I social media, l’intelligenza artificiale e la tecnologia permettono agli individui di migliorare la loro vita. Ad oggi però c’è l’urgente necessità di criticare i dispositivi piuttosto che sviluppare delle competenze digitali che permettano un sano e corretto utilizzo delle piattaforme. Si passa sempre più dal comunicare al digitare, dal leggere le notizie sul giornale a scorrere le news sul feed dei social media. Il presente elaborato si propone di indagare le potenzialità delle nuove tecnologie, la percezione che ne hanno gli individui e come il loro comportamento scorretto online determini delle conseguenze e degli effetti negativi sulla vita di altri. D’altro canto, invece, sfruttando l’istruzione è possibile eliminare queste problematiche e navigare in modo sicuro sul web. Nel primo capitolo viene inizialmente presentata una spiegazione sia dei social media che dei dati digitali. A seguire viene poi descritta la percezione dell’opinione pubblica sull’utilizzo delle informazioni online dalle piattaforme: questo riprendendo il celebre docu-film «The social dilemma». Nel secondo capitolo si descrivono invece i benefici e i rischi nell’utilizzo dei social media. Una soluzione a queste problematiche si traduce nell’educazione al mondo digitale: per dimostrarlo si porta alla luce la core value di Vodafone Italia. Quest’ultima, infatti, impiega la tecnologia per migliorare la vita degli individui in diversi modi. Nel capitolo tre si indaga su una possibile correlazione tra il nuovo e-taliano usato sui social media e ciò che accade quando gli individui comunicano online. Viene proposta un’analisi linguistica di duecento commenti appartenenti a due post pubblicati da «Trash Italiano» su Instagram e Facebook. Dallo studio emerge che il linguaggio adottato sulle piattaforme viene intenzionalmente scelto dagli utenti. Questi però non sono spronati a diffondere messaggi d’odio a causa dei social media ma utilizzano l’hate speech per colpa dall’assenza di una corretta educazione digitale. Il capitolo quattro mira a descrivere cosa sia precisamente l’intelligenza artificiale in modo da dimostrare l’assenza di una possibile futura presa di coscienza di questa tecnologia. L’AI per differenti motivi viene infatti percepita negativamente dagli individui ma, ciò nonostante, la sua applicazione porta spesso a benefici per la società. L’ultimo capitolo presenta invece delle interviste condotte a un determinato campione di riferimento. Questo studio viene eseguito in modo da verificare le ipotesi e le affermazioni fatte nel corso della tesi. Gli individui fanno emergere dei pareri contrastanti. Questi lo sono sia nel caso in cui si confrontano le opinioni tra i diversi intervistati che nel caso in cui si guardano le precedenti risposte date da uno stesso soggetto su altre tematiche. Risulta quindi chiaro che la relazione tra percezione e realtà oggettiva della tecnologia è molto distante dalla verità dei fatti. Non resta dunque che voltare le spalle ai pregiudizi sulle nuove tecnologie e aprire la strada all’istruzione e all’apprendimento di nuove capacità non più prettamente umane ma digitali. La tesi si propone come strumento per combattere i preconcetti sulla tecnologia in modo da poterne apprezzare appieno il potenziale e sfruttarne le opportunità.
Social media e società: l'educazione al mondo digitale come soluzione alla black box della tecnologia
CARRUCCIU, DENISE
2022/2023
Abstract
I social media, l’intelligenza artificiale e la tecnologia permettono agli individui di migliorare la loro vita. Ad oggi però c’è l’urgente necessità di criticare i dispositivi piuttosto che sviluppare delle competenze digitali che permettano un sano e corretto utilizzo delle piattaforme. Si passa sempre più dal comunicare al digitare, dal leggere le notizie sul giornale a scorrere le news sul feed dei social media. Il presente elaborato si propone di indagare le potenzialità delle nuove tecnologie, la percezione che ne hanno gli individui e come il loro comportamento scorretto online determini delle conseguenze e degli effetti negativi sulla vita di altri. D’altro canto, invece, sfruttando l’istruzione è possibile eliminare queste problematiche e navigare in modo sicuro sul web. Nel primo capitolo viene inizialmente presentata una spiegazione sia dei social media che dei dati digitali. A seguire viene poi descritta la percezione dell’opinione pubblica sull’utilizzo delle informazioni online dalle piattaforme: questo riprendendo il celebre docu-film «The social dilemma». Nel secondo capitolo si descrivono invece i benefici e i rischi nell’utilizzo dei social media. Una soluzione a queste problematiche si traduce nell’educazione al mondo digitale: per dimostrarlo si porta alla luce la core value di Vodafone Italia. Quest’ultima, infatti, impiega la tecnologia per migliorare la vita degli individui in diversi modi. Nel capitolo tre si indaga su una possibile correlazione tra il nuovo e-taliano usato sui social media e ciò che accade quando gli individui comunicano online. Viene proposta un’analisi linguistica di duecento commenti appartenenti a due post pubblicati da «Trash Italiano» su Instagram e Facebook. Dallo studio emerge che il linguaggio adottato sulle piattaforme viene intenzionalmente scelto dagli utenti. Questi però non sono spronati a diffondere messaggi d’odio a causa dei social media ma utilizzano l’hate speech per colpa dall’assenza di una corretta educazione digitale. Il capitolo quattro mira a descrivere cosa sia precisamente l’intelligenza artificiale in modo da dimostrare l’assenza di una possibile futura presa di coscienza di questa tecnologia. L’AI per differenti motivi viene infatti percepita negativamente dagli individui ma, ciò nonostante, la sua applicazione porta spesso a benefici per la società. L’ultimo capitolo presenta invece delle interviste condotte a un determinato campione di riferimento. Questo studio viene eseguito in modo da verificare le ipotesi e le affermazioni fatte nel corso della tesi. Gli individui fanno emergere dei pareri contrastanti. Questi lo sono sia nel caso in cui si confrontano le opinioni tra i diversi intervistati che nel caso in cui si guardano le precedenti risposte date da uno stesso soggetto su altre tematiche. Risulta quindi chiaro che la relazione tra percezione e realtà oggettiva della tecnologia è molto distante dalla verità dei fatti. Non resta dunque che voltare le spalle ai pregiudizi sulle nuove tecnologie e aprire la strada all’istruzione e all’apprendimento di nuove capacità non più prettamente umane ma digitali. La tesi si propone come strumento per combattere i preconcetti sulla tecnologia in modo da poterne apprezzare appieno il potenziale e sfruttarne le opportunità.È consentito all'utente scaricare e condividere i documenti disponibili a testo pieno in UNITESI UNIPV nel rispetto della licenza Creative Commons del tipo CC BY NC ND.
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https://hdl.handle.net/20.500.14239/2465