La specie non indigena Gammarus roeselii Gervais, 1835 (Amphipoda, Gammaridae) nel sistema idrografico minore del bacino sub-lacuale del Fiume Ticino: distribuzione, caratteristiche ecologiche e potenziali vettori di dispersione.

One of the most successful invaders in freshwater ecosystems is the Balkanian amphipod Gammarus roeselii, which has a long invasion history in Eastern and Central Europe, where it is now considered a well-established exotic species. Up to 2005, its presence in Italy was recorded just for the Sile River basin (North-Eastern part of Italy); subsequently, in 2014, it was discovered within the Ticino River basin (Po River floodplain, Northern Italy). In this work, I update the distribution of G. roeselii in the southern part of the sub-lacustrine Ticino River basin, principally focusing on the small semi-natural streams of its minor irrigation system. The study includes a community analysis in order to evaluate the influence of this species on the macrozoobenthos and laboratory experiments with the aim to better understand its ecology and test hypothetical vectors that could help its spreading out of its native habitat.

Uno degli invasori di maggior successo negli ecosistemi acquatici è l’anfipode di origine balcanica Gammarus roeselii, caratterizzato da una lunga storia di invasione in Europa orientale e centrale, dove viene considerato specie esotica “ben-stabilizzata”. Fino al 2005, in Italia, la sua presenza era riportata nel solo bacino del Fiume Sile (Nord-Est Italia); successivamente, nel 2014, fu ritrovato anche nel bacino del Fiume Ticino (golena del Fiume Po, Nord Italia). In questo lavoro verrà aggiornata la distribuzione di G. roeselii nella parte meridionale del bacino sub-lacuale del Fiume Ticino, ponendo particolare attenzione ai corsi d’acqua semi-naturali del complesso idrografico minore. Lo studio ha incluso un’analisi di comunità per valutare l’influenza della specie sul macrozoobenthos ed esperimenti di laboratorio con lo scopo di comprenderne meglio l’ecologia e testare alcuni ipotetici vettori che potrebbero contribuire alla diffusione fuori dal suo habitat naturale.