Building recovery is a very important topic regarding cities transformation. The evolution of urban texture and social needs make it difficult to maintain the original function of the building, for which reason this kind of projects often result in a modification of its function. In this thesis project, it has been studied and applied the refunctionalization method, regarding the recovery of the Ottorino Rossi pavilion in the previous neuropathologic clinic “Casimiro Mondino” of Pavia. University of Pavia, which is clinic’s owner, is evaluating the reuse of the building, that is composed by two pavilions: the first one, built in the early 1900, would be converted into a university college, while the second one, built in the 30’s, would be turned into the headquarter of advanced master degree courses. This new intended use needs a high flexibility of the spaces, since the advanced master degree courses change from year to year both in terms of the number of student hosted and courses. Unfortunately, there is a lack of specific regulation for university classrooms; hence, due to the high flexibility needed by this kind of destination, it has been decided to study the regulation for lower grade schools as a basis, considering modification of each parameter to provide more space to every student and furniture flexibility. Moreover, it has been considered the demolition of some parts that have been added in the 60’s, that for reasons linked to the building technology and the spatial distribution, cannot satisfy the new function.

Il recupero edilizio è una tematica molto importante nel processo di trasformazione delle città. I cambiamenti del tessuto urbano e delle esigenze dei fruitori hanno reso difficile il mantenimento della destinazione d’uso originale dei manufatti, e per questa ragione, nella maggior parte dei progetti di riuso, si assiste ad un cambiamento più o meno radicale della funzione. In questo progetto di tesi è stata studiata e applicata la rifunzionalizzazione, come processo di riuso, al dismesso padiglione Ottorino Rossi dell’ex Clinica Neuropatologica “Casimiro Mondino” di Pavia. L’Università di Pavia, proprietaria della Clinica, sta valutando un progetto per il riuso di questo edificio che si compone di due padiglioni: convertire il primo, risalente ai primi anni del ‘900, in una residenza universitaria, mentre il secondo, oggetto di questa tesi e costruito negli trenta, trasformarlo in una nuova sede didattica dedicata ai master universitari. Questa nuova destinazione d’uso necessita la flessibilità degli spazi, poiché i master universitari variano ogni anno sia nel numero di studenti che nel numero di corsi. Essendo assenti le normative specifiche per le aule universitarie, si è deciso di affrontare uno studio sui parametri esistenti per edifici scolastici di grado inferiore, e di applicare degli standard diversi, per garantire maggior spazio in aula ad ogni studente e flessibilità anche nell’arredamento. Inoltre è stata considerata la demolizione e ricostruzione di alcune parti aggiunte negli anni ‘60, che per ragioni legate alla tecnologia costruttiva e alla distribuzione spaziale, non sono in grado di soddisfare la nuova funzione.

Riuso del padiglione Ottorino Rossi dell'ex clinica Neuropatologica Casimiro Mondino in Pavia: progetto per una nuova sede didattica universitaria per master universitari

PILAN, PATRIZIA
2016/2017

Abstract

Building recovery is a very important topic regarding cities transformation. The evolution of urban texture and social needs make it difficult to maintain the original function of the building, for which reason this kind of projects often result in a modification of its function. In this thesis project, it has been studied and applied the refunctionalization method, regarding the recovery of the Ottorino Rossi pavilion in the previous neuropathologic clinic “Casimiro Mondino” of Pavia. University of Pavia, which is clinic’s owner, is evaluating the reuse of the building, that is composed by two pavilions: the first one, built in the early 1900, would be converted into a university college, while the second one, built in the 30’s, would be turned into the headquarter of advanced master degree courses. This new intended use needs a high flexibility of the spaces, since the advanced master degree courses change from year to year both in terms of the number of student hosted and courses. Unfortunately, there is a lack of specific regulation for university classrooms; hence, due to the high flexibility needed by this kind of destination, it has been decided to study the regulation for lower grade schools as a basis, considering modification of each parameter to provide more space to every student and furniture flexibility. Moreover, it has been considered the demolition of some parts that have been added in the 60’s, that for reasons linked to the building technology and the spatial distribution, cannot satisfy the new function.
2016
Reuse of Neuropatological clinic Casimiro Mondino's Ottorino Rossi pavilion in Pavia: project for a new didactic university hendquater
Il recupero edilizio è una tematica molto importante nel processo di trasformazione delle città. I cambiamenti del tessuto urbano e delle esigenze dei fruitori hanno reso difficile il mantenimento della destinazione d’uso originale dei manufatti, e per questa ragione, nella maggior parte dei progetti di riuso, si assiste ad un cambiamento più o meno radicale della funzione. In questo progetto di tesi è stata studiata e applicata la rifunzionalizzazione, come processo di riuso, al dismesso padiglione Ottorino Rossi dell’ex Clinica Neuropatologica “Casimiro Mondino” di Pavia. L’Università di Pavia, proprietaria della Clinica, sta valutando un progetto per il riuso di questo edificio che si compone di due padiglioni: convertire il primo, risalente ai primi anni del ‘900, in una residenza universitaria, mentre il secondo, oggetto di questa tesi e costruito negli trenta, trasformarlo in una nuova sede didattica dedicata ai master universitari. Questa nuova destinazione d’uso necessita la flessibilità degli spazi, poiché i master universitari variano ogni anno sia nel numero di studenti che nel numero di corsi. Essendo assenti le normative specifiche per le aule universitarie, si è deciso di affrontare uno studio sui parametri esistenti per edifici scolastici di grado inferiore, e di applicare degli standard diversi, per garantire maggior spazio in aula ad ogni studente e flessibilità anche nell’arredamento. Inoltre è stata considerata la demolizione e ricostruzione di alcune parti aggiunte negli anni ‘60, che per ragioni legate alla tecnologia costruttiva e alla distribuzione spaziale, non sono in grado di soddisfare la nuova funzione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/23310