La Stazione Centrale di Milano è uno dei luoghi simbolo della città, riconosciuto da tutti come luogo di passaggio di molti. I Magazzini Raccordati fanno parte del complesso della stazione e in passato erano usati come depositi e negozi, con affaccio diretto sulle due vie laterali, via F. Aporti e via G. Sammartini. La particolarità del caso milanese, che lo distingue dagli atri esempi simili europei e non, è la presenza di due binari di servizio realizzati all’interno del terrapieno sotto il livello dei binari per permettere i rifornimenti ai singoli spazi commerciali senza occupare le strade adiacenti. Per questo motivo vennero chiamati “raccordati” e “Magazzini Raccordati” fu appunto il nome della società che inizialmente li prese in gestione. Attualmente il fronte dei Magazzini costituisce una barriera tra le due parti della città divise dalla ferrovia e non interagisce con il tessuto urbano, definendo un confine quasi invalicabile, se non fosse per la presenza di alcuni tunnel di collegamento viabilistico, poco adatti al passagio pedonale. L’obiettivo principale di questo studio è quello di ripensare la relazione dell’infrastruttura con la città, creando nuovi poli di attrazione e dando nuove funzioni ai magazzini, oramai quasi tutti in stato di abbandono. Una componente importante da tenere in forte considerazione è l’identità multietnica della Zona 2 di Milano, dove appunto si trova la Stazione Centrale e il complesso dei Magazzini: la presenza di numerosi stranieri e la volontà da parte delle associazioni già attive di creare un senso di comunità locale rende naturale un’ipotesi di nuovi spazi di aggregazione e soprattutto di interazione. Inoltre il grande afflusso di persone proveniente dalla Stazione Centrale e il transito quotidiano intorno all’area dei Magazzini giustificano la necessità di rinconvertire questa struttura ad un uso urbano sostenibile. Partendo da questa ipotesi e in seguito all’analisi dell’area e allo studio di altri casi realizzati nel mondo, il progetto propone una riqualificazione che tenga conto delle componenti sociali, storiche, architettoniche e culturali con l’inserimento di nuove funzioni a servizio della collettività, come un mercato centrale, un museo, un auditorium, un coworking e uno skatepark.
I "Magazzini Raccordati" della Stazione Centrale di Milano: proposta per il riuso degli spazi dismessi
ROMANO, GIULIA
2016/2017
Abstract
La Stazione Centrale di Milano è uno dei luoghi simbolo della città, riconosciuto da tutti come luogo di passaggio di molti. I Magazzini Raccordati fanno parte del complesso della stazione e in passato erano usati come depositi e negozi, con affaccio diretto sulle due vie laterali, via F. Aporti e via G. Sammartini. La particolarità del caso milanese, che lo distingue dagli atri esempi simili europei e non, è la presenza di due binari di servizio realizzati all’interno del terrapieno sotto il livello dei binari per permettere i rifornimenti ai singoli spazi commerciali senza occupare le strade adiacenti. Per questo motivo vennero chiamati “raccordati” e “Magazzini Raccordati” fu appunto il nome della società che inizialmente li prese in gestione. Attualmente il fronte dei Magazzini costituisce una barriera tra le due parti della città divise dalla ferrovia e non interagisce con il tessuto urbano, definendo un confine quasi invalicabile, se non fosse per la presenza di alcuni tunnel di collegamento viabilistico, poco adatti al passagio pedonale. L’obiettivo principale di questo studio è quello di ripensare la relazione dell’infrastruttura con la città, creando nuovi poli di attrazione e dando nuove funzioni ai magazzini, oramai quasi tutti in stato di abbandono. Una componente importante da tenere in forte considerazione è l’identità multietnica della Zona 2 di Milano, dove appunto si trova la Stazione Centrale e il complesso dei Magazzini: la presenza di numerosi stranieri e la volontà da parte delle associazioni già attive di creare un senso di comunità locale rende naturale un’ipotesi di nuovi spazi di aggregazione e soprattutto di interazione. Inoltre il grande afflusso di persone proveniente dalla Stazione Centrale e il transito quotidiano intorno all’area dei Magazzini giustificano la necessità di rinconvertire questa struttura ad un uso urbano sostenibile. Partendo da questa ipotesi e in seguito all’analisi dell’area e allo studio di altri casi realizzati nel mondo, il progetto propone una riqualificazione che tenga conto delle componenti sociali, storiche, architettoniche e culturali con l’inserimento di nuove funzioni a servizio della collettività, come un mercato centrale, un museo, un auditorium, un coworking e uno skatepark.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/23801