Since the last decade, a growing interest in natural and biological cosmetics has been registered among both customers and companies. These products are now experiencing a widespread commercialization and no longer are just a market niche. The adjective "organic” (the same of “biological”) originates from the agricultural environment, where it refers to a product obtained in respect of specific farming rules (prohibiting synthetic pesticides, antibiotics, synthetic fertilizers) and transformed without using additives, synthetic preservatives and artificial food colouring. While in the agricultural sector a strengthened legislation regulates biological farming and its products, it is not the same in the cosmetic sector, where, nowadays, an European regulation does not exist. In the absence of a recognized international legislation, two major certification systems have been introduced: Cosmos and Natrue. In the European scenario they are the only two reference certification systems for organic-ecological cosmetics. At the same time, many national consortia (in Italy ICEA CCPB and BIOS) have emerged with the aim to certify cosmetic products following the two European standards, but also introducing their own regulations for organic and natural certifications. In both the international as well as local certification systems, products are classified following criteria based on the presence of minimal doses of organic and natural ingredients, the use of sustainable and eco-compatible industrial processes and the prohibition to use synthetic perfumes, colourants, oil-based materials and genetically modified organisms (GMOs). Moreover, in order to obtain a certification, animal testing is not allowed and the packaging must be recyclable. The goal of the thesis is to present a comprehensive picture of the policy framework that regulates biological cosmetic, as in Italy this regulation is still in evolution and certificate authorities are trying to achieve homogeneity in the cosmetic market.

Nell'ultimo decennio, il cosmetico naturale e biologico ha mostrato un notevole incremento di interesse, sia da parte dei consumatori che delle aziende, passando da genere merceologico di nicchia a prodotto di diffusa commercializzazione. L'aggettivo "biologico" nasce in ambito agro-alimentare per indicare un prodotto derivato dalla natura e ottenuto senza l'impiego di pesticidi e fertilizzanti e trasformato con metodologie che non prevedono l'aggiunta di additivi, conservanti sintetici, coloranti artificiali. Ma, mentre nel settore agricolo esiste una consolidata normativa di riferimento, che disciplina a livello europeo le coltivazioni, l’allevamento biologico ed i prodotti finiti ad essi annessi, per il settore cosmetico non esiste, ad oggi, una legge comunitaria. La mancanza di precise norme di riferimento e di un regolamento riconosciuto internazionalmente ha portato alla nascita di due grandi sistemi di certificazione Cosmos e Natrue che si pongono, sullo scenario europeo, come i due unici disciplinari di riferimento della cosmesi bio-ecologica. Allo stesso tempo, però, all’interno delle varie nazioni si sono formati tanti piccoli consorzi, ad esempio, in Italia, ICEA, CCPB e BIOS, che certificano i prodotti cosmetici secondo i due standard europei e/o stabilendo propri protocolli di produzione per il rilascio dell’etichetta bio piuttosto che naturale. Sia nel caso della certificazione comunitaria che di quella locale, i prodotti vengono caratterizzati e differenziati per la presenza di percentuali definite di ingredienti di origine biologica o naturale, per l'uso di processi industriali non invasivi ed ecocompatibili e per il divieto di impiegare profumi sintetici, coloranti, derivati del petrolio ed anche OGM. Inoltre, ai fini della certificazione, non vengono ammessi test su animali per prodotto finito e l'imballaggio deve essere riciclabile. Scopo della tesi è delineare un quadro il più possibile esaustivo del mondo della cosmesi ecobio, in quanto la normativa a riguardo, soprattutto in Italia si presenta ancora in via di sviluppo e gli enti certificatori cercano di dare omogeneità a questo mercato in attesa di un vero e proprio Regolamento.

"Il cosmetico biologico: normativa e tecnologia cosmetica"

VEZZULLI, VALENTINA
2015/2016

Abstract

Since the last decade, a growing interest in natural and biological cosmetics has been registered among both customers and companies. These products are now experiencing a widespread commercialization and no longer are just a market niche. The adjective "organic” (the same of “biological”) originates from the agricultural environment, where it refers to a product obtained in respect of specific farming rules (prohibiting synthetic pesticides, antibiotics, synthetic fertilizers) and transformed without using additives, synthetic preservatives and artificial food colouring. While in the agricultural sector a strengthened legislation regulates biological farming and its products, it is not the same in the cosmetic sector, where, nowadays, an European regulation does not exist. In the absence of a recognized international legislation, two major certification systems have been introduced: Cosmos and Natrue. In the European scenario they are the only two reference certification systems for organic-ecological cosmetics. At the same time, many national consortia (in Italy ICEA CCPB and BIOS) have emerged with the aim to certify cosmetic products following the two European standards, but also introducing their own regulations for organic and natural certifications. In both the international as well as local certification systems, products are classified following criteria based on the presence of minimal doses of organic and natural ingredients, the use of sustainable and eco-compatible industrial processes and the prohibition to use synthetic perfumes, colourants, oil-based materials and genetically modified organisms (GMOs). Moreover, in order to obtain a certification, animal testing is not allowed and the packaging must be recyclable. The goal of the thesis is to present a comprehensive picture of the policy framework that regulates biological cosmetic, as in Italy this regulation is still in evolution and certificate authorities are trying to achieve homogeneity in the cosmetic market.
2015
"Regulation and technology of biological cosmetics"
Nell'ultimo decennio, il cosmetico naturale e biologico ha mostrato un notevole incremento di interesse, sia da parte dei consumatori che delle aziende, passando da genere merceologico di nicchia a prodotto di diffusa commercializzazione. L'aggettivo "biologico" nasce in ambito agro-alimentare per indicare un prodotto derivato dalla natura e ottenuto senza l'impiego di pesticidi e fertilizzanti e trasformato con metodologie che non prevedono l'aggiunta di additivi, conservanti sintetici, coloranti artificiali. Ma, mentre nel settore agricolo esiste una consolidata normativa di riferimento, che disciplina a livello europeo le coltivazioni, l’allevamento biologico ed i prodotti finiti ad essi annessi, per il settore cosmetico non esiste, ad oggi, una legge comunitaria. La mancanza di precise norme di riferimento e di un regolamento riconosciuto internazionalmente ha portato alla nascita di due grandi sistemi di certificazione Cosmos e Natrue che si pongono, sullo scenario europeo, come i due unici disciplinari di riferimento della cosmesi bio-ecologica. Allo stesso tempo, però, all’interno delle varie nazioni si sono formati tanti piccoli consorzi, ad esempio, in Italia, ICEA, CCPB e BIOS, che certificano i prodotti cosmetici secondo i due standard europei e/o stabilendo propri protocolli di produzione per il rilascio dell’etichetta bio piuttosto che naturale. Sia nel caso della certificazione comunitaria che di quella locale, i prodotti vengono caratterizzati e differenziati per la presenza di percentuali definite di ingredienti di origine biologica o naturale, per l'uso di processi industriali non invasivi ed ecocompatibili e per il divieto di impiegare profumi sintetici, coloranti, derivati del petrolio ed anche OGM. Inoltre, ai fini della certificazione, non vengono ammessi test su animali per prodotto finito e l'imballaggio deve essere riciclabile. Scopo della tesi è delineare un quadro il più possibile esaustivo del mondo della cosmesi ecobio, in quanto la normativa a riguardo, soprattutto in Italia si presenta ancora in via di sviluppo e gli enti certificatori cercano di dare omogeneità a questo mercato in attesa di un vero e proprio Regolamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/24974