Il trekking in quota sta conoscendo un grande sviluppo. Poiché esso non rappresenta un’attività sportiva “codificata”, pochi sono i dati relativi al dispendio energetico del trekking. Ho approfittato delle vacanze estive per valutare la spesa energetica durante alcune escursioni in quota a latitudini diverse: in Indonesia (Isola di Giava) su due vulcani attivi e in Italia (Dolomiti della val Badia) su un percorso fra rifugi. Per la valutazione del costo energetico ho utilizzato un galvanometro Arm Band®, che mediante alcuni sensori e un software di interpretazione permette di stimare con buona approssimazione il costo in Kcal e/o METs. Ho inoltre misurato la frequenza cardiaca con un cardiofrequenzimetro Garmin, durante tutte le escursioni, che mi consentiva anche di conoscere la posizione, i dislivelli affrontati in salita e discesa, la velocità media. Lo ho indossato per tutto il periodo in cui ho indossato l’Arm Band®. Ho anche eseguito un’ergospirometria a carico crescente che mi ha permesso di conoscere la mia massima capacità aerobica (V’O2max) s.l.m. e i valori di soglia anaerobica, sia in frequenza cardiaca, sia in concentrazione di acido lattico. La tesi prende in considerazione i risultati ottenuti nelle escursioni alle differenti latitudini: a Giava in clima sub-equatoriale e in Val Badia in clima temperato. In particolare vengono confrontati i costi energetici globali, nonché i costi relativi alle salite separati da quelli relativi alle discese, normalizzati su 100 m di dislivello. Vengono discussi gli effetti del clima sulla capacità lavorativa di un soggetto esposto a variabili ambientali più o meno consuete e le differenze fra salita e discesa dal punto di vista del dispendio calorico.

Esercizio fisico e clima: costi energetici del trekking a differenti latitudini.

GONELLA, VALERIA
2017/2018

Abstract

Il trekking in quota sta conoscendo un grande sviluppo. Poiché esso non rappresenta un’attività sportiva “codificata”, pochi sono i dati relativi al dispendio energetico del trekking. Ho approfittato delle vacanze estive per valutare la spesa energetica durante alcune escursioni in quota a latitudini diverse: in Indonesia (Isola di Giava) su due vulcani attivi e in Italia (Dolomiti della val Badia) su un percorso fra rifugi. Per la valutazione del costo energetico ho utilizzato un galvanometro Arm Band®, che mediante alcuni sensori e un software di interpretazione permette di stimare con buona approssimazione il costo in Kcal e/o METs. Ho inoltre misurato la frequenza cardiaca con un cardiofrequenzimetro Garmin, durante tutte le escursioni, che mi consentiva anche di conoscere la posizione, i dislivelli affrontati in salita e discesa, la velocità media. Lo ho indossato per tutto il periodo in cui ho indossato l’Arm Band®. Ho anche eseguito un’ergospirometria a carico crescente che mi ha permesso di conoscere la mia massima capacità aerobica (V’O2max) s.l.m. e i valori di soglia anaerobica, sia in frequenza cardiaca, sia in concentrazione di acido lattico. La tesi prende in considerazione i risultati ottenuti nelle escursioni alle differenti latitudini: a Giava in clima sub-equatoriale e in Val Badia in clima temperato. In particolare vengono confrontati i costi energetici globali, nonché i costi relativi alle salite separati da quelli relativi alle discese, normalizzati su 100 m di dislivello. Vengono discussi gli effetti del clima sulla capacità lavorativa di un soggetto esposto a variabili ambientali più o meno consuete e le differenze fra salita e discesa dal punto di vista del dispendio calorico.
2017
Exercise and climate: energy costs of trekking at different latitudes.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14239/25646