meritano attenzione due fattori: le alterazioni dei neurotrasmettitori e le alterazioni cerebrali vascolari.
Gli studi sulle alterazioni dei neurotrasmettitori durante l’ invecchiamento originano nella seconda metà degli anni Sessanta e proseguono fino alla seconda metà degli anni Ottanta. Successivamente, l’ interesse si è spostato maggiormente sulla ricerca circa le malattie neurodegenerative associate all’ invecchiamento, i sistemi di signaling intracellulare, il metabolismo, la produzione di proteine aberranti e, più recentemente, le modificazioni epigenetiche.
Quali sono le possibilità di intervento in queste situazioni?
Bisogna distinguere l’ invecchiamento fisiologico da quello patologico, o meglio dalle malattie associate all’ invecchiamento.
Per il primo, gli interventi sono mirati soprattutto a sostenere le funzioni trasmettitoriali in modo aspecifico per lo più con l’ uso di integratori, vitamine e l’ adozione di un corretto stile di vita. 
Per il secondo (le patologie dementigene associate all’ invecchiamento), gli interventi sono più specifici e basatisulle conoscenze (sebbeneancora scarse) della patogenesi della malattia. 
La tesi esplora le opzioni terapeutiche disponibili e affronta anche il tema delle diverse modalità di care del paziente, cognitivamente compromesso utilizzando interventi di tipo non farmacologico.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
Per maggiori informazioni e per verifiche sull'eventuale disponibilità del file scrivere a: unitesi@unipv.it.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/23191