La gestione extra-ospedaliera o post-ospedaliera dei pazienti con patologie respiratorie croniche quali la BPCO e l’insufficienza respiratoria, nonché tutti i pazienti che presentano problematiche respiratorie secondarie a patologie neurologiche, muscolari e della gabbia toracica, costituisce oggi un problema sanitario emergente, dato l’impatto epidemiologico in progressiva crescita. Queste malattie, in particolare quelle croniche, hanno un alto impatto socio-economico sia per la loro elevata diffusione sia per le loro importanti conseguenze sull’individuo (invalidità, perdita di produttività, peggiore qualità della vita) e sulla società (terapie complesse e costose come l’ossigeno terapia domiciliare e la ventilazione meccanica non invasiva domiciliare). Le linee guida GOLD (Global Initiative for Chronic Ocstructive Lung Disease) per la diagnosi e il trattamento della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) acuta e cronica (Rev. 2014) definiscono la BPCO come una frequente malattia prevenibile, trattabile, caratterizzata da una persistente limitazione funzionale. Queste patologie rappresentano una delle più frequenti cause di ricoveri ospedalieri ripetuti, dovuti alla difficoltà di gestione domiciliare. Questo è possibile solo con un modello di intervento multidisciplinare e multiprofessionale e con una medicina d’iniziativa, come viene sostenuto e delineato nel modello del Chronic Care Model, individuato nel Piano Sanitario Lombardo come lo strumento per la gestione delle malattie croniche. Da ciò è facile evincere l’importanza di garantire un’assistenza infermieristica globale, mettendo in atto e promuovendo, in collaborazione con altre professionalità (caregiver), appropriati e personalizzati interventi assistenziali ed educazionali, come per esempio il Counselling, che in situazioni croniche quali la BPCO, e in una fase di dimissione ospedaliera, diventa uno strumento importante in quanto offre un orientamento o un sostegno alla persona favorendo lo sviluppo e l’utilizzazione delle proprie potenzialità.

La continuità assistenziale del paziente fragile: il Counselling assistenziale all’interno del percorso del paziente affetto da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva in fase di dimissione.

TETI, ORNELLA
2013/2014

Abstract

La gestione extra-ospedaliera o post-ospedaliera dei pazienti con patologie respiratorie croniche quali la BPCO e l’insufficienza respiratoria, nonché tutti i pazienti che presentano problematiche respiratorie secondarie a patologie neurologiche, muscolari e della gabbia toracica, costituisce oggi un problema sanitario emergente, dato l’impatto epidemiologico in progressiva crescita. Queste malattie, in particolare quelle croniche, hanno un alto impatto socio-economico sia per la loro elevata diffusione sia per le loro importanti conseguenze sull’individuo (invalidità, perdita di produttività, peggiore qualità della vita) e sulla società (terapie complesse e costose come l’ossigeno terapia domiciliare e la ventilazione meccanica non invasiva domiciliare). Le linee guida GOLD (Global Initiative for Chronic Ocstructive Lung Disease) per la diagnosi e il trattamento della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) acuta e cronica (Rev. 2014) definiscono la BPCO come una frequente malattia prevenibile, trattabile, caratterizzata da una persistente limitazione funzionale. Queste patologie rappresentano una delle più frequenti cause di ricoveri ospedalieri ripetuti, dovuti alla difficoltà di gestione domiciliare. Questo è possibile solo con un modello di intervento multidisciplinare e multiprofessionale e con una medicina d’iniziativa, come viene sostenuto e delineato nel modello del Chronic Care Model, individuato nel Piano Sanitario Lombardo come lo strumento per la gestione delle malattie croniche. Da ciò è facile evincere l’importanza di garantire un’assistenza infermieristica globale, mettendo in atto e promuovendo, in collaborazione con altre professionalità (caregiver), appropriati e personalizzati interventi assistenziali ed educazionali, come per esempio il Counselling, che in situazioni croniche quali la BPCO, e in una fase di dimissione ospedaliera, diventa uno strumento importante in quanto offre un orientamento o un sostegno alla persona favorendo lo sviluppo e l’utilizzazione delle proprie potenzialità.
2013
Continuity of care of frail patient: care counselling into the patient itinerary with COPD (Chronic Obstructive Pulmonary Disease) at discharge
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